La Commissione Bilancio respinge l’emendamento della Lega per introdurre la Rottamazione Quinquies. La proposta prevedeva il pagamento agevolato delle cartelle esattoriali emesse dal 2000 al 2023, senza interessi e sanzioni. Ecco perché è stata dichiarata inammissibile e cosa aspettarsi per il futuro.
Rottamazione Quinquies: la proposta e la bocciatura
La tanto discussa proposta della Lega di introdurre una nuova sanatoria, denominata Rottamazione Quinquies, è stata ufficialmente respinta dalla Commissione Bilancio. L’emendamento, a firma del deputato Alberto Gusmeroli, prevedeva la possibilità di pagare in 120 rate le cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2023, eliminando interessi e sanzioni.
Nonostante l’interesse dimostrato da molti contribuenti, l’emendamento è stato dichiarato inammissibile a causa di una carenza o inidoneità delle compensazioni necessarie per coprire il mancato gettito fiscale.
Cosa prevedeva la Rottamazione Quinquies?
La proposta puntava a offrire ai contribuenti la possibilità di:
- Pagare solo il capitale dovuto, escludendo interessi e sanzioni.
- Versare le somme in 120 rate mensili (pari a 10 anni).
- Coprire le spese per le procedure esecutive e di notifica delle cartelle.
L’obiettivo della Lega era di estendere i benefici fiscali delle precedenti rottamazioni a un periodo più ampio, ma senza gravare eccessivamente sui bilanci pubblici.
Perché è stata bocciata la rottamazione?
La Commissione ha motivato la bocciatura sottolineando che l’emendamento non garantiva una compensazione adeguata per il mancato gettito derivante dall’azzeramento di interessi e sanzioni. In altre parole, la proposta non presentava sufficienti misure finanziarie per bilanciare il costo della sanatoria.
Impatti sui contribuenti
La bocciatura della Rottamazione Quinquies rappresenta una mancata opportunità per molti contribuenti che speravano in un alleggerimento delle loro pendenze fiscali. Le cartelle esattoriali emesse negli ultimi 23 anni continueranno quindi a seguire le normali procedure di riscossione, con interessi e sanzioni applicati secondo la normativa vigente.
Cosa aspettarsi in futuro?
Nonostante il fallimento di questo emendamento, è probabile che il tema della rottamazione delle cartelle torni a essere discusso nei prossimi mesi. L’interesse politico e pubblico verso misure che facilitino la regolarizzazione dei debiti fiscali è ancora alto, soprattutto in un contesto economico difficile.
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