Roma, 31 ottobre 2024 – Apprezzamento per le misure previste nel DDL Bilancio, che in parte rispondono alle richieste avanzate dalla Cisl nelle occasioni di confronto con il Governo, ma anche miglioramenti da apportare, dentro e fuori il perimetro della Legge di Bilancio. In questa direzione si è espresso il Comitato Esecutivo della confederazione di Via Po, richiamando, nel documento conclusivo approvato all’unanimità, ai contenuti della finanziaria che possono essere considerati positivamente e alle necessarie ulteriori modifiche al provvedimento per rafforzare il welfare e promuovere l’occupazione.
La Cisl ha espresso “soddisfazione per la conferma dell’accorpamento delle aliquote Irpef per sostenere i redditi bassi e l’estensione del taglio del cuneo contributivo-fiscale”, reso strutturale ed applicato fino a 40mila euro, come a più riprese sollecitato dai sindacati e dalla Cisl in particolare. “Misure che muovono un totale di 17,5 miliardi di euro, ben oltre la metà della Manovra”, recita il documento cislino.
Accolta “con favore” anche la continuità alla defiscalizzazione per i salari di produttività e welfare contrattuale per il triennio ‘25-’27” e della detassazione sui fringe benefit allargata anche a nuove platee”, così come è positiva la stabilizzazione della decontribuzione per le lavoratrici madri e la conferma degli incentivi alle assunzioni nelle aree del Mezzogiorno per giovani, donne, lavoratori svantaggiati, rifinanziati per il prossimo triennio. Sul versante famiglia, “importante la conquista dell’assegno di 1.000 euro per nuovi nati e il prolungamento dei congedi parentali all’80% per tre mesi, come pure l’esclusione dell’Assegno Unico dal calcolo dell’ISEE per il bonus asilo nido”.
Quanto al settore sanitario “l’incremento di 2,3 miliardi, di cui 1,3 aggiuntivo e il restante a legislazione vigente, deve servire a rafforzare la medicina territoriale e ridurre le liste d’attesa”. Ma, si precisa nel documento “le dotazioni vanno ulteriormente aumentate per favorire assunzioni e stabilizzazioni del personale sanitario”.
La Cisl richiama anche la conquista dello stanziamento di 5,5 miliardi per i rinnovi contrattuali del settore pubblico nel triennio 25-27, e l’impegno del Governo di recuperare risorse anche per il ciclo 28-30 : “scelta per assicurare il diritto alla contrattazione e l’incremento delle retribuzioni ai lavoratori pubblici”.
Altri aspetti da valutare positivamente sono “il ripristino dell’indicizzazione delle pensioni all’inflazione, secondo le norme introdotte dal Governo Draghi”, così come, per quanto limitato, “l’introduzione di un primo contributo di solidarietà richiesto a banche e assicurazioni, che la CISL chiede di estendere anche ad altri settori, “come logistica, digitale, energia e farmaceutico”. Non mancano le osservazioni sugli aspetti del provvedimento da migliorare.
Il documento dell’Esecutivo Cisl richiama la necessità di “incrementare le risorse per le pensioni minime e per la non autosufficienza”, e di “rafforzare gli sgravi fiscali per il ceto medio”, respingendo “l’ipotesi di un taglio strutturale degli organici nella scuola e il blocco parziale del turnover nella PA, nell’università e nella ricerca”. Guardando oltre la Legge di Bilancio, la Cisl chiede al Governo di “aprire il confronto su una riforma organica della previdenza e maggiore impegno nella lotta all’evasione fiscale quale elemento cruciale per finanziare il welfare e le politiche attive per il lavoro”.
Tra le rivendicazioni il rinnovo di tutti i contratti pubblici e privati scaduti, accelerare l’attuazione delle risorse del Pnrr, rilanciare politiche industriali ed energetiche, garantire risorse adeguate per l’evoluzione partecipativa delle relazioni industriali, secondo quanto previsto dall’Articolo 46 della Costituzione”.
Con queste priorità e l’intento di valorizzare e difendere le conquiste ottenute in Legge di Bilancio, il Comitato Esecutivo ha promosso l’avvio “di un percorso di impegno e di iniziative con assemblee nei luoghi di lavoro, attivi di quadri e delegati, incontri sui territori, riunioni degli organismi orizzontali e di categoria ad ogni livello”.
Un “cammino della responsabilità che la Confederazione vuole fare insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori, ai pensionati, alle famiglie per accompagnare l’iter parlamentare nella prospettiva di migliorare la Manovra, per difendere e capitalizzare i risultati conquistati, ma anche per rilanciare, dopo la Legge di Bilancio, le proposte in materia di crescita economica, lavoro, coesione, salute e sicurezza, salari e fisco, politica dei redditi, innovazione contrattuale, democrazia economica”.
La Cisl è pronta a incontrare le forze politiche, parlamentari e il Governo, già nel prossimo appuntamento del 4 novembre convocato a Palazzo Chigi, “per dare un impulso positivo a questo percorso con l’obiettivo di garantire dialogo sociale, equità e coesione attraverso il consolidamento di un metodo di confronto responsabile, concertato e partecipato”.
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