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Premio ArchitettiVerona: territorio, recupero e filiera

Il recupero del Giardino Storico Villa Maffei Sigurtà (foto Marcello Mariana)

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Tre vincitori, tre menzioni e 40 progetti partecipanti. Sono i numeri dell’ultima edizione del Premio ArchitettiVerona che, organizzato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Verona, ha concluso la sua settima edizione.

I vincitori del Premio ArchitettiVerona sono: il Recupero e la valorizzazione del Giardino Storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio Sul Mincio (2024, di CLAB Architettura); Casa Larun, Tregnago (2024, di Zarcola architetti-Edoardo Giancola e Federico Zarattini) e Residenza Savonarola, Verona (2023, di Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi). Menzionati sono: Locanda Case Vecie, Grezzana (2023, di MASAAI Studio), Centro Civico a Villafranca di Verona (2022, di Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò) e Villa Tarika, Punta San Vigilio nel comune di Garda (2021 di Bricolo Falsarella Associati).

Progetti per molti temi

In un territorio provinciale ricco, ma dalla dimensione ridotta (la popolazione complessiva conta meno di 1 milione di abitanti), molti sono i temi che i progetti individuati affrontano. Si va dal recupero del patrimonio e dall’intervento sul costruito, rurale e urbano, alla cura della comunità e delle relazioni attraverso nuovi spazi pubblici, al restauro di preziosi parchi storici. Si ragiona sull’uso del legno e sulla diffusione di forme di turismo lento e diffuso su un territorio che ha molto da offrire. E si menzionano raffinate, sebbene tutte private, viste e prospettive sulle rive del Lago di Garda e sul suo contesto.

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La selezione per il Premio ArchitettiVerona è stata compiuta da una giuria di esperti, composta dall’architetta altoatesina Sandy Attia (MoDusArchitects), dal professor Alberto Ferlenga (Università IUAV di Venezia) e dall’architetto e docente Enrico Molteni (EMArchitecture e Università degli Studi di Genova). I progetti confermano tutti la vivacità architettonica degli anni più recenti: sono stati completati dopo il 2021, come richiesto dal bando. Confermano anche la presenza della giovane professione, ma anche il valore di una filiera che comprende committenti e imprese di costruzione, premiate insieme ai progettisti attraverso le opere.

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Vincitore Premio ArchitettiVerona: Casa Larun, Tregnago (2024)

Il progetto recupera un piccolo edificio residenziale collocato all’interno di una corte privata e condivisa nel centro storico di Tregnago. I suoi due affacci, a nord e a sud, diventano gli elementi generatori di una struttura lignea interna modulare, antisismica e collaborante con le pareti perimetrali che fungono da controvento, costituita da esili listelli (3×3 cm di sezione). All’interno sono distribuiti 70 mq su due livelli: ingresso e servizi verso la facciata nord, realizzata con pietre di Prun, soggiorno e camera verso quella sud, più aperta e vetrata. Tra i due livelli, una scala di connessione che conferisce maggiore stabilità.

  • Motivazioni: “Per le caratteristiche dell’intervento di recupero di un ex fienile che, nella condizione eccezionale della casa per sé e dell’autocostruzione, diventa palestra progettuale di un processo sartoriale sull’esistente mosso da una rigorosa coerenza nella scelta del materiale e da un attento studio del dettaglio costruttivo”.
  • Progetto: Zarcola architetti (Edoardo Giancola e Federico Zarattini)
  • Committente: privato
  • Collaboratori e consulenti: Opera mista srl, servizi d’ingegneria
  • Imprese: Marchi immobiliare srl, Falegnameria Aresi srl, Falegnameria Zenari srl, Fattori Raffaele (carpenteria metallica, alcune lavorazioni in autocostruzione)

Vincitore Premio ArchitettiVerona: Recupero e la valorizzazione del Giardino Storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio Sul Mincio (2024)

Il progetto interviene nei 3 ettari del compendio della seicentesca villa, mirato a risvegliare l’antica grandiosità di un ampio “orto” caratterizzato da piante secolari, anfiteatri di cipressi, specchi d’acqua e sculture di bosso. Lavora sul paesaggio ripristinando il bosco di bossi, piantumando alberature in sostituzione degli alberi secolari persi nel tempo e rafforzando l’impianto romantico del giardino, e sugli elementi architettonici introducendo una casetta nel parco, una peschiera e un nuovo belvedere in dialogo con il verde circostante.

  • Motivazioni: “Per la sensibilità nell’espressione del punto di vista degli architetti sul progetto di paesaggio, attraverso piccoli segni puntuali che danno la misura del luogo nel delicato contesto di un giardino romantico, e che si affiancano a un completo recupero del verde storico”.
  • Progetto: CLAB Architettura
  • Committente: Josè Antonio Pedro Ruiz-Berdejo dei Sigurtà di Valeggio
  • Collaboratori e consulenti: Anna Valbusa, Ilaria Signorini, Ing. Paolo De Beni, Dott. For. Stefano Dionisi, Garden Designer Gaia Chaillet Giusti, Soprintendenza beni architettonici (funzionario architetto Marco Cofani)
  • Imprese: Ediltre SNC, FPM Impianti, Lugo Vivai, Simes Illuminazione, MetalRiv, Marini Porfidi, Piantitalia, Tisato Restauri

Vincitore Premio ArchitettiVerona: Residenza Savonarola, Verona (2023)

Il recupero di una casa unifamiliare in via Savonarola, destinata nei primi anni del Novecento ai dipendenti delle ferrovie, rende opportunità il vincolo di mantenimento della sagoma e dei caratteri originari. Il progetto restaura l’esterno e trasforma radicalmente l’interno con un nuovo innesto costituito da un telaio in carpenteria metallica, sottili solai in lamiera grecata e corpo scala in calcestruzzo armato. All’interno, 160 mq in tre livelli con spazio living, cucina e un patio esterno al piano terra e la zona notte con servizi ai piani superiori.

  • Motivazioni: “Per la capacità di determinare con pochi elementi una buona qualità e una buona evoluzione tipologica dello spazio abitativo, che riesce a porsi come esempio di riqualificazione in un contesto marginale della città attraverso un uso attento e inventivo dei materiali”.
  • Progetto: Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi
  • Committente: privato
  • Imprese: Edilmorselli di Morselli Massimo, Cunego termoidraulica, Enecom Tech srl

Menzione: Locanda Case Vecie, Grezzana (2023)

Un ecosistema agricolo di 70 ettari con boschi, vigneti d’altitudine e casolari sta sviluppando un progetto di ospitalità diffusa che, in progressiva realizzazione secondo un piano decennale, prevede glamping, riuso dei ruderi sul territorio, percorsi tematici e aree camper. Punto di partenza il recupero della Locanda, un piccolo edificio rurale i cui 760 mq sono trasformati in un agriturismo che offre ospitalità, ristoro, punto di riferimento e supporto per il cicloturismo e degustazione del vino in loco prodotto: cantina, osteria con sala degustazione, due appartamenti e sala polifunzionale a doppia altezza nell’ex fruttaia.

  • Motivazioni: “Per il rispetto nei confronti di un edificio rurale e delle sue caratteristiche tipologiche, grazie a misurati gesti progettuali frutto di un sano realismo e di un equilibrato rigore, capaci di riattivare anche dal punto di vista sociale il luogo senza nessuna forzatura estetica”.
  • Progetto: MASAAI Studio
  • Committente: Azienda Agricola Brigaldara
  • Impresa: Begalli Cav. Dario
  • Collaboratori e consulenti: Studio Breoni (Sicurezza, progettazione e direzione lavori strutturale), BRN Engineering (progettazione impiantistica)

Menzione: Centro Civico, Villafranca di Verona (2022)

Un flessibile atrio con pareti mobili, un ufficio, due aule per la didattica e gli incontri che possono diventare una all’occorrenza, una biblioteca e un blocco servizi, ma anche una piccola sala convegni da 120 mq ricavabile unendo l’atrio e un’aula sono il programma funzionale del nuovo centro comunitario destinato alle famiglie del Comune. 330 mq di spazi sotto la grande piastra in legno lamellare che, con i suoi 550 mq, unisce i volumi sottostanti e si relaziona con il contesto.

  • Motivazioni: “Per la chiara leggibilità dell’impianto e della logica costruttiva, grazie alla grande copertura lignea sostenuta dai setti in calcestruzzo, che ha restituito, nel controllo del budget di un’opera pubblica, un edificio di chiara riconoscibilità del suo ruolo assieme a una certa piacevolezza e allegria”.
  • Progetto: Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò
  • Collaboratori e consulenti: Arch. Simone Pelliconi, Arch. Valentina Zago, Ing. Roberto Daducci (strutture), Ing. Andrea Fornari (impianti)
  • Committente: Comune di Villafranca di Verona
  • Imprese: Edilconfort, B.O.N.O. Costruzioni, Falegnameria Cereghini

Menzione: Villa Tarika, Punta San Vigilio nel comune di Garda (2021)

Si affaccia direttamente sulle rive del lago, in un paesaggio di acqua, montagne, rocce e declivi, un luogo che nasce per rallentare, filtro tra la velocità della vita e la quiete del lago. I 995 mq di superficie complessiva del lotto racchiudono un piccolo edificio rivestito in roccia locale sbozzata che, tra il suo interno e l’esterno, lavora per creare studiate viste sul panorama: Rocca di Garda, il Monte Luppia e i folti alberati presenti nell’intorno.

  • Motivazioni: “Per la grande capacità professionale con cui il progetto fa propria, con gli strumenti della composizione, la condizione privilegiata di un contesto di eccellenza, cogliendo le tracce del luogo per accompagnare lo sguardo sul paesaggio del lago in maniera equilibrata e attenta”.
  • Progetto: Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella)
  • Committente: privato
  • Collaboratori e consulenti: Francesca Falsarella, Davide Burro, Valeria Righetti, Roberto Daducci (strutture), Michele Leso (geologia)
  • Imprese: A.M. S.A.S di Angelo Maltempi e C. (opere edili), Tecnica Verde – San Benedetto Group (giardini e paesaggio), Dalle Pezze Luciano S.r.L. (pavimentazioni e ripiani in pietra), Formenti Group S.r.L. (serramenti)

La mostra outdoor di tutti i progetti partecipanti è liberamente visitabile fino al 18 ottobre davanti alla sede dell’Ordine, nella piazza dei Magazzini Generali di Verona.

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