Ripartire dalle eccellenze del territorio, guardare al futuro valorizzando le competenze intergenerazionali e attraendo talenti e investitori, ma anche affiancando le aziende nella corsa alla competizione globale. La ricetta? “tenere insieme gli interessi dell’economia con gli interessi delle persone e delle comunità”. All’indomani dell’elezione plebiscitaria (99% dei consensi) al vertice degli industriali di Ancona, Diego Mingarelli, 46 anni, Ceo di Diasen, azienda con sede a Sassoferrato, leader nel settore della bioedilizia, guarda ai giovani e alla presenza femminile. Per cogliere “la grande opportunità di coniugare il lavoro alla qualità della vita”.
E pensa a una Confindustriache sia deve “il traino che fa respirare quel futuro alle tante aziende che oggi hanno bisogno di ripensare i loro modelli”.
Della sua visione ha parlato incontrando la stampa Mingarelli che affronta la nuova sfida con una squadra di otto vice presidenti e parla con orgoglio dei “tanti talenti, delle eccellenze nel territorio, imprese straordinarie spesso non conosciute ma che competono, che hanno trovato spazio in alcune nicchie” ma non nasconde che le sfide sono impegnative. La più impegnativa riguarda i giovani. Una sfida che fa i conti con “una fuga di laureati” che negli ultimi dieci anni che ha fatto perdere alle Marche “più di 4mila laureati, di questi 2mila sono andati oltre le Marche, 2mila”. Una emorragia che va fermata rendendo il territorio “più attraente”. E per farlo “vanno ripensate le nostre aziende, rendendo la nostra economia attraente”. Ma “senza giovani, che hanno una propensione al futuro e all’innovazione, c’è il rischio che anche le nostre aziende non siano così capaci di interpretare i cambiamenti del futuro”. Mingarelli pensa al futuro da costruire partendo da un tessuto imprenditoriale manufatturiero che sconta una crisi dalla quale si esce “sviluppando nuove collaborazioni”, preparando il terreno “così che le aziende in difficoltà possano ripensare il loro modo di fare impresa accettando il cambiamento cogliendo le opportunità che ci sono anche a livello mondiale”.
Cambiamenti che passando anche attraverso dotazioni infrastrutturali perché “se non connettiamo la nuova economia al mondo rischiamo di rimanerne tagliati fuori”. E su questo Confindustria aspetta “risposte veloci e concrete” e pensa a un modello infrastrutturale “che possa creare ma anche abbattere barriere, anche quelle culturali”. Perché quando si connette un territorio con il mondo “le collaborazioni nascono spontanee, si creano le condizioni affinché le aziende possano cogliere le grandi opportunità che il mondo può dare, che l’Europa può dare, ma anche che i territori italiani di prossimità ci possono dare”.
La base di partenza è fatta di “tanti talenti, imprese straordinarie spesso non conosciute ma che competono, che hanno trovato spazio in alcune nicchie di eccellenza”. E da una squadra di presidenza che “rappresenta il cambiamento in atto nel territorio, con aziende guidate da giovani, aziende che si contraddistinguono nei loro rispettivi campi”. Di qui la scelta di affidare ai vice presidenti “deleghe importanti, di peso” che possono portare “esperienze e diventare leader di visione, leader di progettualità trainanti”. Perché Confindustria Ancora “deve essere un po’ il traino che fa respirare quel futuro alle tante aziende che oggi hanno bisogno di ripensare i loro modelli”. Ci sono però anche le crisi industriali che pesano sul territorio.
La strada indicata dal nuovo leader degli industriali è quella di “tenere insieme gli interessi dell’economia con gli interessi delle persone e delle comunità” e per farlo “c’è tanto bisogno di nuove competenze” attraverso piani di formazione perché “riqualificando o affiancando possiamo “far sì che le persone siano protagoniste del cambiamento, protagoniste all’interno di questa nuova economia che abbiamo in mente”. Torna sui giovani e le donne Mingarelli parlando della necessità di attrarre i talenti anche dando “continuità d’impresa” abbassando l’età della governance.
A preoccupare sono i numeri. “Nei cda – sottolinea – gli under 40 sono solo il 18,4% (nella manifattura il 16,6%) e anche la presenza femminile scarseggia. Per rendere le imprese più propense al futuro, “il dato anagrafico va osservato con grandissima attenzione” perchè con un progressivo invecchiamento della popolazione e la fuga di giovani, “si rischia che le nostre aziende facciano più fatica” a cambiare e crescere. Nelle Marche abbiamo il record di 11 imprese ogni 1.000 abitanti, manifatturiere. Ogni comunità di 1.000 abitanti ha 11 fabbriche “un grande tesoro fatto di famiglie”, dove “quasi un occupato su quattro della provincia di Ancona è nel manifatturiero (a livello nazionale è uno su sei). Un tesoro che racchiude competenze di alto profilo e che può diventare ancora più attraente.
Mingarelli guarda anche al mondo dell’edilizia, delle costruzioni, della nuova meccanica, “tutte filiere che stanno totalmente ripensando il loro modo di essere e su questo mentre c’è un ripensamento, cambiano le tecnologie, cambiano i prodotti, cambiano i servizi che ci ruotano attorno e in questo cambiamento le aziende che sanno cogliere questi elementi di innovazione possono agganciarsi a nuovi trend globali. “Nostro compito è quello di far conoscere questi trend alle aziende perché gli imprenditori, il lavoro lo sanno fare” la missione della Confindustria targata Mingarelli “è aprire questo territorio alla visione globale”.
La squadra di Mingarelli
Ecco gli 11 vice presidenti di Confindustria Ancona, che affiancheranno il leader eletto Diego Mingarelli. Tre sono “di diritto”: il presidente dei Giovani Imprenditori (Giulia Fanesi), il presidente di Piccola Industria (Giorgio Moretti) e il Presidente di ANCE (Fabio Fiori). Gli altri sono stati scelti dal neopresidente.
Giulia Fanesi, della MyCicero è Presidente Giovani Imprenditori. Ha la delega su Europa, Reti d’impresa e filiere, Network associativo. General Manager di myCicero e Pluservice, un gruppo di oltre 300 persone, che da 35 anni sviluppa soluzioni software per la mobilità. Nata come impresa familiare, dal 2020 ha azionisti importanti come Mooney, Intesa San Paolo e Enel, quindi di fatto fanno parte del più grande Gruppo d’Italia). Da ottobre 2023 è Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Ancona
Roberta Fileni, della Fileni, con delega a Imprese familiari e imprenditoria femminile è Originaria di Jesi (AN). Entra a far parte dell’azienda di famiglia subito dopo aver terminato il suo percorso di studi. Per anni il ruolo di Direttore Marketing occupandosi dello sviluppo e del lancio di prodotti innovativi e curando le relazioni esterne dell’intero Gruppo. Oggi ricopre la carica di Vicepresidente e Amministratore Delegato. Numerosi gli incarichi esterni all’azienda di famiglia da Confindustria Ancona e Confindustria Marche. È membro attivo del Club dei Partner Strategici dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Dal 2011 riveste le funzioni di Censore della Banca D’Italia e dal 2015 è membro dell’Advisory Board Territoriale del Centro Nord di Unicredit.
Roberta Finaurini della Energy Building Group ha la delega sulla Transizione Energetica. Founder e CEO di Energy Building Group, un’azienda player da anni nella ricerca, progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti di energia generata da fonti rinnovabili. Dal 2021 è presidente della Sezione Energia di Confindustria Ancona. Ha organizzato attivita’ formative e approfondimenti nel campo delle energie rinnovabili. La Energy Building Group è EPC per grandi impianti di green energy per investitori privati, aziende e fondi di investimento. Si occupa anche di riqualificazioni e sistemi di efficientamento energetico per aziende, realizzando attraverso analisi energetiche puntuali, strategie per migliorare l’efficienza energetica e soluzioni ecosostenibili per ridurre i costi di energia e l’impatto ambientale, supportandole in ogni fase della loro transizione energetica.
Anna Laura Perini, della Sifa Technology ha la delega per Università, Attrazione Talenti, Ricerca&Sviluppo. Mamma e appassionata di didattica, lingue e cultura industriale ha una laurea Magistrale presso La Sapienza in Organizzazione e Marketing per l’impresa e due percorsi di formazione e crescita professionale all’estero: il primo in Francia e il secondo a Londra. Nel 2020 entra a far parte dei Giovani Imprenditori di Confindustria Ancona e poco dopo diventa Delegata Education del gruppo portando avanti progetti di collaborazione scuola, università e aziende. Da 5 anni è referente Marketing, Relazioni Istituzionali e Risorse Umane in SIFA Technology, azienda fondata da suo padre Fabrizio Perini e Simone Latini.L’azienda, nata nel 2001 a Sassoferrato, produce soluzioni e componenti per la filtrazione ad altissima efficienza, per il super-isolamento e per batterie AGM per la Green Energy.I suoi settori di riferimento sono il farmaceutico, l’ospedaliero, il biomedicale, l’elettronico, il nucleare, l’alimentare, l’energetico e altri. Con un fatturato di circa 16 milioni, SIFA Technology nel marzo 2024 ha acquisito l’azienda CMP di Pergola rafforzando la sua rete produttiva e ha acquistato un nuovo stabilimento a Fabriano per far fronte più efficientemente all’espansione del proprio business.
Armanda Moriconi, di Italtorniti ha la delega su Lavoro, welfare, semplificazione. La Italtorniti è una piccola azienda di subfornitura che opera nel settore della meccanica di precisione. Produce articoli in materiali ferrosi e non, su progetto dei clienti. Direttamente i prodotti sono rivolti al mercato italiano ed europeo ma indirettamente i torniti vengono utilizzati per realizzare prodotti commercializzati in tutto il mondo. Dietro l’azienda non c’è una storia di famiglia, ma lo spirito di iniziativa di alcuni dipendenti che di fronte a circostanze drammatiche e improvvise, decide, con il sostegno dei partners dell’azienda per cui lavoravano, di fare il grande salto e fare impresa. Puntando sulla qualità, l’azienda ha intrapreso percorsi che puntavano al miglioramento in tutti i campi e soprattutto alla soddisfazione del cliente e con un’attenzione particolare alla formazione continua dei collaboratori. Michele Casali, del Gruppo Editoriale ELI ha la delega su Capitale umano e rapporti con la scuola. 46 anni, laurea in economia ad Ancona e un Master all’Istao.
Michele Casali è Amministratore delegato del gruppo editoriale ELI che è composto da diverse case editrici. La ELI (nelle Marche fondata da don Pigini), Principato e Cetem, case storiche fondate a fine 1.800 con sede a Milano e di recente un’acquisizione all’estero. Come realtà industriale il gruppo è specializzato nell’editoria scolastica ed è leader nell’insegnamento della scuola primaria con oltre 1.5 milioni di bambini che ogni anno studiano sui suoi libri. Eì l’unico editore italiano che esporta testi di didattica all’estero. Giorgio Moretti, della Moretti Comunicazione ha la delega su Organizzazione e sviluppo associativo, scuola di sistema per imprenditori.
Giorgio Moretti, amministratore di Moretti Comunicazione, azienda che opera nel campo della promozione e comunicazione per enti pubblici e aziende private. Vive l’associazione da oltre 25 anni; è oggi Presidente del Comitato della Piccola Industria provinciale e vicepresidente regionale. Altre esperienze in Confindustria sono state la presidenza del comitato territoriale di Ancona dal 2014 al 2018; nei tre anni precedenti ne era stato il Vicepresidente.
Roberto Morichelli della Errebielle ha la delega su Export e Attrazione Investimenti. La Errebielle group, è una realtà del nostro territorio, che opera con 3 stabilimenti in provincia di Ancona e uno in Provincia di Pesaro, per un totale di 70mila mq, 350 dipendenti e con un fatturato di circa 40 milioni annui.Il gruppo, pur essendo partner di riferimento per l’industria dell’arredamento per il mercato nazionale che ad oggi copre il 60 % del fatturato, punta sui mercati internazionali attraverso continui investimenti, sia tecnologici che di prodotto. Tra gli obiettivi, quello di incrementare in maniera decisa, la presenza sui mercati internazionali. Il gruppo è presente in 7 nazioni: Stati Uniti, Messico, Brasile, Corea del Sud, Norvegia, Inghilterra e Irlanda.
Alessandro Nanni, della Soluzioni ha la delega su Cultura d’impresa, Sostenibilità e ESG. Alessandro Nanni è AD di Soluzioni srls, società di Ancona che fornisce servizi di consulenza e formazione nei settori della Sicurezza nei luoghi di lavoro, Consulenza ambientale., Sistemi di gestione aziendale ISO, Igiene degli alimenti e Privacy. Da febbraio Soluzioni è diventata Società Benefit. Ha fatto parte del direttivo di Piccola Industria e precedentemente del Direttivo dei Giovani Imprenditori
Michele Palmieri della Semar ha delega su Innovazione tecnologica, digitale e DIH Marche. 41 anni, entrato in azienda a 20 anni come responsabile informatico, grazie ad una borsa di studio universitaria, ha fatto un’esperienza lavorativa presso gli uffici di Valentino a New York dopo essersi laureato in economia a amministrazione delle imprese nel 2009, entra a tempo pieno in azienda come assistente alla direzione generale.Dal 2023 è amministratore unico di Semar Srl, azienda operante nel settore elettronico ed elettromeccanico. Con la creazione di Isemar nel 2017, il gruppo entra nel settore delle tecnologie IoT e Michele coordina i vari progetti innovativi.
Fabio Fiori, della Fiori Costruzioni è presidente Ance. Ha la delega su Smart Cities e urbanistica. Fiori Fabio nasce a Sassoferrato nel 1967. Figlio d’arte, dopo il conseguimento del diploma, decide nel 1991 di intraprendere l’attività imprenditoriale insieme al fratello e al padre, cavaliere del lavoro, fondando la Fiori Costruzioni snc. Per essa conduce l’attività di amministratore nonché di direttore tecnico. L’ azienda conta attualmente 100 dipendenti. E’ Presidente del collegio dei Costruttori di Ancona.
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