Secondo i recenti dati pubblicati dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, il sogno di acquistare casa per molti italiani è legato a un impegno economico sempre più rilevante, specialmente nelle grandi città. Nel primo semestre del 2024, infatti, è emerso che sono necessarie mediamente 6,5 annualità di stipendio per riuscire a comprare un’abitazione nelle principali città italiane. Tuttavia, il peso di questa spesa varia considerevolmente da città a città, con differenze significative tra Nord e Sud.
Milano: la città più costosa con 12,5 annualità
Milano si conferma, ancora una volta, la città in cui acquistare casa è più impegnativo. Nel capoluogo lombardo, infatti, sono necessarie ben 12,5 annualità di stipendio per coprire il costo medio di una casa, un dato che risulta essere il più elevato a livello nazionale. Con un prezzo medio che si aggira attorno ai 4.285 euro al metro quadro, Milano non solo si distingue come la città più costosa d’Italia, ma rappresenta un vero e proprio “caso studio” nel mercato immobiliare. L’elevato costo delle abitazioni è da attribuire in gran parte alla continua espansione e riqualificazione urbana che ha coinvolto non solo il centro storico, ma anche aree periferiche rivalutate e servite da nuove infrastrutture.
Roma e Firenze seguono in classifica
Subito dopo Milano, troviamo la Capitale. A Roma servono mediamente 9 annualità di stipendio per poter acquistare una casa, un dato che conferma il costo ancora elevato delle abitazioni, benché inferiore rispetto ai picchi di prezzo raggiunti in passato. Firenze, invece, richiede 8,8 annualità per l’acquisto di una casa, posizionandosi al terzo posto tra le città più costose. Questa tendenza riflette non solo il forte appeal turistico di Roma e Firenze, ma anche una domanda immobiliare che rimane solida e continua a trainare i prezzi verso l’alto.
Le città meno costose: Palermo e Genova
Sul versante opposto della classifica, troviamo Palermo e Genova, le due grandi città in cui è richiesto il minor numero di annualità di stipendio per poter acquistare una casa. A Palermo sono sufficienti circa 3,3 annualità, con un prezzo medio al metro quadro di 1.127 euro; a Genova ne servono altrettante, con un prezzo di 1.143 euro al metro quadro. Questi dati riflettono un mercato immobiliare meno competitivo e con prezzi più contenuti, soprattutto se confrontato con le principali città del Nord e del Centro Italia. La minor pressione sui prezzi in queste aree consente ai residenti di avere maggiori possibilità di acquistare una casa senza dover impegnare una fetta consistente del proprio reddito.
Gli anni di stipendio necessari a comprare casa dal 2007
Guardando al passato, si nota che il mercato immobiliare italiano ha attraversato diverse fasi. Nel 2007, anno in cui i prezzi raggiunsero il loro massimo storico, erano necessarie oltre 10 annualità di stipendio in media per acquistare una casa in Italia. A quell’epoca, Roma si trovava in testa alla classifica come città più cara, richiedendo ben 14,8 annualità di stipendio per l’acquisto di una casa, seguita da Milano con 14. La Capitale è rimasta al primo posto fino al 2019, quando Milano ha superato Roma in termini di annualità richieste.
Questo cambiamento è stato guidato dalla significativa riqualificazione di molte aree milanesi, che ha contribuito a far lievitare i prezzi sia nel centro città che nelle periferie, trasformate da importanti investimenti infrastrutturali e urbanistici. Da allora, Milano ha continuato a crescere, affermandosi anche come meta turistica e consolidandosi come la città con il mercato immobiliare più dinamico d’Italia.
Prospettive per il costo delle case nelle grandi città
I dati mostrano come il mercato immobiliare delle grandi città italiane continui a essere caratterizzato da forti disparità. Da un lato, città come Milano e Roma richiedono sacrifici finanziari rilevanti per chi desidera acquistare una casa; dall’altro, città meno costose come Palermo e Genova offrono ancora opportunità accessibili per i residenti.
Se le tendenze attuali dovessero confermarsi, l’impegno economico per l’acquisto di una casa nelle principali città italiane potrebbe aumentare ulteriormente, consolidando un divario tra chi può permettersi una casa in aree con mercato “premium” e chi deve orientarsi verso altre zone.
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