“In vista del Giubileo ho chiesto alla mia Diocesi di dare un segno tangibile di attenzione alle problematiche abitative affinché, accanto all’accoglienza rivolta a tutti i pellegrini che accorreranno, siano attivate forme di tutela nei confronti di coloro che non hanno una casa o che rischiano di perderla. In questa prospettiva, desidero che tutte le realtà diocesane proprietarie di immobili, offrano il loro contributo per arginare l’emergenza abitativa con segni di carità e di solidarietà per generare speranza nelle migliaia di persone che nella città di Roma versano in condizione di precarietà abitativa”. Lo ha scritto Papa Francesco in una lettera inviata a sacerdoti, religiosi e clero della sua diocesi in vista del Giubileo, con la richiesta in sostanza rivolta gli enti cattolici di non speculare come i B&B e contribuire invece a dar casa alle famiglie in difficoltà.
“Le istituzioni e le amministrazioni ai vari livelli, insieme alle associazioni e ai movimenti popolari, si stanno organizzando per rafforzare la risposta di accoglienza e di solidarietà verso questi fratelli e sorelle, operando in collaborazione tra istituzioni e società civile, e la Chiesa è chiamata a contribuire”, prosegue il Santo Padre. “Per questo motivo – spiega – chiedo a tutte le realtà ecclesiali di compiere un coraggioso gesto di amore per il prossimo offrendo gli spazi che hanno a disposizione, soprattutto chi possiede strutture ricettizie o appartamenti liberi”. “Le persone da accogliere – precisa Francesco – saranno seguite dalle istituzioni e dai servizi sociali, mentre le associazioni e i movimenti popolari forniranno i servizi alla persona, le attività di cura e i beni relazionali che contribuiscono in modo fondamentale a rendere l’accoglienza degna e a costruire fraternità”.
Il Papa riconosce che “la Chiesa di Roma, attraverso le parrocchie, le comunità religiose, le associazioni, i movimenti ecclesiali e le famiglie fa tanto per trasmettere l’amore di Dio, attraverso gesti concreti di carità (spesso nel silenzio), e generare speranza nella vita delle persone: a ognuno rinnovo il mio profondo ringraziamento”. Ma chiede un ulteriore impegno: “Chi di voi si renderà disponibile a rispondere a questo appello potrà fare riferimento al vicario generale della diocesi di Roma, il card. Baldassare Reina”, conclude il Papa. “Vi ringrazio per la vostra generosità e per tutto quello che già fate per trasmettere l’amore di Dio e generare speranza nella vita di tutti e, in particolare, di chi ne ha più bisogno”.
Fonte: Sir
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