Rimini, 9 novembre 2024 – Sequestrati porzioni di quattro immobili e 20 terreni che si trovano nelle province di Rimini e Pesaro-Urbino per un valore complessivo stimato di oltre 7 milioni e mezzo di euro. È quanto hanno fatto i finanzieri del comando provinciale di Rimini eseguendo un decreto di sequestro nei confronti di un imprenditore di origine calabrese ma residente a Rimini, Erminio Pupa, di 66 anni in applicazione della normativa antimafia.
Il provvedimento è stato emesso, su proposta del sostituto procuratore della Repubblica di Rimini, Davide Ercolani, dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bologna che, in considerazione del profilo criminale, dell’esiguità dei redditi dichiarati e dell’evidente sproporzione rispetto al patrimonio, nel tempo, acquisito, ha ritenuto che Pupa (difeso dall’avvocato Tiziano Veltri) anche considerato socialmente pericoloso e per il tenore di vita sostenuto, potesse vivere abitualmente con i proventi di attività delittuose.
Pupa era stato indagato nel 2018 per bancarotta fraudolenta e annovera carichi pendenti per dichiarazione fraudolenta, emissione ed utilizzo di fatture false, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori. Dal punto di vista patrimoniale, la ricostruzione effettuata dai militari del nucleo di polizia economico finanziaria di Rimini, comandati dal colonnello Alessandro Coscarelli, ha permesso di acquisire elementi in ordine alla disponibilità, da parte del 66enne calabrese, di beni immobili, ma anche finanziarie e aziende di valore sproporzionato al reddito dichiarato e all’attività economica svolta.
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