Tipologia di interventi e fattori di scelta
I lavori previsti nel caso esaminato riguardano:
- Isolamento termico dell’intero edificio;
- Rifacimento del tetto;
- Sostituzione dell’impianto di riscaldamento;
- Sostituzione degli infissi;
- Installazione di un impianto fotovoltaico.
Nella scelta, il committente dovrà considerare principalmente
alcuni dati:
Superbonus:
- 65% di detrazione;
- Limiti di spesa per due unità abitative indipendentemente dal
loro utilizzo:- 40.000 euro x 2 = 80.000 euro per l’isolamento termico;
- 96.000 euro x 2 = 192.000 euro per il rifacimento del
tetto; - 46.154 euro x 2 = 92.308 euro per la sostituzione dell’impianto
di riscaldamento; - 92.308 euro x 2 = 184.616 per la sostituzione degli
infissi; - 48.000 euro x 2 = 96.000 per l’installazione dell’impianto
fotovoltaico.
Occorre precisare che le detrazioni massime consentite per
l’impianto di riscaldamento e per gli infissi seguono la logica del
rapporto con l’aliquota di detrazione. Per cui, se la detrazione
con aliquota al 65% per l’impianto di riscaldamento è 30.000 euro,
il limite di spesa sarà 46.154 euro.
Altri bonus:
- 50% di detrazione (per la seconda casa la detrazione sarà del
36%); - Limiti di spesa:
- 96.000 x 2 = 192.000 euro per il rifacimento del tetto e
dell’installazione dell’impianto fotovoltaico (quest’ultimo è
considerato intervento di ristrutturazione edilizia e non di
efficientamento energetico); - 120.000 euro per l’isolamento termico e la sostituzione degli
infissi dell’abitazione principale (quando l’intervento è
contestuale, il limite di spesa resta uguale); - 166.667 euro per l’isolamento termico e la sostituzione degli
infissi dell’altra abitazione; - 60.000 euro per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento
dell’abitazione principale; - 83.333 euro per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento
dell’altra abitazione.
- 96.000 x 2 = 192.000 euro per il rifacimento del tetto e
Il totale disponibile, in termini assoluti, dei limiti di spesa
(644.924 euro contro 622.000 euro) farebbe propendere per il
superbonus, ancor di più se consideriamo l’aliquota maggiore
rispetto a quella prevista per gli altri bonus, ma bisogna tener
presente che “limiti di spesa” non vuol dire poter utilizzare tutto
il plafond. Il motivo è semplice: nel
Superbonus, anche in caso di detrazione diretta in
dichiarazione dei redditi, tutte le spese per
interventi edilizi devono essere congrue in
riferimento ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle
regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai
listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in
base al luogo di effettuazione degli interventi, oltre a rispettare
le previsioni del Decreto MITE del 14 febbraio 2022, n.
75; negli altri bonus edilizi, l’attestazione
della congruità delle spese, laddove prevista per il rispetto degli
adempimenti di cui al D.M. 6 agosto 2020 nel caso
di interventi finalizzati alla riqualificazione
energetica di cui all’articolo 14 del D.L. n. 63 del
2013, rimane necessaria anche per l’utilizzo diretto in
dichiarazione della detrazione in quanto già contenuta
nell’asseverazione che il tecnico abilitato è tenuto a rilasciare
(Circolare 16/2021 paragrafo 1.2).
Con l’obbligo del rispetto della congruità delle spese, i limiti
di spesa saranno sostanzialmente simili sia nell’ambito del
superbonus sia nell’ambito degli altri bonus edilizi, almeno per
quanto riguarda gli interventi di efficientamento energetico.
Per quanto riguarda la detrazione in dichiarazione, la
differenza è sostanziale. Ipotizziamo che il valore dei lavori
previsti dal computo metrico sia pari ad € 380.000 laddove tutti
gli interventi previsti risultano congrui ed entro i limiti
ammessi.
Con il superbonus, il committente potrà portare in detrazione il
65% di 380.000 euro, vale a dire 247.000 euro.
Con gli altri bonus (bonus casa ed efficientamento energetico),
il committente dovrà fare dei calcoli un po’ più complessi,
separando le spese relative all’abitazione principale da quelle
della seconda casa. La detrazione complessivamente ammessa sarà
sicuramente inferiore a quella che si otterrebbe con il
superbonus.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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