Sono sempre di più le famiglie che decidono di optare per l’installazione di un impianto fotovoltaico sulla propria casa, e a buon ragione. Si tratta di una soluzione sempre più popolare per una serie di motivi, tra cui spicca la possibilità di ridurre gli importi della bolletta, aumentare la propria indipendenza energetica, incrementare il valore dell’abitazione e diminuire il proprio impatto sul pianeta optando per un’opzione ecologica.
Chi possiede una casa in campagna può installare un impianto fotovoltaico più facilmente, poiché, generalmente, ha uno spazio a disposizione altrimenti difficile da avere. Basti pensare, ad esempio, a chi vive in un condominio. Prima di procedere con l’installazione, tuttavia, è bene fermarsi a riflettere e a valutare diversi fattori, che potrebbero rendere l’investimento proficuo o potrebbero determinare una perdita di denaro e di tempo.
Scopriamo quali sono i principali aspetti da tenere in considerazione quando si desidera installare un impianto fotovoltaico in una casa in campagna.
Installare pannelli fotovoltaici, lo spazio a disposizione
Prima di procedere con l’installazione dell’impianto fotovoltaico devono essere fatte alcune considerazioni necessarie per prendere la decisione giusta. La consulenza di un professionista, in questa fase, è essenziale per evitare di cadere in errore e per comprendere bene le proprie necessità. Innanzitutto, si deve valutare il proprio fabbisogno energetico e determinare la dimensione e la potenza dell’impianto fotovoltaico che è in grado di soddisfarlo.
Generalmente, in una casa di campagna sono presenti grandi spazi e aree da poter sfruttare. L’impianto si può installare sul tetto. È questo elemento, oltre al budget, a determinare quanti pannelli fotovoltaici è possibile inserire nell’ambiente.
Se si opta per una collocazione sul tetto non si deve valutare solo la sua grandezza, ma anche le sue condizioni, che devono essere idonee a poter sostenere i pannelli.
L’alternativa è una posa a terra, su apposite strutture realizzate in acciaio o in alluminio che vengono collocate direttamente sul suolo. In questo caso si deve fare maggiore attenzione alle legislazioni locali e nazionali. Nel 2024, ad esempio, è stato approvato un decreto che vieta l’installazione di pannelli fotovoltaici su terreni agricoli salvo alcune eccezioni.
Valutare l’orientamento dei pannelli solari e la possibile presenza di ostacoli
Altro aspetto a cui si deve prestare particolare attenzione, prima di procedere con l’installazione, è l’eventuale presenza di ostacoli che potrebbero rendere i pannelli solari poco performanti. Questa soluzione sfrutta l’energia del sole per produrre elettricità. Per poter funzionare bene, quindi, i pannelli devono essere esposti al sole per il maggior tempo possibile.
Alcuni elementi presenti nell’ambiente potrebbero creare delle ombre che riducono l’efficienza del pannello. È il caso di alberi, piante, antenne, comignoli e tanto altro ancora. In alcuni casi si può procedere ad una rimozione dell’ostacolo, ma se questa strada non è percorribile occorre valutare un luogo alternativo per posizionare i pannelli, optando magari per un impianto fotovoltaico a isola.
È altresì importante scegliere il corretto orientamento, in modo da massimizzare l’efficienza dei pannelli fotovoltaici. Come è facile immaginare, è consigliabile orientarli a sud, per permettere loro di catturare la maggior quantità possibile di luce durante l’arco delle giornate.
L’inclinazione dei pannelli deve essere tra i 20 e i 30 gradi, così da poter catturare al massimo i raggi solari. Questi fattori sono essenziali per la buona riuscita dell’investimento.
Valutare le normative per l’installazione dei pannelli solari
Quando si decide di installare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione o nella propria proprietà è importante conoscere le normative da seguire, eventuali vincoli e restrizioni presenti, le autorizzazioni da ottenere e, se presenti, contributi da versare.
La principali normative a cui far riferimento sono il Glossario unico per interventi di edilizia libera, che contiene la lista delle opere che non richiedono titolo abilitativo, il D.L 17/2022 e il D.Lgs. 42/2004. Possono, poi, essere presenti delle norme emanate dal Comune di appartenenza. In alcuni casi, si può far ricorso ad incentivi fiscali e contributi come il Bonus Fotovoltaico.
Infine, occorre considerare le spese da sostenere nel lungo termine. I pannelli solari necessitano di una manutenzione continua. Queste, generalmente, sono sempre nettamente inferiore al risparmio che si ottiene con la loro installazione.
Per evitare di incorrere in un abuso edilizio o di perdere importanti opportunità per risparmiare nell’installazione e per selezionare la soluzione migliore in base alle proprie esigenze è consigliabile rivolgersi sempre a professionisti del settore, in grado di individuare immediatamente opportunità ed ostacoli.
Domande frequenti:
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Quali sono i criteri per la buona progettazione di un impianto fotovoltaico?
Quando si progetta un impianto fotovoltaico si deve tener conto del fabbisogno energetico dell’abitazione e di chi vi vive, della presenza o assenza di ostacoli che ridurrebbero le performance dell’impianto e delle norme vigenti.
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Quanti kW di fotovoltaico si possono installare senza permessi?
Installare un impianto fotovoltaico non necessita di permessi, occorre compilare solo il Modello Unico Semplificato almeno fino alla potenza massima di 200 kW.
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Cosa succede se non si dichiara un impianto fotovoltaico?
Non dichiarare un impianto fotovoltaico può avere diverse conseguenza, tra queste spicca l’impossibilità di accedere alle agevolazioni fiscali che rientrano nei bonus fotovoltaico.
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