C’era anche un fitta rappresentanza proveniente da Piacenza tra i 300 delegati delle Pubbliche Assistenze di tutta la Regione che hanno partecipato al decimo meeting della formazione a Imola.
Nella cornice dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari, una giornata dedicata allo stato dell’arte nelle attività formative rivolte a volontari e collaboratori Anpas di tutte le province emiliano-romagnole.
“Non è stato facile decidere di confermare il meeting visto il momento che sta vivendo la nostra regione – spiega il Presidente di Anpas Emilia-Romagna Iacopo Fiorentini – ne abbiamo parlato anche con la presidente Irene Priolo che ci ha sostenuto perchè questo appuntamento per noi è molto importante: ormai da tempo abbiamo investito per una crescita delle attività di formazione, in quantità e qualità dei servizi, e quindi l’appuntamento annuale del Meeting diventa fondamentale per restare allineati, condividere pareri, idee e proposte”.
“La formazione cambia costantemente nelle modalità e i contenuti – prosegue Fiorentini -, perché si aggiornano costantemente i sistemi con cui lavoriamo, per migliorare sempre i nostri servizi”. “Abbiamo dovuto rispondere a quattro alluvioni in 16 mesi – sottolinea Lorenzo Della Casa, responsabile della Protezione Civile Anpas -, essere presenti sempre non è facile, ma anche in questo caso l’addestramento e la formazione, come il meeting di Protezione Civile che abbiamo svolto in estate a Mirandola, sono stati fondamentali per dare risposte adeguate”.
La giornata ha visto momenti importanti, intervallati da intermezzi musicali e coinvolgenti con protagonisti Andrea Barbi e Marco Ligabue.
L’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini è intervenuto per sottolineare come “le tante iniziative fatte insieme in questi anni hanno consolidato delle linee di intervento comune: dopo il Covid ad esempio, che ci ha messo tutti sotto fortissima pressione. Fu da quella esperienza che scegliemmo di aumentare i fondi destinati alla formazione per dare maggiore efficacia al nostro lavoro. Abbiamo investito sui defibrillatori arrivando a fine mandato ad averne 10.000 in tutta la regione, fino alla formazione dei laici per essere in grado di intervenire al meglio, sempre in collaborazione con il 118″.
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