LAssociazione prende atto della decisione del Comune, ma chiede un contributo per gli oneri di incasso sostenuti e maggiori controlli sulle locazioni turistiche
venerdì 15 novembre 2024
FEDERALBERGHI CONFCOMMERCIO VICENZA INTERVIENE SULL’AUMENTO DELL’IMPOSTA DI SOGGIORNO NEL CAPOLUOGO
Federalberghi Confcommercio Vicenza, informata nella giornata di ieri dal sindaco Giacomo Possamai e dall’assessore Isabella Sala, prende atto della decisione del Comune di aumentare l’imposta di soggiorno, anche se in misura limitata e differenziata tra strutture alberghiere e “affitti brevi”. “Non è mai positivo dover commentare un aumento delle tasse – afferma il presidente Oscar Zago – anche se va riconosciuto che la via scelta è quella di non incidere sui vicentini e sulle imprese che operano in città”.
Nel momento in cui la “tassa di soggiorno” è tornata all’attenzione dell’Amministrazione, Federalberghi ha voluto però sottolineare come questa imposizione comporti anche dei costi vivi sui quali è il momento di intervenire: “Durante l’incontro di ieri – spiega il presidente di Federalberghi-Confcommercio Vicenza – abbiamo chiesto al sindaco Possamai e all’assessore Sala una modifica al regolamento dell’imposta di soggiorno che preveda un contributo a fronte delle spese di commissioni bancarie che le nostre imprese si trovano a sostenere quando il cliente paga l’imposta con carte di debito o di credito. Va detto, infatti – aggiunge il presidente Zago -, che l’albergo in questo caso funge da “esattore” per l’ente pubblico, ritrovandosi però a sostenere le spese di incasso al posto del Comune. Non dimentichiamoci, tra l’altro, che la gestione dell’imposta di soggiorno ha dei costi gestionali e amministrativi legati ai vari adempimenti contabili richiesti”. In altri comuni in Italia questo meccanismo di “rimborso” è previsto, si tratta dunque, per Federalberghi Vicenza, di introdurlo anche a Vicenza.
Altro aspetto sul quale l’associazione di categoria degli albergatori ha chiesto all’Amministrazione comunale un “supplemento di attenzione” è relativo al fenomeno delle locazioni turistiche, che è in crescendo: “Le nostre strutture sono super controllate, gli alloggi privati, invece, che in città sono circa 300, rischiano di sfuggire alle verifiche, anche per quanto riguarda il pagamento dell’imposta di soggiorno e dunque serve un’attenzione particolare”, sottolinea il presidente Zago. Anche perché gli alloggi privati hanno un peso sempre maggiore nell’ospitalità: secondo i dati della Regione Veneto, nei primi 8 mesi del 2024, il 20% delle presenze turistiche in città ha avuto luogo proprio in alloggi turistici. “L’obiettivo finale dovrebbe essere di pagare tutti per pagare meno – conclude il presidente Zago, che nell’incontro con il sindaco Possamai e l’assessore Sala ha voluto anche sottolineare “la necessità di un dialogo più stretto con Federalberghi Vicenza sull’utilizzo dell’imposta di soggiorno, il cui obiettivo deve essere soprattutto quello di sostenere la promozione e l’offerta turistica della città”.
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