Un’autogol del portiere friulano, propiziato da Thuram, e una rete del giovane terzino regalano i tre punti a Thiago Motta
In vista della Champions League e del derby di Torino, la Juventus torna a passare qualche notte serena: batte 0-2 l’Udinese a domicilio e affianca l’Inter a quattro punti di ritardo dal Napoli capolista, pronta a sette giorni di fuoco prima della terza sosta stagionale per le nazionali. Al Bluenergy Stadium, nonostante qualche rischio di troppo, Thiago Motta torna a vedere una squadra capace di creare pericoli in avanti e di resistere alla narcolettica tentazione di appisolarsi nelle marcature in area di rigore. Nel primo tempo i due pali di Khephren Thuram e Kenan Yildiz favoriscono l’autorete di Maduka Okoye e il raddoppio di Nicolò Savona, poi la ripresa conferma il risultato con un paio di chiare occasioni per parte, su tutte la traversa di Lorenzo Lucca.
PALO, DOLCE PALO
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La titolarità del capitano Florian Thauvin è la notizia iniziale della squadra di Kosta Runjaic, mentre i bianconeri in trasferta ritrovano Yildiz dal 1’ e non a gara in corso, con Timothy Weah a destra e Francisco Conceiçao in panchina. Soprattutto, però, Motta riabbraccia Teun Koopmeiners dal fischio d’inizio per la prima volta dopo la sosta per le nazionali di ottobre. Rispetto alle ultime uscite la Juventus comincia senz’altro con un piglio più propositivo, ma persistono le difficoltà negli ultimi 30 metri: tante imprecisioni e soluzioni facilmente leggibili per il trio di difensori dell’Udinese. Per rompere quel ghiaccio che troppe volte in stagione è parso più spaventoso dell’iceberg del Titanic, al 20’ ci vuole una splendida giocata di Thuram: salta in agilità Christian Kabasele in area e poi segna dopo aver colpito il palo lontano. Ai fini dell’attribuzione della rete è decisiva la sfortunata deviazione di Okoye, su cui sbatte accidentalmente il pallone prima di superare la linea di porta. Un guizzo di Keinan Davis – doppio passo e conclusione potentissima – impegna subito Michele Di Gregorio come manifesto di reazione friulana, poi però sono pochi i seguaci dell’attaccante inglese al di là della lodevole combattività su ogni pallone. Al 37’ uno spunto a rientrare di Yildiz finisce per sbattere di nuovo sul palo lontano dopo una leggera deviazione, ma Savona ha il merito di pensare subito al tiro quando raccoglie il pallone vagante appena dentro l’area di rigore: immediato rasoterra mancino e gol del raddoppio, il secondo in campionato per il 21enne.
ASSALTO RESPINTO
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All’intervallo Runjaic cerca la svolta nelle sostituzioni di Enzo Ebosse per Kabasele e Oier Zarraga per Sandi Lovric, ma al 52’ la rete dell’1-2 di Davis viene annullata da Rosario Abisso: Federico Gatti e Di Gregorio si scontrano lasciando la porta libera per l’inglese, che però aveva appoggiato una mano sulla schiena del difensore inducendo al pasticcio i due juventini. La squadra di Motta capisce così che al Bluenergy Stadium c’è poco da sentirsi tranquilli: il baricentro degli ospiti si alza subito e Dusan Vlahovic testa i guantoni di Okoye con un mancino potente, poi Conceiçao e Weston McKennie prendono il posto del serbo e di Thuram, con Yildiz in posizione da centravanti e Weah dirottato a sinistra. I friulani continuano a non mollare e spaventano la Juventus con due pericolosi colpi di testa nell’ultimo quarto d’ora, ma Di Gregorio para quello di Davis e la traversa respinge quello del subentrato Lucca. Koopmeiners in contropiede calcia male addosso a Okoye e Udinese-Juventus, dopo il tris divorato, non ha più nulla da dire.
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