Docenti senza stipendio per due mesi. Un problema tecnico che però ha scosso tantissimi insegnanti, sia di ruolo che supplenti. Proprio una precaria siciliana ha raccontato l’incredibile situazione al quotidiano La Stampa.
“Tengo a precisare ad onor del vero che i docenti impantanati in questa assurda situazione sono stati migliaia, ovvero, il comitato nazionale dei docenti vincolati – spiega l’insegnante – . La situazione infatti quest’anno pare sfuggita fuori da ogni controllo da parte del Ministero dell’istruzione e del Merito e Mef. Molti colleghi nominati da Gps infatti ovvero i cosiddetti supplenti annuali sono rimasti anche loro a bocca asciutta per due mesi. Probabilmente la scuola oggi rappresenta perfettamente le falle in cui vive questo paese“.
In pratica, prosegue la docente, “si è creata una situazione paradossale in cui gli organi amministrativi responsabili della gestione dei nostri contratti non parlavano tra di loro e noi docenti ci siamo improvvisati tecnici amministrativi per la stipula dei contratti di validazione e trasmissione sul Sidi, il sistema informativo dell’Istruzione, un’area riservata in cui sono disponibili le applicazioni (e relative comunicazioni) per le segreterie scolastiche e gli uffici dell’amministrazione centrale e periferica che hanno il compito di acquisire, verificare e gestire i dati che il sistema informativo raccoglie sui docenti sia per quanto riguarda il ruolo che in pratica non hanno comunicato, le scuole non hanno stipulato i contratti in tempo. E così il mef NoiPa non ha acquisito i pagamenti ed è saltato tutto”.
“Come comitato docenti vincolati – continua – abbiamo lanciato una provocazione. Ovvero uno sciopero generale fatto il 23 ottobre, data in cui normalmente i dipendenti pubblici percepiscono gli stipendi. La minaccia di un papabile sciopero ha sembrato dare i suoi frutti nelle prime 24 ore, tanto che miracolosamente il Mef aveva acquisito i nostri contratti dandoci il contentino di possibili pagamenti il 25 ottobre, salvo poi rimandare ulteriormente la data di riscossione al 28 ottobre. Ho saputo di colleghi davvero in una brutta situazione, che hanno chiesto prestiti ad amici e parenti”.
In attesa di una risoluzione della problematica, si spera che un problema del genere non possa ricapitare. Anche se i docenti non si fidano: “Temiamo di certo che possa ricapitare. Molti colleghi continuano a non avere percepito le due mensilità e si teme che il prossimo anno possa riaccadere quanto accaduto nell’avvio di questo anno scolastico. Per questa ragione domani sciopereremo in massa“, riferendosi allo sciopero previsto per il 31 ottobre.
Il caso della docente di Gorizia che ha ricevuto 1 euro di stipendio
A proposito di problemi legati agli stipendi dei supplenti, ricordiamo la vicenda di una docente di Gorizia che ha ricevuto 1 euro di stipendio. “Il problema risiede nel calcolo sul modello 730, che ha comportato una trattenuta fiscale significativa“, spiegava ad Open pochi giorni fa la Uil Scuola Rua del Friuli Venezia Giulia a tal proposito.
Nella dichiarazione dei redditi, infatti, vengono calcolate tutte le somme percepite dal lavoratore nell’anno precedente. Quando le prestazioni straordinarie, rispetto a quelle ordinarie, sono tassate inizialmente con un’aliquota minima, il conguaglio fiscale può risultare particolarmente gravoso, come successo all’insegnante di Gorizia. Il segretario Uil, Ugo Previti, incalza: “Tolte le imposte e i contributi, sullo stipendio della docente precaria si è abbattuto un conguaglio fiscale che le ha praticamente azzerato la busta paga. E, purtroppo, non è un caso isolato tra i supplenti“.
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