BAT – Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani -supportati da personale del 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno – hanno dato esecuzione –nella città di Minervino Murge, Spinazzola, Canosa di Puglia e Cerignola, all’ordinanza di custodia cautelare -emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della Procura della Repubblica- nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di 4 uomini indagati per più episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Il provvedimento cautelare è l’esito di attività investigativa, condotta da gennaio ad aprile 2024 dalla Stazione di Canosa di Puglia – Compagnia di Andria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, originata da approfondimenti investigativi posti in essere a partire da alcuni esposti redatti da un comitato spontaneo di cittadini residenti nel comune Canosino, i quali lamentavano lo stato di degrado del quartiere, successivamente all’apertura di un circolo privato. Il contenuto degli esposti tuttavia non si limitava alla descrizione dello stato di degrado, ma faceva rilevare una attività di spaccio di sostanze stupefacenti che i residenti definivano “alla luce del sole”.
Le indagini hanno confermato quanto contenuto nei reclami dei cittadini e la fiorente attività di vendita al dettaglio di sostanze psicotrope.
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip, una fiorente attività di vendita di sostanze stupefacenti avveniva nei pressi del circolo privato. Grazie all’attività di video – monitoraggio messa in atto dai militari del locale Comando Stazione, ai sequestri di marijuana, hashish e cocaina, alle contestazioni amministrative per uso personale elevate nei confronti dei vari acquirenti, alle dichiarazioni rese dagli stessi, è stato possibile ricostruire con certezza le modalità con le quali avvenivano cessioni di sostanza stupefacente per mano degli indagati. Attività di osservazione e controllo del circolo e delle zone allo stesso adiacenti, realizzata con non poche difficoltà in quanto il quartiere è contraddistinto da strade strette, spesso esclusivamente percorribili a piedi ed anche dal fatto che nelle zone di spaccio vi erano uomini-vedette, a bordo di monopattini elettrici, che procedevano al continuo controllo di ogni via di accesso durante l’attività di spaccio al dettaglio, con il compito di avvisare all’arrivo di personale delle Forze dell’Ordine.
Tre gli indagati per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per uno è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. È emerso che i soggetti sostassero in maniera stabile nei pressi del circolo, luogo di abituale ritrovo dei vari acquirenti, ai quali veniva effettuata la cessione esattamente all’ingresso o nelle vie limitrofe.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l'articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link