Il testo del DDL Bilancio introduce importanti novità sull’Ecobonus 2025 e sugli incentivi per l’efficientamento energetico, prorogando le agevolazioni fino al 2027, ma con una riduzione delle detrazioni applicabili. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.
Ecobonus 2025: nuove aliquote e differenze tra prima e seconda casa
Per l’Ecobonus 2025, sono previste aliquote diversificate a seconda del tipo di immobile:
- Prima casa: la detrazione fiscale scende dal 65% del 2024 al 50% nel 2025, per poi arrivare al 36% nel 2026.
- Seconda casa: la detrazione si attesta al 36% della spesa sostenuta nel 2025, con una riduzione al 30% nel 2026.
Queste aliquote si applicano entro i massimali di spesa previsti in base al tipo di intervento di efficientamento energetico.
Massimali di spesa per gli interventi di efficientamento energetico
Il bonus efficientamento energetico nel 2025 coprirà diversi tipi di interventi, con limiti di spesa sulle detrazioni stabiliti per ciascuna categoria:
- 30.000 euro per la sostituzione di caldaie a condensazione, pompe di calore o scaldacqua (Legge 296/2006, comma 347).
- 60.000 euro per la sostituzione di finestre e porte, incluse infissi, e per interventi di coibentazione dell’involucro (Legge 296/2006, comma 345).
- 60.000 euro per installazione di schermature solari e chiusure oscuranti (D.L. 63/2013, art. 14).
- 60.000 euro per la coibentazione delle strutture opache, se eseguita insieme alla sostituzione dei serramenti nella stessa unità immobiliare.
- 60.000 euro per l’installazione di collettori solari (Legge 296/2006, comma 346).
- 30.000 euro per sostituzione o installazione di generatori di calore a biomassa (D.L. 63/2013, art. 14, comma 2.bis).
- 30.000 euro per sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore e caldaia a condensazione.
- 100.000 euro per l’acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori (D.L. 63/2013, art. 14, comma 2.b-bis).
- 15.000 euro per installazione di sistemi di Building Automation (Legge 208/2015, comma 88).
- 100.000 euro per riqualificazione globale degli edifici (Legge 296/2006, comma 344 e Decreto interministeriale 06/08/2020).
Chi può accedere all’Ecobonus 2025
Anche nel 2025, l’Ecobonus sarà accessibile a tutti i contribuenti, residenti e non, compresi enti pubblici, società di capitali, associazioni tra professionisti e Istituti Autonomi Case Popolari (IACP). Inoltre, la detrazione è disponibile per i familiari conviventi e per coloro che convivono con il proprietario, anche senza contratto di comodato.
È fondamentale, però, che il richiedente sia proprietario dell’immobile oggetto dei lavori e sostenga le spese documentabili tramite pagamenti tracciabili, come bonifici bancari.
Ecobonus 2025: nuovo limite di reddito per le detrazioni
Tra le principali novità dell’Ecobonus 2025 vi è l’introduzione di un limite di reddito per usufruire delle detrazioni. Per i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro annui, le detrazioni sono calcolate in base a un tetto massimo, che varia a seconda del reddito e del numero di figli:
- 14.000 euro per redditi superiori a 75.000 euro.
- 8.000 euro per redditi superiori a 100.000 euro.
Questa misura mira a garantire che gli incentivi per l’efficientamento energetico siano accessibili a una platea più ampia, con particolare attenzione a chi ha redditi medio-bassi.
L’Ecobonus 2025 introduce nuove aliquote e massimali di spesa per l’efficientamento energetico, con importanti cambiamenti su chi può richiederlo e sulle modalità di accesso. Restano agevolazioni rilevanti per chi vuole migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione, sia come proprietario di prima che di seconda casa, con detrazioni per interventi strutturali, impianti, e tecnologie innovative.
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