MODENA. Verrebbe da dire che ci sta che Bologna riceva qualche soldo in più, vista la centralità e la complessità del sistema di trasporti del capoluogo. Magari ci sta un po’ meno la proporzione, visto che nel rapporto fondi-residenti Bologna doppia Modena, lasciando anche un po’ di avanzo. E ci sta ancora meno che le altre province della regione, sempre considerando il rapporto tra contributi e popolazione, stacchino nettamente Modena: di Parma si sapeva, ma anche Piacenza e Ferrara stanno decisamente meglio. Perché se il trasporto pubblico locale modenese sta vivendo un momento molto difficile, mentre i soci pubblici di Seta si interrogano sul futuro dell’azienda, uno dei motivi alla base delle grandi difficoltà del servizio è senza dubbio legato allo storico sottofinanziamento del bacino provinciale rispetto al resto della regione.
La classifica
Ma quanti soldi arrivano dunque al sistema modenese per finanziare il trasporto pubblico locale? Decisamente pochi, anche se guardando i numeri dei fondi trasferiti dalla Regione, a colpire è anche la proporzione dello squilibrio tra le 9 province dell’Emilia Romagna. I numeri, dunque: la provincia che ottiene il finanziamento più corposo è ovviamente quella di Bologna, alla quale la Regione trasferisce quasi 94 milioni di euro all’anno: rapportati alla popolazione del capoluogo, il contributo è pari a 91,701 euro pro-capite.
La seconda provincia che ottiene il finanziamento più importante è Piacenza, dove i quasi 19 milioni di trasferimenti all’anno significano oltre 65 euro di finanziamento per cittadino per il trasporto pubblico locale. Staccata di un paio di euro c’è Parma, che in un anno riceve 29 milioni dalla Regione, che valgono 63 euro per residente. Spostandosi dal fronte ovest a quello est dell’Emilia Romagna, c’è una quarta provincia che non se la passa male per quanto riguarda i trasferimenti dalla Regione: Ferrara ottiene poco più di 20 milioni all’anno, che significano 59 euro a cittadino da investire nel trasporto pubblico locale. Arrivati a questo punto bisogna scendere di fascia, perché le altre province sono nettamente staccate per quanto riguarda i fondi: al quinto posto c’è la Romagna – accorpando le province di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena – il cui finanziamento regionale ammonta a 51milioni e 800mila euro, ovvero 46 euro a cittadino. Scendendo ancora, finalmente troviamo Modena, al penultimo posto: sotto la Ghirlandina arrivano poco più di 29 milioni di euro in un anno, che valgono 41 euro pro-capite per il trasporto pubblico. A chiudere la classifica è Reggio, praticamente appaiata a Modena con 21 milioni di fondi e una media di poco sotto i 40 euro a residente.
Gli scenari
Un sottofinanziamento che ha origini “storiche” per la nostra provincia, che riceve meno della metà dei fondi di Bologna, ma anche un terzo in meno di Piacenza, Parma e Ferrara. E mentre le istituzioni modenesi sperano che con la futura holding a trazione Tper che potrebbe gestire il trasporto pubblico le cose migliorino, c’è un aspetto da considerare: il presidente della holding potrebbe essere l’attuale assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini, ovvero colui che ha firmato le ultime delibere che hanno sottofinanziato Modena, privilegiando Bologna e le altre province.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui