Gli incendi delle auto elettriche destano molta preoccupazione per le loro caratteristiche, ma ora potrebbero essere impediti.
Gli incendi legati alle batterie delle auto elettriche rappresentano un tema sempre più discusso, in particolare man mano che questi veicoli diventano una presenza più comune sulle strade di tutto il mondo. Anche se gli incidenti di questo tipo non sono frequenti, le conseguenze quando si verificano possono essere particolarmente gravi. Le batterie agli ioni di litio, cuore delle auto elettriche, immagazzinano grandi quantità di energia e, se compromesse, possono portare a incendi difficili da gestire.
In effetti, una volta innescato, un incendio legato a una batteria può richiedere molte ore, se non giorni, per essere spento completamente. Le fiamme, alimentate dalle reazioni chimiche interne, possono persistere ben oltre il normale tempo di intervento dei soccorritori, complicando notevolmente le operazioni di spegnimento e mettendo in pericolo tanto i conducenti quanto il personale di emergenza.
Sebbene i numeri dimostrino che gli incendi nei veicoli elettrici sono meno frequenti rispetto a quelli con motori a combustione interna, il rischio non può essere completamente ignorato. Le auto elettriche presentano specifiche sfide in termini di sicurezza, dovute soprattutto alla natura delle loro batterie, che richiedono una gestione attenta delle temperature e dei cicli di carica. La questione della sicurezza rimane quindi un punto cruciale nello sviluppo e nella diffusione di questi veicoli.
Di fronte a questi rischi, vari produttori e start-up del settore automobilistico e delle tecnologie delle batterie stanno lavorando per trovare soluzioni innovative. L’obiettivo è quello di minimizzare i rischi legati agli incendi e garantire una maggiore sicurezza per i consumatori, preservando al contempo le alte prestazioni che le auto elettriche offrono rispetto ai veicoli tradizionali.
Nuove tecnologie contro i rischi delle batterie
Una delle innovazioni più promettenti arriva dalla start-up americana 24M, che ha sviluppato un dispositivo chiamato Impervio battery separator, capace di prevenire la formazione di dendriti all’interno delle batterie. I dendriti sono strutture metalliche che possono formarsi durante il sovraccarico delle celle agli ioni di litio, causando cortocircuiti e potenziali incendi. Grazie a questo separatore, il rischio di innesco si riduce drasticamente.
Durante un esperimento condotto dalla 24M, una cella standard è stata confrontata con una dotata di questo innovativo separatore. La prima ha preso fuoco dopo 38 minuti, mentre la seconda, grazie all’Impervio, ha mantenuto la temperatura stabile, senza innescare alcun incendio, anche dopo un’ora di sovraccarico.
Soluzioni alternative e concorrenza
Oltre alla 24M, anche LG Chem sta sviluppando soluzioni per rendere le batterie più sicure. Una delle loro invenzioni più recenti è uno strato di sicurezza rinforzato, capace di funzionare come un fusibile. Quando la temperatura della batteria si alza oltre un certo limite, questo strato interrompe automaticamente il flusso di elettricità, impedendo così il surriscaldamento e potenziali incendi.
Queste nuove tecnologie rappresentano passi fondamentali verso una maggiore sicurezza delle auto elettriche, mantenendo in equilibrio innovazione e protezione. L’adozione su larga scala di questi dispositivi potrebbe non solo ridurre drasticamente il rischio di incendi, ma anche migliorare la percezione di sicurezza nei confronti delle auto elettriche, aumentando la fiducia dei consumatori.
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