Fino a qualche giorno fa sembrava scontato che gli incentivi auto ci sarebbero stati anche nel 2025, ma adesso non piĆ¹. La norma infilata quasi di nascosto nella bozza della Legge di Bilancio, che dirotta altrove (in particolare a spese per la Difesa) 4,6 dei 5,75 miliardi del Fondo Automotive, lasciando al comparto solamente le briciole, rischia di mettere una pietra tombale sugli incentivi auto 2025, e per gli anni a seguire, considerato che le poche risorse rimaste andranno alle imprese dellāindotto, come ha anticipato il ministro Urso. Ma sarĆ davvero cosƬ? Gli incentivi 2024, in larga parte ancora disponibili, saranno veramente gli ultimi? O cāĆØ ancora margine per confermare lāEcobonus? Proviamo a rispondere a tutte queste domande.
GLI INCENTIVI AUTO DEL FONDO AUTOMOTIVE 2022 ā 2030
Due anni e mezzo fa, con il decreto-legge n. 17/2022, lāallora Governo Draghi ha istituito il Fondo Automotive mettendo a disposizione 8,7 miliardi di euro fino al 2030 per supportare la riconversione ecologica dellāindustria automobilistica, in vista dello stop alla vendita delle auto termiche previsto nel 2035. Gran parte dello stanziamento ĆØ finora servito, e sarebbe servito ancora, per finanziare gli incentivi auto. La restante parte ĆØ stata invece riservata alle imprese perĀ riconvertire gli impianti.
A onor del vero nei primi due anni di attuazione, 2022 e 2023, gli incentivi non hanno avuto il successo che si attendeva, rimanendo per buona parte inutilizzati. Al punto che questāanno il Governo (nel frattempo Giorgia Meloni ĆØ subentrata a Draghi) ha deciso di rimodulare lo schema dei contributi, decurtando i fondi per le vetture piĆ¹ ecologiche a vantaggio delle auto ICE di ultima generazione (Euro 6). Ma le cose non sono migliorate granchĆ©. In pratica, a quasi tre anni dallāistituzione dellāEcobonus, il mercato dellāauto ĆØ sempre piĆ¹ sofferente e la diffusione delle auto elettriche stenta a decollare. Incentivi o non incentivi.
INCENTIVI AUTO 2025 A RISCHIO? IL GOVERNO AZZERA LE RISORSE
Era quindi giusto ripensare la ripartizione delle risorse, come del resto aveva annunciato appena lo scorso agosto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che aveva parlato di un piano ātriennaleā pensato soprattutto per le famiglie, al fine di consentirgli una migliore programmazione nellāacquisto dellāauto. Ma nessuno si aspettava che venissero di fatto cancellate. Senza contare che nei frequenti colloqui tra il Governo e Stellantis, il maggiore produttore dāauto che cāĆØ in Italia, era sempre emersa la necessitĆ di prevedere incentivi per lāacquisto di auto elettriche, supportando indirettamente la produzione delle stesse negli stabilimenti italiani. La notizia della decurtazione quasi completa del Fondo Automotive, lasciando soltanto 200 milioni lāanno fino al 2030, insufficienti per qualsivoglia iniziativa di un certo peso, ha avuto pertanto lāeffetto del classico fulmine a ciel sereno.
INCENTIVI AUTO 2025: COSA DOBBIAMO ASPETTARCI DOPO IL TAGLIO DEL FONDO AUTOMOTIVE
E adesso che succede? Dobbiamo dire definitivamente addio agli incentivi auto 2025? Tutto lascia pensare che andrĆ davvero cosƬ, soprattutto considerando il silenzio del Governo delle ultime 48 ore, come se non ci fosse nulla da commentare. Ć intervenuto solamente Urso con una stringatissima nota stampa, lasciando intendere che le poche risorse rimaste verranno destinate allāindotto: āSiamo impegnati a garantire che la filiera dellāautomotive abbia gli strumenti necessari per affrontare la sfida della transizione. Tutte le risorse andranno sul fronte degli investimenti produttivi con particolare attenzione alla componentistica che ĆØ la vera forza del Made in Italyā. Sugli incentivi auto nemmeno una parola, eppure si tratta della stessa persona che appena due mesi e mezzo fa annunciava addirittura un āpiano triennaleā per le famiglie che volevano cambiare macchina.
LA RISPOSTA IL 14 NOVEMBRE AL TAVOLO AUTOMOTIVE CON STELLANTIS E I SINDACATI?
Ovviamente la partita ĆØ ancora aperta perchĆ© cāĆØ ancora tempo per modificare la Legge di Bilancio 2025, se ci sarĆ la volontĆ di farlo, introducendo magari nuove risorse per il comparto (e quindi per gli incentivi). Forse ne sapremo di piĆ¹ il prossimo 14 novembre, quando al ministero delle Imprese si terrĆ lāennesimo Tavolo Automotive con i rappresentanti di Stellantis, a cui sono stati invitati a partecipare anche i rappresentanti delle Regioni sede di stabilimenti produttivi, delle organizzazioni sindacali e dellāAnfia (Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive). Guarda caso proprio i soggetti piĆ¹ critici nei confronti del taglio del Fondo Automotive.
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