SAN DONÀ DI PIAVE (VENEZIA) – «Illuminazione pubblica: si consuma meno energia ma le linee elettriche non reggono, bisogna rifarle». Ad annunciarlo è l’assessore ai lavori pubblici Luigi Trevisiol, in merito alla carenza di illuminazione riscontrata negli ultimi mesi in alcune strade di centro e periferia.
Si tratta delle vie Falesè, Ereditari, Vittorio Veneto e Centenario nel quartiere Mussetta, e via Como nella zona commerciale. Il Comune, infatti, ha sostituito l’illuminazione in totale di 8.571 lampioni, con nuove lampade a led anche se alcune strade restano al buio, con i residenti che hanno protestato in municipio.
Sostituzione in corso
«Abbiamo ricevuto cinque segnalazioni urgenti, partiamo da quelle – spiega Trevisiol -. Nel giro di un mese dobbiamo sostituire tutti gli impianti di queste strade. Abbiamo già provato a riparare i guasti: le linee reggono per uno o due giorni, ma poi tornano a spegnersi. Dopo un confronto approfondito per capire quali sono le cause, è emerso che consumiamo meno energia con le luci a led ma gli impianti sono vecchi, per cui le linee saltano e restano al buio».
La spesa
In totale la spesa prevista per la sistemazione è di circa 100mila euro, suddivisi in 20mila per via Falesè e altrettanti per via Vittorio Veneto, 22mila per via Centenario e la stessa somma per via Ereditari, e 14.500 per via Como. «Tiene, invece, l’illuminazione di via Del Perer», ha precisato Trevisiol, su richiesta del consigliere di minoranza Gino Cuzzolin (Città delle Persone). A chiedere spiegazioni anche la consigliera di opposizione Lorena Marin (Pd) ex assessora ai lavori pubblici, che si era occupata, appunto, della sostituzione dell’illuminazione nel territorio comunale. «Non si tratta dei quadri elettrici – ha precisato Trevisiol – ma di tutte le linee che sono state realizzate venti, trenta o quarant’anni fa, forse anche prima. Per cui bisogna rifarle. È chiaro che, attualmente, non disponiamo delle risorse per tutte le linee, ma partiamo da quelle cinque più urgenti, anche per motivi di sicurezza».
Il progetto europeo
La sostituzione delle vecchie lampade con i led era iniziata nel marzo del 2023, con l’obiettivo di migliorare l’illuminazione pubblica, ottenere un risparmio nella bolletta dell’energia elettrica del Comune, ed emettere nell’atmosfera 800 tonnellate di anidride carbonica in meno ogni anno.
Per San Donà ha comportato passare da 915 tonnellate di Co2 a poco più di 115. Il progetto per questa transizione era denominato “Elena” ossia European Local Energy Assistance, e aveva ricevuto l’approvazione dalla Banca europea per gli investimenti che sostiene le amministrazioni locali in percorsi di riqualificazione energetica che assicurano importanti risparmi, con risorse a fondo perduto. Un investimento di quasi 4milioni di euro, di cui 3,7 per i soli lavori, ma senza oneri per il Comune, poiché l’intervento rientra nel progetto europeo. La società che si è aggiudicata l’appalto è denominata “Città metropolitana di Venezia Ii Smart City” con sede a Roma. Per inciso: non si tratta della Città metropolitana di Venezia che si è occupata del piano, ma di una srl romana, che ha installato gli impianti di illuminazione stradale e dispositivi elettrici di segnalazione.
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