La viticoltura siciliana affronta una sfida senza precedenti. A fronte dei cambiamenti climatici, delle difficoltà economiche e delle emergenze legate a parassiti come la peronospora, il settore è chiamato a unire le forze per trovare soluzioni sostenibili. In questo contesto, mercoledì sera, l’associazione “I Guardiani del Territorio” ha organizzato una nuova riunione presso il Centro Polivalente di Petrosino, per discutere del futuro della viticoltura locale.
L’incontro ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali, tra cui anche il vescovo di Mazara del Vallo Angelo Giurdanella e il sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi, oltre a rappresentanti del mondo agricolo e delle cantine sociali. Gli organizzatori dell’associazione I Guardiani del Territorio, Antonio Parrinello e Davide Piccione, hanno fatto il punto sulla situazione, ricordando il recente risultato ottenuto con lo stanziamento di 25 milioni di euro per il risarcimento dei danni da peronospora. Tuttavia, come hanno sottolineato i presenti, si tratta solo di un primo passo in un percorso molto più lungo e articolato. “Il Veneto è una delle regioni in cui l’agricoltura è molto valorizzata, e mi chiedo perché la Sicilia debba arrancare. Dobbiamo credere di più nel lavorare insieme, mettendo sul tavolo i problemi in modo sistematico per affrontarli efficacemente. In Sicilia l’agricoltura beneficia delle leggi dello Stato centrale, e la Regione non solo deve sostenere le misure adottate a livello nazionale, ma anche rafforzarle e incrementare il proprio supporto al settore agricolo.”, così monsignor Giurdanella, durante il suo intervento.
Diga Trinità: una struttura da ripensare – Una delle questioni centrali trattate durante l’incontro è stata la condizione della diga Trinità, la cui manutenzione straordinaria è in sospeso. L’associazione “I Guardiani del Territorio” ha avanzato una proposta in tre punti per risolvere le criticità legate a questa infrastruttura essenziale per la gestione delle risorse idriche del comprensorio irriguo:
Progettazione e costruzione di un nuovo sbarramento a valle – La proposta prevede la costruzione di una nuova infrastruttura a valle della diga esistente. Questo intervento, che includerà aggiornamenti antisismici e un sistema di scarico più efficiente, mira a garantire stabilità e sicurezza nel lungo termine, ripristinando la capacità di accumulo idrico per supportare l’irrigazione.
Estirpazione dei vigneti non produttivi e contributi per mancata produzione – Al fine di razionalizzare le superfici coltivate, i Guardiani del Territorio propongono incentivi di 1.000 euro per ettaro agli agricoltori che estirperanno vigneti ormai improduttivi. Questo sostegno economico, previsto per tre anni, punta a ridurre la superficie dedicata a colture poco produttive, liberando spazio per nuove coltivazioni irrigabili.
Incentivi per il reimpianto dei vigneti all’interno del comprensorio irriguo – Dal quarto anno in poi, gli agricoltori avranno accesso a un contributo speciale del 75% per il reimpianto di vigneti all’interno dell’area irrigua, una volta completato il nuovo sbarramento. Questa misura ha l’obiettivo di rilanciare la viticoltura locale, con un approccio più sostenibile e redditizio.
La prospettiva dei produttori: nuovi mercati – Tra gli interventi quello di Leonardo Curatolo, imprenditore che esporta all’estero prodotti agricoli siciliani, ha lanciato un appello a esplorare nuovi mercati internazionali, suggerendo l’Asia come una destinazione promettente. “Nel trapanese i custodi della nostra cultura siete voi agricoltori”, ha dichiarato Curatolo, motivando i presenti a non abbandonare il proprio lavoro e a cercare nuove opportunità. Maurizio Scavone, ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dai Guardiani del Territorio, riconoscendo nei 25 milioni di euro appena stanziati un primo successo significativo.
Prospettive per il futuro – Al termine dell’incontro, “I Guardiani del Territorio” hanno sottolineato l’importanza di fare rete e di unire le forze. Le proposte presentate verranno portate all’attenzione del Presidente della Regione Siciliana e dei capigruppo all’ARS, con l’obiettivo di garantire non solo risorse finanziarie immediate, ma anche un piano di intervento strutturale che salvaguardi l’economia vitivinicola del territorio nel lungo periodo.
Peronospora e i fondi AGEA per i viticoltori siciliani – L’AGEA erogherà entro l’anno 25 milioni di euro ai viticoltori siciliani colpiti dalla peronospora nel 2023, come annunciato nell’assemblea sindacale tenutasi a Marsala. La somma, approvata tramite un emendamento alle variazioni di bilancio della Regione Siciliana, è il frutto della collaborazione tra sindacati, istituzioni agricole e politici locali, sostenuti dai deputati dell’ARS. Tra i successi dell’iniziativa vi è anche l’annullamento delle cartelle del Consorzio di Bonifica 2024. Nonostante il risultato ottenuto, i sindacati, rappresentati da figure come Enzo Daidone e Franco Canino, hanno sottolineato l’urgenza di ulteriori interventi strutturali per contrastare la crisi del settore, aggravata da siccità e aumento dei costi di produzione. Michele De Maria di FederAgri Trapani ha richiamato l’importanza del lavoro di squadra, mentre Ciccio Pulizzi ha espresso preoccupazione sui tempi di erogazione dei fondi. Il settore vitivinicolo siciliano necessita di investimenti in innovazione, infrastrutture e irrigazione sostenibile per rispondere alle sfide del mercato globale. L’assemblea si è conclusa con l’appello di Cipriano Sciacca a unire le forze per costruire un sistema vitivinicolo siciliano più resiliente e competitivo, capace di valorizzare le produzioni locali e garantire un reddito stabile ai viticoltori, preservando la tradizione e la qualità del vino siciliano.
Pellegrino “Forza Italia e Governo regionale sempre a supporto del settore” – Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all’ARS, ha ribadito il sostegno di Forza Italia e del Governo regionale al settore agricolo siciliano, colpito duramente dai cambiamenti climatici e dalla siccità. Durante un’assemblea a Marsala, in cui è stato confermato che l’AGEA erogherà entro l’anno 25 milioni di euro ai viticoltori danneggiati dalla peronospora, Pellegrino ha sottolineato come il risultato sia frutto della collaborazione tra il Governo regionale e nazionale. Ha lodato l’impegno degli assessori Dagnino e Barbagallo, che hanno lavorato per misure di sostegno aggiuntive, come sgravi sui canoni irrigui e contributi compensativi. Pellegrino ha inoltre evidenziato l’importanza di affrontare sia l’emergenza attuale che le sfide a lungo termine attraverso una pianificazione strutturale, grazie al dialogo continuo tra il Presidente Schifani e il Governo nazionale.
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