Un lavoratore sanzionato per aver denunciato un movimento di armamenti in aeroporto. Accade a Montichiari (Brescia) e non sembra essere un caso che tutto ciò avvenga a soli sette chilometri di distanza dalla base militare di Ghedi.
Luigi Borrelli, rappresentante dell’Unione sindacale di Base (USB), ha ricevuto una contestazione disciplinare dalla società Gabriele D’Annunzio Handling, che gestisce l’aeroporto civile di Montichiari.
Borrelli, impiegato nell’aeroporto dal 2001, ha nuovamente denunciato movimenti di carico e scarico di materiale potenzialmente pericoloso per i lavoratori e per i cittadini. “Così l’aeroporto civile sta diventando paramilitare“, dichiara Borrelli.
A Montichiari i voli sono principalmente postali e per il traffico merci. I movimenti di armamenti andrebbero avanti da tempo.
I lavoratori avevano organizzato lo scorso 5 ottobre un presidio per chiedere chiarimenti sul transito di questi carichi e un incontro con il prefetto. Alleanza Verdi-Sinistra ha anche presentato due interrogazioni alla Camera dei deputati sulla questione.
Durante una conferenza stampa, il sindacato USB ha sottolineato che la sanzione nei confronti di Borrelli è sbagliata e ha invitato a riconsiderarla.
Secondo il rappresentante sindacale Dario Filippini c’è un motivo ben preciso dietro al movimento di armamenti nell’aeroporto di Montichiari:
“Io un sospetto ce l’ho sul perché usano questo aeroporto: a Ghedi ci sono gli F35 che magari atterrano in modo verticale, mentre qui c’è la pista più lunga in Italia. Il rischio che queste armi che passano di qua siano andate in Israele è un sospetto legittimo, anche se la Meloni ha detto che noi non diamo le armi da ottobre. Noi dobbiamo dire a tutto il mondo, a partire da Brescia, che non siamo complici”
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