09.26 – venerdì 15 novembre 2024
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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L’11 luglio scorso, gli Agenti della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato erano intervenute in via Sassari a seguito di numerose chiamate pervenute alla Centrale Operativa della Questura per tramite del numero di emergenza “112 NUE”, le quali riferivano allarmate della presenza di uno straniero a petto nudo, in stato di evidente alterazione probabilmente dovuta ad alcool e stupefacenti, il quale stava minacciando i passanti e rovesciando in strada tutti i cassonetti della spazzatura, il tutto davanti ai cittadini attoniti che stavano affollando i numerosi esercizi commerciali che si affacciano nella via.
Gli Agenti, giunti sul posto in pochi minuti, sin da subito potevano riscontrare la presenza del soggetto, il quale, a torso nudo e con in mano alcuni “sanpietrini”, non appena resosi conto della presenza della Polizia, si dirigeva verso di loro urlando frasi incomprensibili e facendo roteare le braccia con il chiaro intento di volerli colpire con le pietre.
Il capo pattuglia, vista la reale minaccia che si stava prospettando sia per i Poliziotti che per le persone che si trovavano nei paraggi, estraeva il TASER in dotazione, attivando dapprima la fase 1 (puntamento al petto dell’individuo con il sistema laser) e, quindi, non avendo ottenuto lo sperato effetto deterrente, ponendo in azione la fase 2 (attivazione del meccanismo che genera scariche elettriche).
A quel punto l’uomo, resosi conto di quanto gli stava per accadere, desisteva dal suo intento ed accoglieva l’intimazione degli Agenti a posare le pietre che aveva in mano, e di arrendersi. Messo in condizione di non nuocere, a fatica il soggetto veniva fatto salire sull’auto di servizio. A questo punto l’individuo riprendeva il suo atteggiamento ostile, arrivando a minacciare pesantemente di morte i Poliziotti con frasi del tipo “… lasciatemi andare altrimenti vi brucio vivi e vi ammazzo con le mie mani, vi massacro, siete solo immondizia …..”
Anche durante il trasporto negli Uffici della Questura, l’individuo – in seguito individuato per tale M. B., 32enne cittadino marocchino in regola sul territorio nazionale e con precedenti penali e/o di Polizia per reati vari, quali lesioni personali, furto, minaccia, violazione di domicilio e rapina – continuava ad urlare frasi intimidatorie ed offensive, sbattendo volontariamente più volte la testa sul plexiglas separatore della Volante. Una volta giunto in Questura il malvivente seguitava nel suo comportamento aggressivo e minaccioso; una volta fatto accomodare nella stanza dei fermati, colpiva, con ripetuti e violenti calci, la porta in lamiera, piegando e danneggiando visibilmente il pannello in acciaio interno.
Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria M. B. veniva dichiarato in arresto per danneggiamento aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Nel pomeriggio di lunedì scorso, al termine dell’iter giudiziario, e valutate la gravità delle condotte tenute del soggetto nonché la sua persistente recidiva, il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori – che fin da subito gli aveva revocato il Permesso di Soggiorno – ha emesso nei confronti di costui un Decreto di Espulsione dal Territorio Nazionale.
Di seguito, M. B. è stato immediatamente trasferito all’Aeroporto di Milano Malpensa e, quindi, imbarcato su un volo diretto in Marocco, ove è giunto nella stessa serata con una scorta della Polizia di Stato, che lo ha consegnato alle Autorità di quel Paese.
“E’ fondamentale che i provvedimenti di Espulsione vengano resi effettivi con il concreto allontanamento dal contesto urbano di quanti, irregolarmente presenti in Italia, hanno ripetutamente dimostrato di non voler accettare le basilari regole di convivenza civile e di far del crimine il proprio stile di vita – ha evidenziato il Questore Sartori –. Questo genere di attività di Polizia di Sicurezza a contrasto della immigrazione clandestina è finalizzato ad evitare che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti stranieri pluripregiudicati, spesso privi del necessario titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e compromettono la sicurezza dei cittadini”.
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