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Legge di bilancio, emendamenti per le cure veterinarie – Anmvi Oggi #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


E’ ricco il pacchetto di emendamenti alla Legge di Bilancio per introdurre agevolazioni fiscali in ambito veterinario. Aumento delle detrazioni fiscali, riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie, in alcuni casi del tutto esenti da imposta. Proposto il cashback per chi paga in modalitĂ  elettronica. IVA ridotta anche su pet food e farmaci. Proposto un  Fondo per le prestazioni veterinarie convenzionate.

E’ l’Onorevole Maria Vittoria Brambilla a trainare gli emendamenti alla legge di bilancio per ridurre il carico fiscale sugli animali da compagnia.  Gli emendamenti, una ventina, ripropongono le agevolazioni fiscali di ogni manovra finanziaria, con il concorso dei deputati dell’Intergruppo parlamentare per la tutela degli animali. Nel fascicolo degli emendamenti compaiono anche altre iniziative come il cashback, cioè un rimborso a chi paga in modalitĂ  elettronica le spese veterinarie, e un Fondo nazionale per cure veterinarie convenzionate. Proposto un controllo dei prezzi sui medicinali veterinari generici e l’ingresso nei LEA delle TAA.

Detrazioni fiscali veterinarie – Per le spese veterinarie, si propongono detrazioni aumentate. Una proposta innalza il beneficio fiscale fino all’importo di 5.000 euro. Un’altra proposta punta a riconoscere la soglia di detraibilitĂ  delle spese veterinarie “per ogni animale legalmente detenuto” e non- come avviene attualmente – sul totale della spesa veterinaria, indipendentemente da quanti animali ne hanno beneficiato.

IVA ridotta o azzerata sulle prestazioni veterinarie- Si propone di modificare il Testo Unico dell’IVA per abbattere il carico dell’Imposta con varie soluzioni, sia nella gradazione dell’aliquota che nell’individuazione delle prestazioni veterinarie da agevolare.
Si propone, ad esempio,  di esentare dall’Imposta le prestazioni veterinarie per l’identificazione, le vaccinazioni e il controllo della riproduzione degli animali legalmente detenuti a scopo di compagnia; alle altre prestazioni veterinarie (da collocare in Tabella A, parte III) si applicherebbe invece  l’aliquota del 10 per cento, quando erogate per diagnosi, cura e riabilitazione per animali da compagnia legalmente detenuti non a scopo di lucro.
Con un’altra proposta emendativa (On D’Alfonso) l’aliquota al 10 verrebbe applicata a tutte le prestazioni veterinarie afferenti al codice Ateco 75, sopportando un onere per mancato gettito che viene quantificato in 40 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025.

Pet food e farmaci– Svariate le proposte emendative che propongono riduzioni dell’aliquota IVA- sotto varie formulazioni e fino al 5 per cento- per gli alimenti, i farmaci veterinari, i prodotti farmaceutici veterinari da banco – compresi gli antiparassitari-  e gli integratori alimentari per uso veterinario destinati animali da compagnia.

Cashback per le prestazioni veterinarie– Con il fine di incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici per spese veterinarie, un emendamento (On Di Lauro) prevede che le persone fisiche maggiorenni residenti nel territorio dello Stato-  che, fuori dall’esercizio di attivitĂ  d’impresa, arte o professione, effettuano abitualmente acquisti con strumenti di pagamento elettronici di servizi di tipo veterinario – abbiano hanno diritto ad un rimborso in denaro.
Le condizioni per il rimborso e i casi verrebbero individuati dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze. I rimborsi attribuiti non concorrerebbero a formare il reddito del percipiente per l’intero ammontare corrisposto nel periodo d’imposta e non sono assoggettati ad alcun prelievo erariale.
Al Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, si danno trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio per emare uno o più decreti che definiscano le spese veterinarie ammissibili al rimborso. La spesa è stimata in 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025.

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Sostegno all’acquisto dei cani di assistenza– Per aiutare le persone a basso reddito nell’acquisto, addestramento e cura veterinaria di un cane da assistenza munito del tesserino di riconoscimento, si propone (On Cherchi) di istituire al Ministero dell’economia e finanze, un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025. I criteri e le modalitĂ  di distribuzione delle risorse verrebbero stabilite con decreto del Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze. Gli oneri derivanti dall’agevolazione sono quantificati in 5,8 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025

Fondo per il sostegno alle spese per prestazioni veterinarie per animali d’affezione conviventi con soggetti a basso reddito– Si propone (On Brambilla) di istituire nel bilancio di previsione del Ministero della salute un fondo denominato « Fondo per le prestazioni veterinarie convenzionate per animali d’affezione ». La dotazione sarebbe di 10 milioni per l’anno 2025 e 8 milioni a decorrere dall’anno 2026. L’obiettivo è di coprire le spese veterinarie per l’identificazione e il controllo della riproduzione e per gli esami diagnostici -sostenute dai soggetti in possesso di un ISEE non superiore a 15.000 euro- per gli animali d’affezione conviventi.
Spetta a un decreto del Ministro della Salute definire le prestazioni veterinarie riconosciute in convenzione, attibuendo all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia funzioni di coordinamento e monitoraggio del servizio veterinario convenzionato su tutto il territorio nazionale.
Nell’ambito dei servizi per l’igiene urbana veterinaria e per la diagnosi delle zoonosi urbane, gli Istituti zooprofilattici sperimentali provvedono, con i propri mezzi e con le proprie strutture, a erogare le prestazioni riconosciute in convenzione  Le risorse sono destinate nella misura di 2 milioni di euro per l’anno 2025 alla dotazione di una struttura esterna attrezzata con sala operatoria in uso a ciascun Istituto zooprofilattico sperimentale.

Fondo di solidarietĂ  di cani e gatti– Proposta la creazione (On Di Lauro) nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, un fondo denominato « Fondo di solidarietĂ  a favore dell’accudimento di cani e gatti » legalmente detenuti e non a scopo di lucro da persone che versino in situazioni di fragilitĂ  sociale, con una dotazione pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027. Il Fondo è destinato alle spese veterinarie e all’acquisto di alimenti per i cani e gatti legalmente detenuti a scopo di compagnia. Gli oneri sono stimati in 10 milioni annui per per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027.

Commercializzazione dei medicinali veterinari generici- Si propone (On Dori) di modificare il decreto legislativo 7 dicembre 2023, n. 218 prevedendo che il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di un medicinale veterinario generico o equivalente sia “tenuto ad assicurare che il relativo prezzo di vendita al pubblico sia almeno del 20 per cento inferiore a quello del corrispondente medicinale veterinario di riferimento”. Se il medicinale veterinario di riferimento non è stato autorizzato in Italia, la riduzione di almeno il 20 per cento si applica al prezzo con cui il medicinale veterinario di riferimento è commercializzato nello Stato membro dell’Unione europea in cui ha ottenuto l’autorizzazione. Spetta al Garante per la sorveglianza dei prezzi verificare il rispetto della disposizione.

Inserimento nei LEA delle terapie assistite (TAA) con gli animali– Nell’ambito dell’aggiornamento dei livelli essenziali d’assistenza, si propone di inserire (On Brambilla) le terapie disciplinate dalle Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali  del 25 marzo 2015, a condizione che -per la tutela della salute del paziente e il benessere dell’animale impiegato- rispondano ad alcune caratteristiche. L’emendamento individa le seguenti: che le TAA siano effettuate presso Centri specializzati e strutture pubbliche o private che abbiano i requisiti stabiliti dalle « Linee guida nazionali; siano eseguite da un’équipe multidisciplinare; il responsabile della conduzione dell’animale sia un medico veterinario esperto in interventi assistiti con animali o un coadiutore con piĂą di tre anni di esperienza in terapie assistite con gli animali; in nessun caso le prestazioni possano comportare per gli animali impiegati fatiche o stress fisici o psichici.

Fondo di solidarietĂ  a favore dell’accudimento di animali d’affezione– Porta la firma dell’On Bonelli la proposta di istituire nello stato di previsione del Ministero di economia e finanza un fondo denominato Fondo di solidarietĂ  a favore dell’accudimento di animali d’affezione legalmente detenuti non a scopo di lucro da persone che versino in situazioni di fragilitĂ  sociale, con una dotazione pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Il Fondo è destinato alle spese veterinarie e all’acquisto di alimenti per gli animali d’affezione legalmente detenuti a scopo di compagnia. Il Fondo verrebbe finanziato con 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026.

Iter– Gli emendamenti alla Legge di Bilancio dovranno passare al setaccio dei gruppi parlamentari che individueranno quelli da portare alla votazione.



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