Al giorno d’oggi tutti gli esperti di cinema sono d’accordo nell’affermare che la settima arte non riesce più a “sfornare” delle commedie romantiche che siano degne di nota. Film come Quattro matrimoni e un funerale o Pretty woman sono stati capaci di gettare un vero e proprio standard, che ha alzato le aspettative degli appassionati cinefili, che al giorno d’oggi non riescono a trovare un titolo che li faccia sognare come accadeva coi film di Hugh Grant o Julia Roberts. Proprio Quattro matrimoni e un funerale – capolavoro scritto da Richard Curtis e diretto d Mike Newell – torna questa sera in tv. L’appuntamento è alle 21.30 su Nove, subito dopo il programma fallimentare di Amadeus.
Quattro matrimoni e un funerale, ecco la trama
Uscito al cinema ben trent’anni fa, Quattro matrimoni e un funerale racconta la storia di Charles (Hugh Grant), un uomo a cui piace frequentare e sedurre donne, che è in qualche modo orgoglioso della sua natura di donnaiolo e che sembra rifuggire l’impegno come se fosse una malattia infettiva. Tuttavia Charles è costretto a rivedere le sue convinzioni quando al matrimonio di due amici fa la conoscenza di Carrie (Andie MacDowell), una donna bella e carismatica, con la quale passa una notte fantastica. Sulla carta, Carrie potrebbe essere solo l’ennesima conquista da segnare sulla tacca della cintura, ma ben presto Charles si rende conto che i suoi sentimenti sono diversi. I due, però, sono costretti a separarsi e quando si incontrano a un altro matrimonio, Charles si rende tristemente conto che Carrie è fidanzata con un altro. Inizierà così un’altalena di speranze e delusioni, di incontri e separazioni, di matrimoni e, appunto, funerali. Riusciranno Charles e Carrie ad avere il loro lieto fine o l’attrazione che provano a destinato a spegnersi come il proverbiale fuoco di paglia?
Perché Hugh Grant è stato pagato così poco?
Il mondo di Hollywood vive attraversando periodi di crisi e polemiche. L’ambiente cinematografico, che in un mondo utopistico dovrebbe ricalcare e specchiare la cultura e la società contemporanea, è destinato a cambiare man mano che cambia il mondo esterno, portando a galla cose che un tempo potevano essere ritenute di prassi e che oggi invece sono bandite. Sotto l’oro del mondo hollywoodiano, infatti, si nasconde spesso ciò che c’è di più marcio e abietto e quando tutto questo emerge, non si può fare altro che combattere per sistemare le cose e migliorare il sistema. Ne è un esempio lo stacco salariale che ancora esiste tra attori e attrici, con quest’ultime che spesso vengono pagate molto meno dei loro colleghi solo perché sono donne. Molte attrici, da Charlize Theron a Natalie Portman, per fare qualche nome, si sono battute e si stanno ancora battendo per far sì che questo divario si assottigli sempre di più. Si tratta però di un problema ancora molto diffuso e che avrebbe bisogno di una vera e propria regolamentazione. Ma c’è da dire che non sempre è così e che ci sono delle situazioni in cui si sono presentate delle vere e proprie eccezioni.
È proprio il caso di Quattro matrimoni e un funerale, in cui Andie MacDowell è riuscita a cavarsela con uno stipendio nettamente superiore a quello di Hugh Grant. Prima di svelare le cifre, però, bisogna fare un passo indietro. Gli attori di cinema, a Hollywood, hanno diversi modi per essere pagati. Sebbene, come spiega Backstage, il sindacato degli attori pone delle basi minime per permettere a tutti di lavorare in modo dignitoso, le cose cambiano quando si ha a che fare con grandi star. Prima di tutto, perché sono proprio gli attori a essere quelli più pagati nella produzione di un film? La risposta è molto semplice: sono gli attori coloro che richiamano le persone al cinema. Più un attore è famoso, più un attore è amato, più è probabile che un film che lo vede protagonista riuscirà ad avere ottimi incassi. Non è un caso, dunque, che tra gli attori più pagati ci siano Julia Roberts o Tom Cruise, che sono diventati quasi i volti stessi del cinema.
Per attori di questo calibro, i salari possono raggiungere cifre da capogiro. Si tratta però di cifre che ogni produzione mette in conto quanto viene stilato il budget per la realizzazione della pellicola, proprio perché la presenza di un determinato attore spesso può fare la differenza tra il successo e il flop. Ma il salario non è l’unico modo per essere pagato. Esistono, infatti, anche quelli che vengono chiamati percentage points, che non sono altro che introiti derivanti da una percentuale sugli incassi. Come scrive ScreenRant, oggi gli attori spesso chiedono sia un salario sia i percentage points, che nel caso dei blockbuster portano il guadagno attoriale a livelli inauditi. In passato, invece, era più facile che un attore scegliesse tra il salario e le percentuali sugli incassi. Ed è proprio quello che è successo con Quattro matrimoni e un funerale. Secondo i dati riportati dal sito dell’Internet Movie Data Base, Andie MacDowell rifiutò di essere pagata per apparire nel film, ma chiese invece i percentage points.
Questo fece sì che l’attrice arrivò a una guadagno definitivo di ben due milioni di dollari. Hugh Grant, invece, all’inizio della contrattazione si era “accontentato” del suo salario e alla fine della lavorazione si trovò con “appena” 100.000 dollari, cifra che impallidiva rispetto a quella della collega.
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