Lisa Ciardi
FIRENZE
La Toscana ospita alcuni dei marchi storici più antichi al mondo: sono 38, di cui 13 nel comparto agroalimentare (soprattutto legati a olio e vino), 6 in quello abbigliamento-moda, 4 nell’arredo-casa, 3 nell’automazione e 12 tra manifatturiero e servizi.
Il fatturato più elevato si ha nell’automazione, cresciuta nel 2023 grazie all’iscrizione di un marchio iconico come Piaggio. Sono i dati, aggiornati a ottobre 2024, del “Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale”, che include i titolari o licenziatari esclusivi di marchi d’impresa registrati da almeno mezzo secolo o per i quali sia possibile dimostrare l’uso continuativo da altrettanti anni. Proprio in base a questi numeri, la Toscana risulta quinta a livello nazionale per numero di marchi iscritti. Ma le potenzialità sono molto più alte, dato che la regione conta 3.480 imprese registrate alle Camere di Commercio da oltre 50 anni. In particolare, 249 sono registrate da più di 80 anni, mentre 3.231 hanno fra i 50 e i 79 anni. Il tema è stato affrontato ieri nel corso di una tavola rotonda organizzata allo Ied di Firenze dall’Associazione Marchi Storici d’Italia. Presenti il presidente Massimo Caputi; l’assessore regionale Leonardo Marras; il presidente di Confcommercio Toscana, Aldo Cursano; il presidente di Unioncamere Toscana, Massimo Guasconi; il presidente di Cna Toscana, Luca Tonini, e Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Imprese Toscana. “Nella storia imprenditoriale dell’Italia, la Toscana è sempre stata una delle regioni più floride – ha detto Massimo Caputi, presidente dell’Associazione Marchi Storici d’Italia -. Qui sono nati e continuano a operare alcuni dei marchi più antichi e prestigiosi della Penisola. È fondamentale continuare a salvaguardare questa ricchezza, così come quella delle imprese storiche di tutta Italia, pilastro del Made in Italy, e proprio in quest’ottica si sviluppa l’attività dell’Associazione. Abbiamo proposto misure fiscali e promosso iniziative culturali, con l’obiettivo di tutelare e promuovere a 360 gradi le aziende che operano sul nostro territorio da più di cinquant’anni”. L’Associazione marchi storici d’Italia è nata nel 2021 per riunire alcune delle più grandi imprese iscritte al Registro speciale, per promuoverne le istanze e tutelarne i diritti. Tra le proposte presentate, diverse sono di natura fiscale, come il credito il credito d’imposta sugli investimenti per la digitalizzazione degli archivi storici, le agevolazioni per le imprese con marchio storico, o ancora incentivi sulle partecipazioni di capitale in aziende di filiera. Infine la proposta di rivalutazione del marchio storico a bilancio e l’inserimento delle produzioni delle imprese tra quelle artigianali e industriali tipiche. Molte anche le iniziative in via di sviluppo a livello turistico-culturale, come l’idea di realizzare circuiti mirati.
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