Ad Arezzo cantiere in via Fabio Filzi fermo con le quattro frecce ma qualcosa si muove. Formalizzata la proposta del gruppo Iccrea che ha indicato al Comune la strada da seguire per la ripartenza comunicando la sostituzione del soggetto esecutore. Al vaglio degli uffici quindi la documentazione per valutare se ci sono le condizioni per rimettere in moto un cantiere fermo da mesi. L’obiettivo resta quello di realizzare nella palazzina dell’ex asilo la caserma della Polizia Municipale.
In pratica nelle prossime settimane si deciderà se dare il via libera alla prosecuzione e uscire dalla situazione di stallo che continua a caratterizzare il cantiere nel cuore di Saione. È l’assessore alle opere strategiche del comune di Arezzo, Marco Sacchetti a fare il punto sulla situazione del discusso cantiere di via Fabio Filzi. “La situazione è fino ad oggi di stallo – conferma Sacchetti – ma qualcosa si muove. È stata formalizzata la richiesta da parte del gruppo Iccrea per la sostituzione del soggetto esecutore dei lavori e stiamo valutando come procedere. La fase è delicata ma l’obiettivo resta quello di tentare di sbloccare la situazione”.
Il cantiere di via Filzi
La città non può permettersi di veder bloccato un cantiere fermo al palo da mesi e correre il rischio di lasciare l’immobile abbandonato a se stesso tra lungaggini burocratiche ed eventualmente grane legali. “La situazione che si è creata – ricorda l’assessore Marco Sacchetti – non è dipendente dalla volontà dell’amministrazione comunale che non ha alcuna responsabilità. C’è un’impasse per il quale è nostro interesse lavorare per il superamento per molteplici ragioni”. Una situazione quindi complicata all’interno di un procedimento già complicato di per sé, e venutasi a creare a seguito anche del caro dei materiali. “Il progetto per la realizzazione del nuovo comando della polizia municipale – aggiunge Sacchetti – è regolato da un leasing in costruendo che vede il gruppo bancario proprietario dell’area come soggetto incaricato per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile. Solo al termine dei lavori, con la caserma costruita e collaudata, si procederà all’avvio del pagamento del canone”.
Un iter avviato alcuni anni fa e che avrebbe già dovuto concludersi mentre tutt’oggi si lavora per cercare di ripartire e dare una risposta anche agli agenti della polizia municipale che necessitano di una caserma moderna e maggiormente idonea alle crescenti attività di controllo del territorio. “Resta l’obiettivo – conclude Sacchetti – di trovare le soluzioni per poter andare avanti. Possiamo dire che qualcosa si muove e si spera di sbloccare la situazione il prima possibile. Ci sarà da valutare lo stato della consistenza delle opere dei lavori per capire cosa, come e quanto è stato fatto e da dove ripartire oltre che come rimettere in moto il cantiere”. Continua a tenere banco quindi la questione della realizzazione della caserma dei vigili urbani in via Fabio Filzi in una palazzina un tempo adibita ad asilo prima di essere avvolta dall’incuria e diventare anche giaciglio di chi vive ai margini della società. Per i residenti della zona la notizia di veder rinascere l’immobile, ha rappresentato un’opportunità a vantaggio di decoro e sicurezza. Le vicissitudini susseguitesi hanno però allungato le procedure e le problematiche riscontrate stanno allontanando il traguardo. Adesso l’obiettivo è comunque quello di ripartire.
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