Lo storico colorificio industriale Candis di Andezeno ha chiuso all’improvviso mercoledì 9 ottobre 2024. “Ci hanno consegnato le lettere di licenziamento il giorno prima, dicendo di aver messo in liquidazione volontaria l’azienda” ripercorrono i 20 ex lavoratori, che oggi sono disoccupati. Non solo: “Aspettiamo ancora gli stipendi di agosto, settembre e dei primi giorni di ottobre”.
Eppure, l’amministratrice delegata Emanuelita Nosengo, anche ex sindaca di Andezeno, era stata chiara: “Se ci sono degli arretrati nei pagamenti, li recuperiamo entro inizio novembre” aveva garantito nelle scorse settimane. Fino a fine estate, con la figlia Beatrice Gilli che dirigeva con lei l’impresa, aveva tranquillizzato i dipendenti che chiedevano rassicurazioni sul futuro. Adesso, invece, non chiarisce, non commenta. Solo silenzio.
L’intervento dei sindacati
Anche i sindacati si stanno mobilitando per seguire la questione. Spiega Samuele Alletto, referente locale della Filctem Cgil: “Già lo scorso aprile c’era stato qualche ritardo nei pagamenti degli stipendi. Avevo incontrato Gilli e Nosengo, suggerendo di accedere alla cassa integrazione. Non hanno voluto prendere in considerazione gli ammortizzatori sociali e hanno tenuto nascosto fino all’ultimo la prospettiva della liquidazione”.
Non è solo una questione umana. “Le leggi nazionali impongono tempistiche ben precise per le crisi aziendali. Qui non si è neppure provato a trovare una soluzione con gli ammortizzatori sociali e non sono stati rispettati i tempi di preavviso. Anche il confronto con i sindacati è venuto meno. La situazione è inaccettabile”. Aggiunge il sindacalista: “Alcuni dipendenti ci stanno dando mandato per impugnare i licenziamenti”.
È una procedura per contestare la fine del rapporto di lavoro, con un atto scritto da presentare al Tribunale. A cosa può portare, concretamente? “Siamo in contatto con i nostri avvocati per capire come procedere” non si sbilancia Alletto.
Un’azienda storica
Era il 1979 quando Alberto Gilli, marito dell’ex sindaca scomparso otto anni fa, aveva fondato la Candis come piccola realtà manifatturiera che produceva componenti chimici. In poco tempo, era diventata un punto di riferimento del mercato nazionale e internazionale delle pitture decorative, soprattutto con il prodotto “Antiche terre fiorentine”. Nel 2009, lo stabilimento di via Vittorio Emanuele 46, ad Andezeno, si era ampliato fino a raggiungere la superficie di 8.000 metri quadri. Ha resistito fino a inizio ottobre, con gli ultimi anni caratterizzati dalla raffica di bonus edilizi che hanno gonfiato il mercato dell’edilizia. Poi non più.
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