Le banche australiane si preparano a registrare un calo degli utili a causa dei costi e della concorrenza #finsubito prestito immediato

Si prevede che la prossima settimana le maggiori banche australiane riporteranno utili annuali più bassi, con gli investitori concentrati sulla possibilità che l’intensa concorrenza nel settore dei prestiti e l’aumento dei costi dei depositi superino i guadagni nei ricavi dei mutui.

Gli utili saranno attentamente monitorati per vedere se l’aumento del prezzo delle azioni del settore bancario di oltre un quarto dalla fine del 2023 è giustificato, con il settore che ha registrato il rally più forte in quasi due anni a luglio.

Sebbene i margini si stiano stabilizzando, le banche australiane devono affrontare costi crescenti, in quanto i depositanti spostano i fondi in conti di risparmio che pagano tassi più interessanti e i mutuatari sono alle prese con i rimborsi dei prestiti a causa degli alti tassi di interesse.

“Le banche detengono grandi accantonamenti per le perdite sui prestiti per coprire le crescenti inadempienze, e i mutuatari che faticano a pagare i prestiti stanno rimediando alla loro situazione finanziaria vendendo in un mercato immobiliare forte”, ha scritto la società di consulenza Morningstar in una nota per i clienti.

La Reserve Bank of Australia ha mantenuto i tassi fermi al 4,35% dal novembre 2023, dopo un rapido aumento di 425 punti base dal maggio 2022. I mercati si aspettano che la RBA allenti la politica entro la fine dell’anno, anche se la banca centrale ha mantenuto l’opzione di stringere.

La crescita del credito rimane limitata, anche se i salari e la popolazione crescono, a causa della diminuzione della capacità di prestito e dell’inflazione elevata. Nel frattempo, i timori di tassi di interesse elevati e prolungati hanno scoraggiato la spesa discrezionale.

Con l’aumento delle rate dei mutui, i mutuatari incontrano maggiori difficoltà a qualificarsi per nuovi prestiti o crediti, a causa dell’impatto sul loro rapporto debito/reddito, un parametro cruciale per i finanziatori che valutano la capacità di prestito.

In questa stagione di rendicontazione potrebbero emergere anche diversi problemi di costo in agguato, secondo gli analisti di Citi, tra cui le spese per la regolamentazione e la conformità e gli investimenti in tecnologia.

Secondo l’aggregatore di dati di mercato Visible Alpha e altri broker, lunedì Westpac, il secondo più grande prestatore di mutui in Australia per prestiti, dovrebbe registrare un calo del 3% negli utili annuali in contanti.

Anche National Australia Bank (NAB) e ANZ Group dovrebbero raccontare una storia simile, con previsioni di calo degli utili annuali in contanti rispettivamente del 9% e del 6%. NAB e ANZ, la seconda e la quarta banca per valore di mercato, annunciano gli utili annuali rispettivamente il 6 e l’8 novembre.

Gli analisti di Citi prevedono sfide per la banca istituzionale ANZ, che dovrà affrontare “l’impatto negativo dei tagli dei tassi offshore prima dei colleghi più focalizzati sul mercato interno”.

ANZ ha la maggiore impronta internazionale tra le banche retail del Paese, compresa una quota dominante del mercato bancario del Pacifico.

Commonwealth Bank of Australia, che detiene un quarto del mercato ipotecario del Paese da 2,2 trilioni di dollari australiani (1,46 trilioni di dollari), dovrebbe registrare un aumento di due punti base del margine di interesse netto del primo trimestre quando presenterà il rapporto il 13 novembre, con un profitto che dovrebbe aumentare del 6,3%, secondo le stime degli analisti.

(1 dollaro = 1,5225 dollari australiani)