In principio era una startup all’interno del garage di famiglia. Poi, una piccola impresa nel suo primo stabilimento. Oggi è una società per azioni – partecipata da un fondo di investimenti – attiva con un 14 unità produttive, 475 dipendenti e un fatturato che nel 2024 potrebbe toccare quota 200 milioni di euro. Ma, probabilmente, il bello deve ancora venire, perché, in fondo, Deghi ha appena compiuto soltanto 15 anni. E dal Salento non ha alcuna intenzione di allontanarsi, anzi. Una nuova sfida è all’orizzonte: la produzione interna, nella Manifattura Deghi, la ex Bat, entro il secondo semestre 2025, che una volta a regime porterà all’assunzione di almeno 80 persone. E se si riuscirà a creare anche un indotto, Deghi sposterà al suo interno tutta la produzione dei mobili.
Il fondatore: «Grazie alla mia terra»
D’altra parte, il fondatore e ceo Alberto Paglialunga n’è sempre più convinto: «Devo dire sempre grazie alla mia terra, perché con la sua bellezza ma anche i suoi gap mi spinge ogni giorno a ingegnarmi per trovare soluzioni funzionali alla nostra e, dunque, alla sua crescita», spiega seduto al tavolo della sala riunioni allestita al primo piano del suo unico punto vendita (“Officine Deghi”), tra i titoli inanellati e gli immancabili stendardi dell’Us Lecce, a cui fa da sponsor. Tre anni fa, era tutto in costruzione. Adesso lo spazio è completo e luminoso, popolato da 200 ragazzi operativi per amministrazione, vendita, progettazione e gestione clienti, tutti formati in loco da zero. C’è uno standard riconoscibile di qualità anche nel loro aspetto, oltre che in quello dei prodotti e dei luoghi che li ospitano. È il riflesso della ricerca da parte di Deghi di una dimensione d’élite, qual è quella che l’azienda si è già conquistata, posizionandosi a ottobre nella “top 5” di Ecommerce ranking casa e arredamento (Casaleggio Associati) – sotto Mondo Convenienza, Tecnomat, Ikea e Leroy Merlin (primo) -, e in quella dei maggiori distributori nel mercato del mobile stilata dal Centro studi Industria Leggera (Csil), dietro Amazon Italy, Poltrone Sofà, Ikea Italia e Mondo Convenienza, che vantano fatturati a 6 cifre e almeno 22 negozi. E non è escluso che, a novembre, l’azienda leccese conquisti per la sesta volta il premio “Insegna web dell’anno”. Cresciuto del 47% dal 2021, nell’ultimo anno il fatturato è aumentato per 50 milioni di euro e 152 sono state le assunzioni. Numeri frutto di una strategia in continua evoluzione.
Gli arredi
Dal solo “bagno”, Deghi ha proposto sul mercato l’intera gamma di arredi per la casa. E ha sempre più elevato la qualità delle forniture, con prodotti – acquistati o commissionati – in quasi 8 casi su 10 veicolati sotto il suo brand. Intanto, l’azienda ha ottimizzato anche la usa organizzazione, ampliando la capacità logistica e stoccaggio: la mission forse più ardua, considerata la tutt’altro che illimitata disponibilità di spazio sul territorio, dalla quale sono scaturiti i più recenti e ingenti investimenti. Al polo di San Cesario – impreziosito dall’apertura nel 2021 del primo punto vendita fisico dell’azienda (“Officine Deghi”), a inizio 2023 Paglialunga ha sommato l’acquisto nella zona industriale di Lecce di suoli per 109 mila metri quadri, sui quali ha costruito e – il mese scorso – inaugurato “Parco Deghi”, uno dei più grandi poli logistici privati del Mezzogiorno, già stracolmo. E ad aprile 2023 ha messo a segno la sua terza grande operazione, dal valore anche simbolico per la città: l’acquisto e il rilancio della ex Bat, l’ex manifattura tabacchi di viale Repubblica, in disuso dal 2010, dove sta per aver corso un nuovo inizio, questa volta nel segno della produzione.
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