>L’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato è intervenuto a Padova al meeting sullo sviluppo economico delle imprese culturali e creative in Veneto, organizzato dalla Rete Innovativa Regionale Venetian Innovation Cluster.
“Pieno sostegno dalla Regione alla ricerca e all’innovazione attraverso eccellenze come queste che aiutano gli enti e le imprese del Veneto a restare competitivi e a guardare al futuro con fiducia”.
Per il Presidente di R.I.R. Gian Angelo Bellati “è stato un incontro molto importante per la programmazione di nuove progettualità” mentre per il direttore Sergio Calò “i risultati economici raggiunti oggi garantiscono una visione futura positiva per un comparto in crescita che in Italia produce il 7% del PIL”.
Sono 18 i milioni di euro che la Regione, nell’ambito del progetto PR Veneto FESR 2021-2017), dispone come nuove opportunità di finanziamento per le PMI a sostegno della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione, anche attraverso 22 reti innovative. Un dato emerso durante il meeting voluto da una di queste, la Rete Innovativa Regionale Venetian Innovation Cluster, protagonista nell’ambito della filiera produttiva delle imprese culturali e creative e dei beni culturali ed ambientali. Organizzato nell’ambito della mostra ArtePadova in fiera, ha visto la presenza della Regione Veneto con gli interventi dell’assessore allo Sviluppo economico Roberto Marcato e del funzionario Tommaso Dalla Palma.
L’intervento di Marcato
Nel suo intervento, l’assessore Marcato ha evidenziato “il grande lavoro svolto in particolare da R.I.R. e il totale appoggio della Regione a realtà fondamentali come le reti innovative che permettono alle PMI regionali di essere competitive in Italia e nel mondo a livello di sviluppo e ricerca. Il modello veneto è assolutamente vincente perché flessibile e capace di rispondere al cambiare delle richieste. Credo fortemente alle Reti innovative perché riescono a mettere in contatto il mondo della ricerca ed il mondo delle imprese permettendo alla nostra realtà produttiva di guardare al futuro con fiducia. Come regione abbiamo messo a disposizione 54 milioni di euro di risorse regionali dal 2016, ma con la nuova programmazione ho voluto raddoppiare le risorse portandole a 90 milioni di euro destinati a progetti di ricerca”.
La Rete Innovativa Regionale Venetian Innovation Cluster si occupa in particolare di bandi e finanziamenti per lo sviluppo economico delle imprese culturali e creative del territorio con 800 imprese aderenti, 24 enti pubblici (tra cui tutte le università del Veneto), 2000 partners nel mondo e 145 progetti portati a termine per un budget complessivo di oltre 130 milioni di euro fatti arrivare in Veneto attraverso bandi europei.
Le dichiarazioni di Bellati e Calò
“Un incontro molto importante, dichiara il Presidente di Venetian Innovation Cluster Gian Angelo Bellati, perché mette insieme attori fondamentali per i progetti di ricerca sviluppo ed innovazione quali l’università, la regione ma anche partner esteri che sono venuti per incontrarsi e programmare insieme nuove progettualità”.
Per il direttore di Venetian Innovation Cluster Sergio Calò “è fondamentale avere una prospettiva ampia in grado di creare progetti a medio termine che possano da un lato portare risultati economici tangibili oggi e dall’altro garantire una visione futura positiva per un comparto, quello dell’arte e della cultura che in Italia rappresenta il 7% del PIL, che diventa il 15% se sommato a quello del turismo”.
Venetian Innovation Cluster: un ponte verso la collaborazione internazionale
Oltre alla presentazione delle attività di Venetian Innovation Cluster, il meeting ha messo in contatto, attraverso una sessione di networking, le aziende appartenenti alla R.I.R. e partner nazionali ed internazionali con l’obiettivo di favorire la creazione di sinergie e nuove collaborazioni per lo sviluppo di progetti innovativi. Erano presenti molti ospiti in rappresentanza di: Regione Veneto, Università di Verona, Università IUAV, Università di Padova, Gruppo Matches srl, Basilicata Creativa, Confrestauro, Virtualgeo, Gruppo Pleiadi, Almaviva, Università di Rijeka (Croatia HR), Regione Emilia Romagna, Jurra (Croatia HR), Dunea (Croatia HR), Lika (Croatia HR), Ani international (Francia) e molti altri partner nazionali e internazionali (Slovenia, Spagna, Albania).
Infine sono stati presentati tre nuovi progetti denominati GUSTI, BLUE RECHARGE e DIGI-LEARN, dedicati rispettivamente alla valorizzazione del turismo rurale in regioni italiane e croate, allo sfruttamento sostenibile dell’acqua e delle risorse idriche, all’accessibilità e alla digitalizzazione per le persone che ancora non usano il computer. Il finanziamento complessivo disponibile è di quasi 5 milioni di euro, così suddiviso: (GUSTI 2.624.529,00 € – BLUE RECHARGE 1.989.789,43 € – DIGI-LEARN (250.000 €).
Progetto GUSTI – Veneto
Denominato “Itinerario turistico transfrontaliero delle regioni rurali della Croazia e dell’Italia” rientra nel capitolo cultura, impresa, cibo, gastronomia e turismo (programma INTERREG Italia-Croazia) ed è partito in aprile e si concluderà nel settembre del 2026.
Ha come obiettivo l’analisi completa del patrimonio culturale immateriale e delle strategie di turismo sostenibile per comprendere l’attuale gestione delle destinazioni, la stagionalità del turismo e l’impatto ambientale nell’area del Programma.
Sviluppare e testare soluzioni per la qualificazione degli stakeholder, la promozione dei prodotti locali, l’accorciamento delle filiere e il potenziamento del turismo gastro-culturale sostenibile attraverso azioni pilota su piccola scala adattate alle esigenze regionali, costruendo infine una rete transfrontaliera per il turismo sostenibile.
Avviare attività di promozione del turismo gastronomico sostenibile nelle regioni adriatiche, coinvolgendo le parti interessate e sensibilizzandole sull’importanza della cooperazione transfrontaliera.
GUSTI: il gastroturismo incontra la sostenibilità
Il progetto GUSTI si concentra sulla promozione del gastroturismo sostenibile per migliorare la sostenibilità del turismo attraverso la riduzione degli sprechi alimentari, il miglioramento delle pratiche agricole e la promozione di alimenti locali e biologici. L’iniziativa pone l’accento sulle esperienze culinarie come strumento per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, favorire la crescita economica e promuovere l’inclusione sociale.
Il progetto mira a diversificare i flussi turistici, ad aumentare la sostenibilità ambientale e a migliorare la competitività del settore del turismo gastronomico. Attraverso azioni pilota, workshop educativi e strumenti digitali, GUSTI rafforzerà la collaborazione transfrontaliera per sviluppare pratiche di gestione sostenibile delle destinazioni e promuovere lo scambio culturale. Questo approccio sostiene i principi dell’economia circolare e della strategia Farm to Fork del Green Deal dell’UE, garantendo benefici equi e promuovendo lo sviluppo economico nelle regioni partner.
Il Lead partner è Lika-Senj County. Mentre i partners di progetto sono: Agenzia di sviluppo regionale Dubrovnik Neretva County – Dunea (Croazia). Regione Emilia-Romagna, Teatro pubblico pugliese – consorzio regionale per le arti e la cultura, Istituzione pubblica agenzia di sviluppo regionale Karlovac County – Jurra. Oltre all’Agenzia di sviluppo provinciale Zara – Zadra Nova, Venetian Cluster, Spin Life S.r.l.
Partner associati: Ministero dello sviluppo regionale e dei fondi UE (Croazia), Karlovac County Regional Tourist Board (Croazia)
Per maggiori informazioni visita il sito di progetto: https://www.italy-croatia.eu/web/gusti
Veneto: progetto BLUE RECHARGE
Iniziato nel febbraio di quest’anno si concluderà nel luglio del 2026 e rientra nel capitolo della sostenibilità, è stato denominato “BLUE RECHARGE – Blue credits for water aquifers recharge and sustainability” ed il programma di finanziamento è Interreg Italia-Croazia – Standard project.
Il progetto mira a invertire l’attuale tendenza di sfruttamento delle risorse idriche sotterranee aumentando il tasso di ricarica degli acquiferi per rendere il loro utilizzo più sostenibile. La strategia del progetto si concentra sulla cooperazione tra autorità pubbliche. Ma anche i centri di ricerca e aziende private, e sulla creazione di un sistema di incentivi (blue credits). Un sistema che garantirà la sostenibilità economica del progetto nel lungo termine. Verrà realizzata una campagna di sensibilizzazione per dimostrare la fattibilità e la natura sostenibile delle soluzioni tecniche.Queste verranno applicate in diversi tipi di suolo in Italia e Croazia.
Gli biettivi Principali sono quelli di coinvolgere funzionari, aziende pubbliche dell’acqua, ONG e il pubblico per sottolineare le migliori pratiche e promuovere il sistema di blue credits. Inoltre si intende mostrare esempi locali di gestione dell’acqua in Croazia e Italia agli stakeholder rilevanti.
Partner di progetto capofila è la Città di Vodnjan-Dignano (HR), Venetian Cluster (IT)
ART-ER Joint Stock Consortium Company (IT), EXO (IT), Consorzio di Bonifica e Irrigazione Emiliano Romagnolo (IT), Università di Rijeka, facoltà di Economia e Commercio (HR), Università di Rijeka (HR), IWS-Sistema di Protezione delle Acque Istriano (HR)
Maggiori informazioni sul sito di progetto: https://www.italy-croatia.eu/web/bluerecharge
Progetto DIGI-LEARN
Iniziato nel dicembre del 2023 si concluderà a marzo del 2026 e riguarda l’accessibilità, la digitalizzazione e l’educazione. Oltre all’apprendimento negli ambiti digitali e fa parte del programma Erasmus +. KA220-ADU – Partenariati per la cooperazione.
Il progetto ha l’obiettivo di identificare le migliori pratiche per “imparare a imparare” in un ambiente digitale. Creare programmi di formazione digitale per studenti senior o con scarse competenze digitali e pubblicare un rapporto. Creare un programma di formazione incentrato sull’apprendimento in ambiente digitale che sarà completato da attività frontali e workshop con insegnanti e formatori. Il progetto getterà le basi per la creazione di materiali di formazione richiesti da insegnanti ed educatori. Persone che lavorano con studenti adulti, ma getterà anche le basi per consentire ai partecipanti di andare oltre l’ambito del progetto.
Il progetto si delinea attraverso tre attività: Identificare le migliori pratiche di apprendimento digitale. Poi, sviluppare la formazione digitale per gli anziani e per coloro che hanno scarse competenze digitali. E creare un quadro di riferimento per gli educatori che lavorano con adulti emarginati.
Il lead partner è ANI International mentre quelli di progetto sono Venetian Cluster, Together for Life, FEMXA
Per maggiori informazioni consultare il sito di progetto: https://digilearnproject.eu/it/inizio/
Fonte: Ufficio Stampa Venetian Cluster
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