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Il gruppo Stellantis è al centro di un periodo non facile, dovuta alla crisi del comparto auto – segnato da sempre minori ordini – e alle incertezze relative alla mobilità elettrica. Con diversi stabilimenti italiani che fanno un grande ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori, è necessario provare a risollevare le sorti. Sarebbe questo l’obiettivo dell’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares che avrebbe intenzione di proporre una profonda riorganizzazione in risposta al suo profit warning (annuncio di una riduzione degli utili fatto da un società quotata). Il piano potrebbe essere presentato al consiglio di amministrazione di Stellantis che si riunirà negli Stati Uniti d’America nei prossimi giorni.
La riorganizzazione di Stellantis
Così come riferito da Bloomberg, la proposta di riorganizzazione di Stellantis disegnata dall’amministratore delegato Carlos Tavares prevedrebbe un ampio ricorso ai tagli che colpirebbero più livelli del gruppo. Tutti i dipartimenti, infatti, sarebbero interessati, compresi quello dei manager dei diversi marchi che fanno parte del gruppo italo-francese.
Siamo, come evidente, ancora nel campo delle ipotesi e delle indiscrezioni, visto che non è ancora possibile sapere se il cda di Stellantis accoglierà di buon grado il progetto di Tavares che, tra l’altro, è alla fine del suo percorso di ad e potrebbe essere presto sostituito.
I sindacati chiedono a Tavares di slittare l’incontro
In attesa di conoscere gli sviluppi del possibile processo di riorganizzazione di Stellantis, il mondo del lavoro si muove e cerca di sbrogliare con il gruppo italo-francese alcune difficili matasse che si sono create soprattutto nel corso degli ultimi mesi.
I sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, più nello specifico, in una lettera hanno chiesto che l’incontro con il Ceo Carlos Tavares in programma l’11 ottobre venga slittato alla settimana successiva, cioè dopo lo sciopero indetto del 18 ottobre.
“In questi mesi – si legge nella lettera comune delle sigle sindacali dei metalmeccanici – abbiamo chiesto ripetutamente un confronto con tutti gli interlocutori istituzionali e di impresa al massimo livello, fino a coinvolgere direttamente l’amministratore delegato e la Presidente del Consiglio. Tanto che siamo impegnati in un’importante iniziativa di sciopero e manifestazione nazionale a Roma il 18 ottobre, in tutto il settore. Pertanto – proseguono Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil – nel ringraziarvi dell’invito ricevuto per l’incontro previsto l’11 ottobre con il Ceo di Stellantis Carlos Tavares e condividendo l’importanza di dare continuità agli incontri con i massimi livelli della società, vi chiediamo di spostare l’incontro alla settimana successiva“.
Al tempo stesso le tre sigle sindacali chiedono alla Presidenza del Consiglio di convocare un apposito incontro con le organizzazioni sindacali, la dirigenza Stellantis e le aziende della componentistica per “riprendere il confronto” e riuscire a “concludere con un accordo tra le parti in grado di mettere in sicurezza e rilanciando il settore a partire dagli stabilimenti e dall’occupazione”.
Resta confermato, invece, l’incontro dell’11 ottobre per Fismic, Uglm e Associazione Quadri di Fiat, che in una nota congiunta dicono: “Parteciperemo all’incontro in quanto siamo soliti prendere parte a tutte le occasioni di confronto con le aziende che possono essere utili a migliorare le condizioni occupazionali dei lavoratori di Stellantis e di quelli dell’intero comparto Automotive. Soprattutto in un momento di grande delicatezza e di incertezza, riteniamo che ai lavoratori il sindacato debba offrire tutte le migliori garanzie per il futuro, e con questo spirito parteciperemo all’incontro convocato da Stellantis”.
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