Nel 2025, il governo italiano introdurrà un nuovo incentivo destinato a favorire l’occupazione nelle regioni del Sud Italia. La misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2025, ha l’obiettivo di stimolare la crescita economica e ridurre il divario occupazionale nelle aree meno sviluppate del Paese. In questo articolo, esploreremo i dettagli di questa agevolazione, le modalità di accesso e le tempistiche per le imprese che intendono beneficiarne.
Cos’è il nuovo incentivo per l’Occupazione al Sud
Il nuovo incentivo, come previsto dall’articolo 72 della Legge di Bilancio 2025, mira a supportare le imprese localizzate nelle aree svantaggiate del Mezzogiorno. La misura è incentrata sull’acquisizione di beni strumentali da parte delle aziende, con il fine di favorire l’occupazione e stimolare l’espansione delle attività produttive.
L’incentivo, che sarà attivo a partire dal 2025, è destinato in particolare alle imprese situate nelle regioni di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo. Questo sostegno economico rappresenta una riduzione dei costi per le imprese, rendendo più conveniente l’espansione e, di conseguenza, la creazione di nuovi posti di lavoro.
A chi spetta e quali sono i requisiti
L’incentivo è rivolto alle imprese che operano nelle regioni del Sud Italia definite dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, ovvero Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo. Per poter beneficiare dell’agevolazione, le aziende devono soddisfare alcuni requisiti specifici, tra cui:
- Acquisto di nuovi beni strumentali: Si tratta di beni, sia materiali che immateriali, che un’impresa utilizza in modo continuativo per le proprie attività produttive o per erogare servizi.
- Rispetto delle normative europee sugli aiuti di Stato: Le aziende devono essere in regola con le normative relative agli aiuti di Stato, in modo da garantire che la misura non distorca la concorrenza.
Come funziona l’incentivo per le imprese
Il funzionamento del nuovo incentivo prevede che le imprese beneficiarie possano accedere a un contributo economico diretto o, più probabilmente, a un credito d’imposta. Questa misura è finanziata dal Fondo MEF, che ha una dotazione complessiva di:
- 2,45 miliardi di euro nel 2025,
- 1 miliardo di euro nel 2026,
- 3,4 miliardi di euro nel 2027,
- 1,5 miliardi di euro nel 2028,
- 750 milioni di euro nel 2029.
Questi fondi sono destinati a supportare l’acquisto di beni strumentali da parte delle aziende, con l’obiettivo di ridurre i costi e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro nelle regioni del Sud.
Come presentare domanda per l’incentivo
Per poter accedere all’incentivo, le imprese dovranno seguire una procedura che sarà definita da un decreto attuativo che sarà rilasciato dai Ministeri competenti. Al momento, i dettagli su modulistica e tempistiche per la presentazione della domanda non sono ancora disponibili, ma verranno resi noti nei prossimi mesi. Una volta pubblicato il decreto attuativo, le modalità precise di accesso e di erogazione dell’incentivo saranno chiarite.
Quando arriva l’incentivo?
L’incentivo sarà operativo dal 2025, subito dopo la pubblicazione del decreto attuativo. L’obiettivo è quello di avviare le prime domande nel primo trimestre del 2025, in modo da permettere alle imprese di avviare nuove assunzioni e favorire lo sviluppo occupazionale già durante l’anno.
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