Modena, 28 ottobre 2024 – Infermieri aggrediti e picchiati all’ospedale di Baggiovara dai parenti di una anziana ricoverata che si era lamentata per un prelievo di sangue ed ha quindi contattato il marito ultrasettantenne, che, con altre due persone, si è presentato all’ospedale per ‘regolare i conti’.
Gli infermieri hanno riportato dieci giorni e due giorni di prognosi.
Secondo la ricostruzione di quanto è avvenuto, in un’attività di routine del giro prelievi dei degenti ricoverati nel reparto di Cardiologia, una paziente, dopo uno scambio di battute sulla prassi dei prelievi venosi (“non faccio la cavia”, avrebbe detto), ha contattato il marito; l’uomo è successivamente giunto con altre due persone, fuori dall’orario di visita, all’ospedale.
I tre hanno prima minacciato verbalmente e poi picchiato, colpendolo al volto e all’addome, il primo infermiere.
Su questo episodio la Cgil interviene parlando di brutale aggressione: “Ormai non accadono più solo al pronto soccorso, ma anche in altri reparti ospedalieri particolarmente delicati come la terapia intensiva”.
Ma c’è di più, come riporta la Cisl ad essere aggredito sarebbe stato anche un secondo infermiere, intervenuto in difesa del collega. Anche quest’ultimo avrebbe ricevuto, riferisce appunto la Cisl, un pugno al volto, riportando una prognosi di due giorni. “Intorno alle 8:30, il marito della paziente insieme ad altre due persone – tutti italiani – sono entrati in reparto, fuori dall’orario di visita, chiedendo – ricostruisce il sindacato – di poter incontrare l’infermiere autore del prelievo. Il professionista si è presentato, qualificandosi. La discussione con il trio è degenerata e il marito della paziente ha sferrato un pugno al volto del sanitario, facendolo accasciare a terra. Gli aggressori hanno iniziato a infierire sul giovane, bersagliandolo con calci e pugni davanti agli occhi di numerosi testimoni. Proprio un altro infermiere – prosegue la Cisl – è intervenuto a difesa del collega, cercando di sottrarlo alla furia dei tre violenti e rimediando, pure lui, un pugno e delle contusioni multiple”. Sul posto è intervenuta la polizia che ora sta conducendo tutti gli accertamenti del caso. L’azienda ospedaliero universitaria di Modena sull’accaduto interviene condannando con forza “qualsiasi aggressione contro il personale sanitario” ed esprime “piena solidarietà a tutti i professionisti coinvolti riservandosi ogni opportuno e successivo approfondimento con l’ufficio legale interno”.
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