Sale l’attesa per Jannik Sinner, pronto per il debutto alle ATP Finals questa sera alle 20:30 contro Alex De Minaur. L’attuale numero 1 al mondo nella classifica #ATP è stato il dominatore della stagione, e lo confermano i suoi incassi complessivi di 16,6 milioni di euro dai tornei nel 2024. Torino ospita nuovamente la competizione ed è pronta a replicare il successo dello scorso anno, che ha generato un introito per l’intero territorio di circa 220 milioni di euro. A giovarne sarà anche l’organizzazione dell’evento stesso, il cui giro d’affari interno si attesta sui 70 milioni di euro. Per uno dei grandi tornei, al di fuori degli slam, più seguiti e apprezzati in assoluto. È infatti prevista una copertura televisiva in ben 179 Paesi, ottenuta per merito di accordi con 61 emittenti e quasi 30 sponsor.
Aumenta il montepremi per il vincitore
Visti i numeri da record della passata edizione, per le ATP Finals 2024 il montepremi finale sarà ancora più ricco. L’organizzazione ha infatti deciso che, per il vincitore in singolare, ci sarà un prize money di poco superiore ai 4 milioni di dollari. Ma che, in caso di trionfo da imbattuto con 5 vittorie su 5 sfide, salirebbe fino a 4 milioni e 800mila dollari. Stesso discorso per il titolo nel doppio, il cui percorso senza nemmeno una sconfitta porta a poco meno di 1 milione di dollari di montepremi.
I guadagni dei partecipanti al torneo
A Torino saranno presenti alcuni dei nomi più importanti di tutto il panorama tennistico mondiale. Oltre a Sinner, scenderà in campo anche Carlos Alcaraz, ad oggi secondo nel ranking e che ha ottenuto 7 milioni di euro nell’ultimo anno solare. Tra gli altri nomi Alexander Zverev e Daniil Medvedev, che hanno guadagnato rispettivamente 6,3 milioni e 4,8 milioni di dollari negli ultimi 12 mesi. Ha invece dato forfait Novak Djokovic, la stella serba del tennis che può vantare un prize money complessivo nel 2024 di 4,4 milioni di dollari.
Le ATP Finals restano in Italia?
Intanto, sono in corso le trattative per l’assegnazione delle prossime sedi in cui si disputerà il torneo. L’accordo tra la Federtennis e l’ATP scade infatti nel 2025, ma le parti sembrano vicine a un rinnovo almeno fino al 2027. Nonostante la speranza sia quella di arrivare al 2030, con la spinta forte di Torino, che ha generato oltre 450 milioni di euro di introiti nelle ultime tre edizioni. E se l’accordo non dovesse andare in porto? La grande alternativa sarebbe Milano, che offrirebbe la nuova area di Santa Giulia costruita in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Più defilata l’Arabia Saudita, nonostante la partnership strategica da 2 miliardi di dollari annunciata lo scorso febbraio tra ATP e il ricco fondo sovrano PIF.
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