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Alessandro Nucara

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E’ stato approvato lo scorso 9 ottobre alla Camera ed è ora all’esame del Senato il nuovo ddl lavoro. La materia, oltre che per l’importanza del tema in sé, è di particolare rilevanza per il mercato alberghiero, perché, stando a quanto riportato dallo stesso relatore del disegno di legge, Tiziana Nisini, “la stagionalità (il lavoro stagionale, ndr) è stata messa a rischio da una sentenza della Corte di cassazione (il riferimento è alla numero 9.243 del 2023, ndr)”. Il deputato ha quindi inserito un emendamento, “norma di interpretazione sintetica, che va ristabilire la prassi”.

Le fluttuazioni della domanda costituiscono una caratteristica intrinseca del settore turismo, che va ben oltre i confini della classica stagione estiva o invernale – spiega  il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara -. Ringraziamo il relatore, onorevole Nisini, per aver colto la complessità e l’importanza della materia e per aver proposto l’adozione di una soluzione che risponde alle esigenze del settore”.

Perplessità sulle misure in discussione in Parlamento giungono invece dei sindacati. In particolare la Cgil contesta tra le altre cose che il ddl in esame consentirebbe di “usare senza limiti e vincoli i contratti in somministrazione a tempo determinato e indeterminato, perché toglie molti paletti. Si escludono dal tetto del 30% i somministrati a tempo indeterminato assunti dalle agenzie per il lavoro e i somministrati per nuove attività, startup, attività stagionali, spettacoli, sostituzioni, over 50. Inoltre, non si applicano i limiti di durata e le causali per quelli a termine se disoccupati, svantaggiati e molto svantaggiati. Si tratta di una modifica grave e pericolosa che va a braccetto con l’estensione dei contratti a termine già introdotta dal governo nel decreto cosiddetto Lavoro (dl 48/2023 convertito in legge 85/2023). In pratica si permette alle aziende di costruire un serbatorio di attivazioni su cui scaricare flessibilità e discontinuità”.

 

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[post_content] => L’integrazione tra travel e fleet management è oggi una necessità urgente per le aziende che vogliono essere competitive e sostenibili. Le due sfide cruciali per il prossimo futuro sono rappresentate dalla gestione dei costi in costante crescita e dalla transizione energetica. Sono questi alcuni tra i principali spunti emersi nel corso del talk show  promosso da Business Mobility.Travel alla fiera di Rimini, dal titolo Travel&Fleet: sarà l’anno della verità per l’integrazione tra le due funzioni? L’ottimizzazione dei trasporti nel business travel.

Il meeting è stata occasione per la presentazione del Business travel lounge lab: l’osservatorio, costituito nel 2023, ha illustrato i risultati di una sua prima analisi, che fotografa lo stato attuale della gestione delle funzioni di business travel e fleet management all’interno delle aziende. Si scopre così che oggi in soli tre casi su dieci il fleet manager ricopre anche il ruolo di travel manager. Come accennato sopra, le due principali sfide, nell’adattarsi a nuove forme di mobilità, segnalate dal campione intervistato sono rappresentante dall’aumento dei costi (indicato dal 76% del campione), nonché dalla sostenibilità e dalla trasformazione energetica (62%).

Gli intervistati hanno poi indicato i principali vantaggi derivanti da una maggiore integrazione di queste due funzioni: una visione strategica e coordinata (79% delle risposte); un’integrazione ottimizzata tra travel e fleet management per i viaggi dei dipendenti (59%) e le strategie integrate per la sostenibilità. Passando poi al mondo del noleggio, punto di incontro tra i mondi fleet and travel, il rent a car viene utilizzato dalle aziende sia per auto pre-lease/sostitutiva, sia per viaggi di lavoro di breve durata.

“L’integrazione tra fleet e travel rappresenta un’evoluzione naturale per le aziende che mirano a ottimizzare i costi e a migliorare l’efficienza operativa – ha confermato durante la tavola rotonda la travel mobility manager Enereco, Liliana Rojas – . Questa sinergia permette una gestione unificata sia dei veicoli aziendali sia delle trasferte, offrendo un controllo centralizzato su spese, utilizzo delle risorse e impatto ambientale. Grazie a soluzioni digitali avanzate, le aziende possono ora tracciare in tempo reale i viaggi e l’utilizzo della flotta, riducendo il rischio di sprechi e migliorando la sostenibilità”.

In piena sintonia Elena Saracino, head of Italy Pliant, che ha sottolineato come proprio tale integrazione rappresenti “una strategia innovativa per ottimizzare la gestione dei viaggi aziendali e delle flotte di veicoli. Unificando questi due aspetti, le aziende possono migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e semplificare i processi. In questo contesto, noi di Pliant, in collaborazione con Visa, stiamo sviluppando le carte Fleet 2.0. Le aziende avranno quindi la possibilità di emettere e gestire carte travel e carte fleet su un’unica piattaforma”.

 
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[post_content] => Il settore del turismo in Italia continua a mostrare segnali di crescita, seppur a velocità diverse a seconda delle diverse componenti della filiera. L’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano ha registrato nel 2024 un incremento dell’8% per il mercato del turismo realizzato da tour operator e distribuito attraverso le agenzie di viaggio, a fronte di un rincaro medio dei prezzi del 12% secondo l’Istat.

I dati presentati durante il TTG Travel Experience mettono in luce un andamento positivo per il transato delle agenzie di viaggio (+8%), per i trasporti (+10%) e per il ricettivo (+5%), mentre le attività outdoor segnano una crescita del 4%, spinta soprattutto dall’incidenza dell’online, che ora copre il 35% delle prenotazioni complessive.

Il trend di crescita dell’e-commerce, per la prima volta, non va a discapito della distribuzione tradizionale, evidenziando la tenuta del modello omnicanale.

«Il settore dei viaggi sta innegabilmente stabilizzando la sua crescita – commenta Marco Orlandi, chief digital experience officer del Gruppo Bluvacanze -. Il dato rilevante secondo la nostra prospettiva è da individuare nella crescita dell’e-commerce, che per la prima volta non erode quote di mercato alla distribuzione tradizionale. Questo ci evidenzia che l’omnicanalità, o meglio la multitouch-point experience, rimane la risposta alla redditività da parte di un grande gruppo turistico impegnato nell’intercettare pubblici nuovi e nel creare valore per i suoi partner di filiera».

Il Gruppo Bluvacanze, partner dell’Osservatorio Travel Innovation con i brand leisure e Cisalpina Tours dedicato al business travel, ha annunciato la volontà di proseguire con gli investimenti nella trasformazione digitale, puntando su una strategia di comunicazione al consumatore finale irradiata su molteplici touchpoint. «Il nostro dialogo narrativo nel turismo, tra retail fisico e retail digitale, fa leva sulla relazione con le persone:  in questo la digitalizzazione ci sta insegnando molto, consegnandoci dati di comportamento inediti attraverso le diverse piattaforme utilizzate dai consumatori per unirsi al brand», aggiunge Orlandi, evidenziando come la digitalizzazione offra nuove opportunità di innovare i processi produttivi e creare esperienze di vacanza personalizzate secondo i gusti dei viaggiatori quasi in tempo reale.

Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Travel Innovation, pone l’attenzione sul rincaro dei prezzi che, soprattutto nell’ospitalità, rischia di penalizzare i flussi domestici: «Il mercato del turismo continua a crescere, anche se a velocità diverse per i vari comparti – spiega -. Un punto di attenzione riguarda i prezzi, che per l’ospitalità raggiungono livelli importanti, andando a penalizzare in particolare i flussi domestici. Un’inversione di tendenza si nota sull’e-commerce che cresce ma in misura minore rispetto al passato sul ricettivo; continua, invece, ad aumentare la sua incidenza nei trasporti».

Secondo Lorenzini, per gli operatori del settore sarà sempre più importante differenziare la proposta ai viaggiatori, sviluppando un’integrazione efficiente tra canali digitali e fisici e offrendo servizi personalizzati e flessibilità nelle prenotazioni.
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[post_content] => Un quadro desolante e preoccupante quello delineato da Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, durante il suo intervento all’evento di apertura del TTG Travel Experience 2024, intitolato “The Year of Veritas. Scelte imprenditoriali e strategie di sviluppo fra intelligenza generativa e sensibilità crescenti”. Gattinoni, imprenditore di lungo corso nel settore del turismo, ha messo in luce le difficoltà strutturali che affliggono il comparto, denunciando la presenza di operatori abusivi e una normativa che penalizza chi lavora nel rispetto delle regole.

“Si parla tanto di tecnologia e di intelligenza artificiale – spiega -; io ho la fortuna di essere un imprenditore che, partendo da zero, ha costruito una grande azienda e presiede una delle maggiori associazioni del Turismo organizzato italiano Noi investiamo tanti soldi in tecnologia, ma sono tutte risorse nostre, perché gli aiuti non ci sono oppure, quando ci sono, implicano procedure troppo complesse e spesso finiscono ai più furbi”.

“Nonostante i nostri investimenti, rimaniamo azzoppati da lacci, lacciuoli, complicazioni italiane ed europee – rincara Gattinoni –. E di questo beneficiano soltanto le grandi piattaforme internazionali e gli abusivi che nell’era del digitale prosperano come non mai. Per fare un esempio, se voglio vendere un pacchetto viaggio, io devo avere un direttore tecnico, un fondo di garanzia, una copertura assicurativa professionale, una licenza, una squadra di persone alle mie dipendenze e devo pagare tutte le tasse in Italia. Poi scopro che chiunque fa illegittimamente il mio stesso mestiere senza questi oneri”.

Il presidente Fto ha puntato il dito contro “la piattaforma estera che paga un decimo delle mie tasse, l’associazione improvvisata che non garantisce i propri clienti, l’influencer che non risponde al fisco, ma anche la compagnia aerea che, nonostante le centinaia di fallimenti degli ultimi anni, non dispone di un fondo di garanzia”.

“Il turismo organizzato – ha proseguito Gattinoni – porta valore e dovrebbe essere tutelato, ma così non è. Se porto un grande evento o anche solo un americano che spende 20mila euro in Italia, oggi devo vedermela con la carenza e i prezzi folli per trovare guide abilitate, Ncc, ingressi nei musei maggiori. E inoltre rischio che, in quanto acquisto io come operatore il biglietto aereo per suo conto, all’americano di turno venga chiesto un riconoscimento facciale per volare da Milano alle Isole maggiori”.

Gattinoni ha espresso quindi un forte senso di frustrazione per il peso della burocrazia italiana ed europea e le normative in costante mutamento, che non permettono al settore turistico di tenere il passo con l’innovazione e le dinamiche globali. “Così è veramente troppo faticoso – conclude il presidente Fto –. E se è difficile per me, pensate alle migliaia di piccoli imprenditori che rappresentano l’anima del turismo italiano”.
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Giovedì 10 ottobre ore 15:30, alla fiera di Rimini, nell’ambito del TTG 2024, si terrà il Convegno “TURISMO OBIETTIVO 2035: momento della verità e nuove sfide. Clima, migrazioni e strategie di adattamento”. Ad aprire i lavori Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia. 

Come si sta preparando il Turismo, fortemente dipendente dalla sostenibilità per il suo sviluppo? Che grado di consapevolezza dimostrano le imprese e quali sono i trend più accreditati? Quali strumenti sono a disposizione di imprese e professionisti per reagire proattivamente agli scenari in mutamento? Quali esperienze positive emergono dai territori e dalle istituzioni locali da portare a esempio per ulteriori sviluppi? Questi in sintesi i temi del Convegno Confcommercio/Confturismo-TTG Travel Experience che proverà a misurarsi su un orizzonte temporale proiettato al 2023 ed al 2035, dove enormi mutamenti sono destinati a intervenire su elementi base per il settore come la ricchezza prodotta dalle principali economie mondiali, la stabilità e la sicurezza dei Sistemi Paese e l’assetto climatico del pianeta.

e i lavori il Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli.

Partecipano: Andrea Giuricin, Economista, Professore associato Università Bicocca Milano; Nora Annesi, Ricercatrice, Istituto di Management, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Flavia Coccia, Destination Manager e Vice Presidente Assidema; Giovanni Acampora, Componente Giunta Confcommercio-Imprese per l’Italia, Incaricato per la Transizione Ecologica e la Sostenibilità; Daniele Gatti, Amministratore delegato di Holiday Family Village – Porto Sant’Elpidio; Mattia Munerotto, Assessore al turismo, sport, commercio, attività produttive e politiche giovanili di Caorle – Comune Plastic Free; Emanuele Smimmo, titolare de Il Pescatorio – Roma; Irene Zambusi, Federalberghi Caorle e referente Plastic Free Comune di Caorle.

 
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È tutto pronto per la stagione sportiva 2024/2025 che porterà #WeAreinPuglia in viaggio con gli atleti delle squadre pugliesi. L’assessorato regionale al purismo/Pugliapromozione ha messo a finanziamento, attraverso un avviso pubblico, tredici società sportive dotate di attrazione mediatica da tutta la regione che si confronteranno sui vari campi di gioco, portando la Puglia non solo nel cuore ma anche su magliette, borsoni, bus e tanto altro.

Regione Puglia, contribuirà a far conoscere l’attrattività turistica della Puglia con competizioni di atletica leggera, calcio, calcio a 5, pallavolo, pallacanestro, pallamano, pugilato, tennis, tiro con l’arco, vela, facendo leva sul potenziale che alcune discipline sportive producono in termini di attenzione mediatica, contribuendo ad aumentare la visibilità ed attrattività del territorio pugliese in chiave turistica.

Le attività finalizzate alla promozione e conoscenza del brand Puglia si svolgeranno attraverso personalizzazioni di spazi e mezzi (es. divise da gioco, campi di gara, bus per atleti, social media, web e tv, ecc.) in occasione di eventi sportivi di impatto mediatico. I
 In crescita
Il settore del turismo sportivo è, secondo i dati di European Travel Commission, in continua crescita e può trasformarsi in un volano per l’economia del territorio. I target principali del turismo sportivo, ai quali punta la strategia in attuazione da parte di Pugliapromozione, sono: l’atleta, lo sportivo che partecipa ad una competizione e lo sportivo che unisce alla vacanza un’attività motoria, lo spettatore che sceglie una destinazione per assistere ad una competizione.

Il viaggio sportivo è un fenomeno in crescita tra i giovani: il 21% dei viaggi è effettuato da persone con meno di 25 anni di età e quasi il 52% ne ha meno di 40. Il segmento di potenziali fruitori di un ipotetico sistema di turismo sportivo può contare in Italia su circa 20 milioni di persone che praticano uno o più sport pari al 34,3% della popolazione con più di 3 anni (Fonte European Travel Commission).
Importanza dello sport
“Presentiamo questa nuova edizione di Sport e Brand Puglia, che giunge al secondo anno e conferma l’importanza strategica dello sport nella promozione turistica del nostro territorio. Attraverso il coinvolgimento di società sportive dotate di un forte potere mediatico – ha detto Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione – vogliamo rafforzare l’attrattività della nostra regione, valorizzando non solo le eccellenze sportive, ma anche il patrimonio dei tifosi residenti che rende la Puglia una destinazione unica per la sua accoglienza.

«L’obiettivo principale è aumentare i flussi turistici fuori dai picchi stagionali, sostenendo uno sviluppo economico più equilibrato e inclusivo. Il marketing turistico collegato alle attività sportive dimostra l’impegno della Regione Puglia a supportare queste iniziative, che puntano a fare leva sull’attenzione mediatica generata dallo sport per promuovere la nostra terra come meta turistica di alto profilo. Siamo convinti che, con questo approccio integrato, lo sport possa diventare un volano per il benessere sociale e per lo sviluppo sostenibile della Puglia”.
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L’intesa, successiva ai  rapporti di interlinea già esistenti tra le compagnie aeree e che deve attendere l’approvazione del Dot degli Stati Uniti – consentirà una maggiore connettività tra gli Usa e il Medio Oriente: i passeggeri Delta avranno accesso a nove destinazioni in Arabia Saudita e in Medio Oriente oltre agli hub di Saudia a Jeddah e Riyadh; i clienti Saudia avranno a disposizione a 12 destinazioni negli Stati Uniti oltre agli hub Delta negli aeroporti di New York Jfk e Los Angeles.

Delta e Saudia sono entrambi vettori partner dell’alleanza SkyTeam. I frequent flyer potranno continuare a guadagnare e riscattare miglia con entrambe le compagnie, mentre i viaggiatori SkyTeam Elite Plus potranno usufruire dei servizi SkyPriority.

“Il crescente hub di Jeddah e l’esteso network di Saudia – ha dichiarato Perry Cantarutti, senior vp alliances della compagnia statunitense – offrono ai passeggeri Delta un migliore accesso alle destinazioni di una delle regioni economiche più importanti del mondo. Il rafforzamento della nostra partnership risponde alla domanda dei clienti di una maggiore scelta di viaggio tra il Golfo e il Nord America”.

 

 
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[post_content] => Qatar Airways acquisterà una quota del 25% di Virgin Australia dalla società di private equity statunitense Bain Capital: l’operazione andrà a intensificare la competizione con  Qantas sulle rotte australiane.

L’acquisto della quota di minoranza – l’importo dell’operazione non è stato svelato – dovrà essere approvato dal governo australiano, che l’anno scorso ha negato a Qatar Airways la possibilità di effettuare collegamenti aggiuntivi a Sydney, Melbourne, Brisbane e Perth.

«Questa partnership rappresenta il tassello mancante nella strategia a lungo termine di Virgin Australia – ha dichiarato Jayne Hrdlicka, ceo di Virgin Australia -. Significa che abbiamo un importante azionista dalle potenzialità che noi non abbiamo, che ha un’esperienza che noi non abbiamo, che può aiutarci a competere meglio a livello nazionale dandoci accesso a tutta una serie di economie di scala».

Nell’ambito dell’accordo con Qatar Airways, Virgin Australia prevede di aprire nuovi voli da Brisbane, Melbourne, Perth e Sydney verso Doha con aeromobili in leasing entro la metà del 2025, previa approvazione dell’autorità australiana di regolamentazione della concorrenza.

Qatar Airways possiede già una partecipazione del 25% nel gruppo Iag, oltre ad una quota del 10% in Latam Airlines e Cathay Pacific Airways, nonché il 3,4% in China Southern Airlines.

 
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[post_content] => La Fiavet Lazio, Cna turismo Lazio e Assoviaggi Lazio sono venute a conoscenza dalla stampa dell’Ordinanza commissariale dello scorso 26 settembre relativa alle nuove tariffe di ingresso dei bus turistici nella città di Roma.

Il primo sentimento è la gioia: siamo tutti felici di sapere che finalmente le linee Tpl (trasporto pubblico di linea), quindi i nostri autobus e le nostre linee di metropolitana, saranno in grado, nell’anno giubilare, non solo di trasportare senza problemi e senza affollamenti (non come avviene ora), noi cittadini, compresi quelli che dovranno lasciare a casa l’auto a partire da Euro4 ma anche i 32 milioni previsti di turisti che riempiranno le nostre strade ed i nostri monumenti.

Infatti, l’Ordinanza chiarisce bene che tutti i turisti che portano milioni di euro nelle casse della nostra città dovranno utilizzare, nel 2025, i mezzi pubblici dai parcheggi dei bus turistici alla periferia della città fino in centro oppure pagare il 300% di più!
Rabbia e sconcerto
Ora passiamo al secondo sentimento, che è la rabbia e lo sconcerto. La rabbia di centinaia e centinaia di aziende che a poco più di due mesi dall’inizio del Giubileo vedono aumentare i costi del 300% con il rischio, anzi la certezza, di non poterli riversare sui propri clienti che naturalmente hanno già da tempo confermato i servizi e, in molti casi, già pagato. Perché siamo certi che i turisti continueranno a non poter usare i parcheggi in periferia e continueranno a pagare i permessi dell’area B semplicemente perché a Roma non ci si può muovere con i mezzi pubblici, magari con le valige o con una sedia a rotelle o con dei bambini e degli anziani.

Quindi questa Ordinanza serve al Comune di Roma per fare cassa ai danni dei turisti e delle aziende ed è stata emessa senza un confronto con le categorie del turismo, a parte un incontro dello scorso mese di luglio in cui l’Amministrazione, nella persona dell’Assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ci aveva comunicato che avrebbe dovuto aumentare gli stalli per la sosta breve dei bus turistici per diminuire la pressione degli stessi sul traffico. Invece l’unica cosa che è aumentata sono i costi.

Chiediamo un immediato incontro con il sindaco Gualtieri, con l’assessore alla mobilità Patanè e con l’assessore al turismo Onorato.
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