“Le multe emesse dal T-Red di corso Dante sono (forse, ndr) annullabili”. Esulta il gruppo di minoranza Bene Comune che, nei giorni scorsi, ha ricevuto una risposta formale dal segretario comunale circa i dubbi sollevati sulla regolarità dell’iter amministrativo adottato dal Comune per installare e attivare l’impianto T-Red di corso Dante (spento da alcuni mesi) e, in particolare, sulla presenza o meno di una delibera di Giunta che attestasse la pericolosità dell’incrocio.
Bene Comune esulta: “Sul T-Red il segretario ci ha dato ragione”
“La decisione di installare un T-Red è stata assunta a seguito di approfondimenti e di un serrato confronto con comandante della Polizia Locale Andrea Gavazzi – scrive il segretario, dott. Giuseppe Parente – L’alto numero di infrazioni accertate dall’impianto dà contezza della pericolosità, per gli utenti deboli della strada, di comportamenti di tanti automobilisti. […] Una sentenza della Cassazione Civile di agosto 2024 ha sancito la necessità di una delibera di Giunta che autorizzi l’installazione del dispositivo T-red. Fino ad allora era prassi amministrativa pressoché maggioritaria dare avvio alle procedure attraverso un atto del Responsabile del Settore Polizia Locale. Il fatto stesso che il Tribunale di Torino nell’anno 2020 sentenziasse la non necessità di una delibera di Giunta giustifica l’operato delle tantissime amministrazioni come Calolziocorte che hanno attivato il sistema di rilevazione automatico nell’ambito della normale attività di controllo propria del corpo della Polizia Locale”.
Poi ancora “Per il futuro occorrerà tener conto del provvedimento della Cassazione per ogni attività di controllo anche se ciò non appare del tutto in linea con quanto sancito dal Codice della Strada, infatti ove quest’ultimo ha voluto richiedere la deliberazione della Giunta Comunale lo ha fatto espressamente. È da desumere che quando non vi sia un espresso richiamo all’adozione di un determinato atto amministrativo è la prassi che determina le fasi del procedimento secondo il vecchio brocardo “Ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit”“.
L’attacco di Sonia Mazzoleni
Ed è proprio in seno a questa ultima affermazione che Sonia Mazzoleni, capogruppo di Bene Comune trova le motivazioni per affermare che il sindaco Marco Ghezzi “doveva prendersi la responsabilità di fermare, sospendere e poi annullare tutte le sanzioni, che di fatto oggi risultano essere irregolari”.
“La risposta del segretario – afferma Mazzoleni – ha in parte ha ignorato e non ha risposto ai nostri numerosi nostri richiami a vizi di legittimità e di fatto il T-Red si è rivelato semplicemente strumento per far cassa. Una serie di non risposte che di fatto confermano i dubbi, ora certezze sulla irregolarità dell’iter amministrativo e quindi l’annullabilità di tutte le sanzioni. Dire oggi… “scusate non lo sapevamo” o “l’abbiamo saputo solo ad agosto 2024” non è accettabile. Eccesso di potere? Sicuramente si, e purtroppo sono tante le normative e riferimenti di legge ignorati nell’iter autorizzativo”.
Poi conclude: “Ringraziando il Segretario Generale per la collaborazione, chiediamo che oggi sia il Sindaco Ghezzi a rimediare al grave danno arrecato alle tantissime persone coinvolte in questo assurdo pasticcio amministrativo, esortandolo ad annullare tutti i verbali ed avviare un iter amministrativo che porti ad un rimborso a quanti hanno già pagato l’ingiusta sanzione”.
Una posizione che, di fatto, pone i cittadini multati davanti alla scelta di avanzare o meno un ricorso al Giudice di pace contestando la sanzione ricevuta pur nella consapevolezza che questa, potrebbe essere annullata tanto quanto confermata sulla base di sentenze contrastanti e di un presunto requisito non espressamente previsto nel Codice della strada.
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