Il bonus Natale di 100 euro in arrivo a dicembre e previsto dal decreto Omnibus continua ad essere al centro dell’interesse dei lavoratori in questo mese di novembre. Infatti, il contributo, che sarà pagato insieme alla tredicesima mensilità, richiede la presentazione della domanda al datore di lavoro. Senza specifica richiesta, l’azienda non pagherà il beneficio.
In redazione è giunto un quesito.
Salve, sono un lavoratore dipendente del settore privato. Il mio contratto di lavoro è a tempo indeterminato ma part-time. Lavoro 4 giorni a settimana per 20 ore settimanali. Non ho altre entrate al momento. Ho figli e moglie fiscalmente a carico. Il mio reddito complessivo del 2024 sarà inferiore a 28.000 euro che so essere il requisito reddituale da rispettare. Sono a chiede se, facendo domanda per il bonus Natale, riceverà interamente i 100 euro oppure l’importo sarà dimezzato visto che ho contratto part-time?
La sintesi del contributo una tantum di Natale: come funziona
Il contributo bonus Natale 100 euro è una tantum, nel senso che spetta una sola volta.
Destinatari sono coloro che nel 2024 risulta essere lavoratori dipendenti e rispettano determinati requisiti. In primis, il reddito complessivo 2024 del lavoratore deve essere non superiore a 28.000 euro (non si considera il reddito dell’abitazione principale).
Inoltre, il lavoratore, sempre con riferimento al 2024 deve avere capienza fiscale e il congiunge a carico e almeno un figlio a carico. Spetta anche a nucleo familiare monogenitoriale, sempre avendo almeno un figlio a carico e sempreché il reddito 2024 del lavoratore non sia superiore a 28.000 euro.
Per averlo, il lavoratore deve fare domanda al datore di lavoro in cui autocertifica i requisiti e indica i codice fiscale di coniuge a carico e dei figli (almeno uno a carico). Gli statali fanno domanda bonus natale tramite NoiPA. Dopo la domanda, il datore di lavoro pagherà il contributo direttamente in busta paga a dicembre insieme alla tredicesima.
A fronte dell’importo anticipato, il datore di lavoro matura un credito d’imposta che potrà utilizzare in compensazione nel Modello F24.
Successivamente, in sede di conguaglio fiscale, il datore verifica i requisiti e se il bonus non spettava, procederà a recuperarlo. Ad ogni modo, il lavoratore che non presenta domanda o non ha datore di lavoro attivo a dicembre, potrà, comunque, avere il bonus (se spettante) nella Dichiarazione redditi 2025 (anno d’imposta 2024).
Bonus Natale 100 euro nel part-time
Nella Circolare di chiarimenti sul bonus Natale 100 euro (Circolare n. 19/E del 2024), l’Agenzia Entrate ha precisato che il contributo spetta a prescindere dalla tipologia di contratto di lavoro dipendente. Quindi, sia se il contratto è a tempo determinato sia se a tempo indeterminato. Nella stessa circolare è anche detto che l’importo del beneficio non è legato alla tipologia di contratto ma va riparametrato in base agli effettivi giorni di lavoro dipendente svolti nel 2024.
Pertanto, anche se il contratto di lavoro è part-time, il bonus Natale sarà di 100 euro se i giorni effettivi di lavoro fatti nel 2024 sono 365. Laddove, invece, i giorni siano inferiori, il contributo sarà minore di 100 euro. Uno dei casi particolari del bonus Natale 100 euro è la presenza di più contratti di lavoro. E’ anche chiarito che laddove nel 2024 sono attivi più contratti di lavoro part-time, nella domanda devono essere indicati anche i giorni di lavoro fatti per gli altri contratti. Ciò, in quanto, in caso di più contratti attivi nello stesso giorno, il giorno stesso deve essere conteggiato una sola volta.
Va da se che, in caso di più contratti di lavoro attivi nel 2024 la domanda deve essere fatta al datore di lavoro ancora attivo a dicembre. Laddove, invece, a dicembre non sia attivo più nessun contratto di lavoro, il bonus potrà essere ottenuto, se spettante, nella Dichiarazione redditi 2025.
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