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LBA 4ª andata 2024-25: Germani Brescia-Dinamo Sassari #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Brescia, 20 ottobre 2024 – La Germani coglie il terzo successo stagionale in quattro giornate battendo la Dinamo Sassari per 94-87 al termine di una partita che sembrava chiusa e che invece è stata riaperta con grande caparbietà dai sardi. Brescia riesce infatti a costruirsi un vantaggio da 22 punti (67-45) al 29′ grazie ad un parziale totale da 36-11 a cavallo tra seconda e terza frazione, ma Sassari gioca un quarto quarto di grande orgoglio e riesce a risalire la china fino al -4 ad 1′ dalla fine (89-85).

Con qualche spavento, la squadra di Poeta riesce comunque a mantenere il controllo e a prendersi una vittoria nel complesso meritata: Brescia sale dunque a quota 3 successi (l’unica sconfitta è stata di soli 3 punti al Forum una settimana fa), mentre la Dinamo resta ferma ad una vittoria (ottenuta con Napoli la scorsa domenica). 

Germani che ha sicuramente meritato i due punti giocando due quarti centrali al limite della perfezione: dopo un buon primo quarto, infatti, Brescia è stata in grado di trovare un’efficienza e un’aggressività nella metà campo difensiva che non aveva ancora mostrato in queste prime 4 giornate. Considerate le grandi capacità realizzative di cui dispone questo roster, non è stata una sorpresa vedere la Germani avanti di 22 lunghezze al termine della terza frazione: lo è stata invece la quasi-rimonta subita nel finale. Brescia infatti si è “specchiata” un po’ troppo, smettendo di produrre in attacco e subendo la fisicità degli avversari: i 37 punti subiti negli ultimi 10 minuti sono lì a dimostrarlo. 

Tra uno spavento e l’altro, Brescia è stata comunque in grado di amministrare la situazione e il bilancio finale è più che positivo. Ancora una volta c’è stata una grande varietà di protagonisti e per la prima volta si è visto il vero Maurice Ndour (MVP della partita): bene anche gli ex di giornata Bilan e Burnell, positivo il conto degli assist di squadra che dice 23. Resta da lavorare per evitare cali di concentrazione come quello dell’ultimo quarto, ma la difesa dei primi 30 minuti lascia molto ben sperare su questa squadra, che intanto procede con un buon ritmo sulla sua tabella di marcia. 

Per Sassari dev’esserci sicuramente del rammarico per l’approccio troppo soft dei primissimi minuti di partita e per i due quarti centrali in cui la squadra di Markovic è stata a tratti “scherzata” dagli avversari. Difensivamente tutta la Dinamo è stata a tratti nettamente insufficiente e avere determinati passaggi a vuoto nella metà campo senza palla al PalaLeonessa può essere fatale. Le note positive sono la prestazione di Fobbs, quella dalla panchina di Cappelletti (importante anche in virtà dell’assenza di Tambone nel secondo quintetto) e la resilienza della Dinamo nell’ultimo quarto.

Male la presenza in area: Sassari perde la lotta a rimbalzo 36-28 e concede un incredibile 28/44 da 2 agli avversari. Tornando alle prestazioni individuali, continua a non convincere Bibbins: i numeri non sono nemmeno male, ma c’è la netta sensazione che non sia il play utile a questa Dinamo. Oltre all’altezza che è un chiaro debito, nella metà campo offensiva non riesce a creare vantaggio e a coinvolgere a dovere i compagni: gli 11 punti sono frutto di un tiro da fuori che sicuramente è di buonissimo livello, ma per guidare questa squadra con la palla in mano non può essere abbastanza.

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Germani Brescia 94 – Banco di Sardegna Sassari 87

Parziali: 17-21; 28-13; 27-10; 22-37

Progressione: 17-21; 45-34; 72-50

Le pagelle

Germani Brescia

Nikola Ivanovic 6: prestazione non proprio brillante come quelle contro Scafati e Milano, anche se nel primo tempo è sicuramente uno dei più positivi. Poi però nella seconda metà di gara commette qualche errore banale nella gestione del pallone (alla fine 4 palle perse) e sbaglia un paio di liberi pesanti. Nel complesso la prestazione è sufficiente: 9 punti e 5 assist.

Amedeo Della Valle 6,5: va solo a fiammate, non riesce mai ad accendersi veramente. Nel parziale del terzo quarto è prezioso per dare un’ulteriore spinta alla Germani: nel quarto quarto però viene preso di mira dall’attacco di Sassari e lui non riesce a reggere in difesa. Chiude con 12 punti, 2/8 al tiro, 7 assist, 4 palle perse e tanta fatica nella metà campo senza palla nell’ultimo quarto. 

Chris Dowe 5,5: si prende poche responsabilità nei 17 minuti in campo. Troppo poche. Di conseguenza commette pochi errori e sporca poco il tabellino, ma da quello che dovrebbe essere insieme a Burnell il leader della second unit ci si deve aspettare più personalità. Solo un tiro dal campo (sbagliato), poi 2 rimbalzi, 1 recupero e 4 assist. Poco falloso ma molto anonimo.

David Cournooh 7: quando fa le scelte giuste in attacco e riesce anche a piazzare un paio di canestri dalla lunga distanza, l’ex Cremona si rivela estremamente prezioso. 11 punti per lui, con un 3/4 da 3 punti molto pesante nell’economia della partita: buona notizia per Brescia.

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Procedura celere

Demetre Rivers 7: una prestazione da soli 8 punti di Rivers potrebbe far storcere un po’ il naso, normalmente. Ma in questo caso bisogna anche “pesare” le giocate e non guardare solo i numeri: i canestri dell’ex Scafati arrivano in momenti importanti. Sua è la rubata con Sassari a -5 a 2′ dalla fine e suo è anche il canestro che raffredda la Dinamo sull’87-80. Ci aggiunge anche 6 rimbalzi.

Joseph Mobio 6: 6 minuti in cui porta comunque tanta energia e lotta su tutti i rimbalzi, magari senza lasciare tanto il segno ma anche senza commettere tanti errori. 

Maurice Ndour 8: finalmente arriva a Brescia anche la versione migliore del senegalese, che inizia la partita con una grinta clamorosa nella metà campo difensiva (lasciando subito il segno con 3 stoppate) e si prende i riflettori trovando ottime combinazioni con Bilan sotto canestro. Una lieve scavigliata a metà partita gli fa perdere un po’ il ritmo, ma la prestazione resta molto positiva e la sua energia sotto canestro fa davvero comodo a Brescia: per lui 18 punti, 6 rimbalzi e 3 stoppate.

Jason Burnell 7,5: primo tempo con poco ritmo nella metà campo offensiva, poi sale in cattedra nella seconda metà di gara. La grinta non manca mai, nel secondo tempo arriva anche la precisione e lo spettacolo nella metà campo offensiva: tira 8/12 da 2 punti correndo bene in contropiede, cattura 4 rimbalzi e ruba 2 palloni preziosi. 

Giancarlo Ferrero NE

Miro Bilan 8: un’altra partita molto competente del giocatore croato che oggi era anche ex di giornata. Inizialmente fatica un po’ ad entrare in ritmo anche a causa dei 2 falli commessi nel primo quarto: è bravo però a restare mentalmente connesso e a trovare molto bene Ndour in situazioni di short roll. Nel secondo tempo la sua esperienza e la sua classe con la palla in mano sono utilissime in post e in penetrazione: il bilancio finale dice 16 punti, 7 rimbalzi e 5 assist. 

Dinamo Sassari (a cura di Giovanni Olmeo)

Alessandro Cappelletti 6: il vero, e unico, play della Dinamo è lui. Gioca una gara solida, reggendo bene fisicamente contro Ivanovic e prendendosi soprattutto responsabilità importanti al tiro. Nella ripresa, con gli ospiti in rottura prolungata in attacco, è uno dei pochi in grado di muovere il tabellino.

Justin Bibbins 4: Ivanovic lo maltratta fin da subito, con l’americano incapace di creare un solo vantaggio che sia uno per tutta la gara. Per disperazione Markovic gli preferisce anche Trucchetti. Nella ripresa si riscatta solamente parzialmente nei minuti finali, con un paio di triple che rintuzzano la disperata rimonta sarda. Ormai è chiaro però come fisicamente sia una tassa che la Dinamo non potrà pagare in eterno.

Stefano Trucchetti s.v.: pochi minuti per il sassarese, entra nel secondo periodo e si francobolla a Della Valle, anche troppo, con la Dinamo già in bonus regala un giro in lunetta gratuito al miglior tiratore a gioco fermo del campionato. Bene, ma non benissimo!

Miralem Halilovic 5.5: la sfida contro il grande ex Bilan la perde a mani basse, con il croato che lo fa impazzire ad ogni pick and roll. Quando deve fronteggiare Ndour si intravedono i bagliori luccicanti del centro ammirato fino ad ora, ma alla distanza sporca troppo le proprie percentuali, sbagliando qualche facile appoggio di troppo.

Brian Fobbs 6.5: l’unico in casa Sassari a tenere la luce accesa per tutti e 40 i minuti, o meglio tenere il cervello lucido nelle difficoltà. Poeta le prova tutte per arginarlo nel primo tempo, ma con scarsi risultati. Nella ripresa cala alla distanza, ma è un altro giocatore rispetto a quello delle prime uscite, un tesoro da conservare gelosamente.

Giovanni Veronesi s.v.: pochi scampoli di partita, per di più quando Brescia fa il primo allungo della gara.

Mattia Udom 4: messo dentro per fare legna, dimentica l’accetta a casa. Messo dentro da Markovic per dare muscoli alla difesa, termina la gara nell’anonimato più completo, come sempre da un mese a questa parte.

Eimantas Bendzius 5: parte bene trovando subito il canestro, ma in difesa e a rimbalzo è meno consistente di un fantasma, specialmente quando Brescia gioca contemporaneamente con la coppia Bilan e Ndour, con il lituano costretto a contenere il senegalese, come cercare di fermare una mareggiata con le mani. Come se non bastasse ha sulla coscienza le due conclusioni consecutive che avrebbero riportato la Dinamo ad un solo possesso di distanza a 30” dalla sirena.

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Michal Sokolowski 5: prestazione schizofrenica del polacco. Nei primi 30 minuti da 3 in pagella, inconsistente in attacco, con i compagni che cercano disperatamente un’ancora a cui aggrapparsi. Completamente assente in fase difensiva, con Burnell che con lui trova terreno fertile, raccogliendo rimbalzi troppo facili e chiudendo con un 8/12 al tiro. Nell’ultimo quarto si risveglia dall’incantesimo e suona la carica ad una Dinamo che risale dal -20 e per ben due volte avrebbe la palla per tornare ad un solo possesso. Segna 12 punti nei soli minuti finali, lasciando un grosso rammarico ad una Sassari che non può prescindere dalla vena realizzativa dell’ultimo MVP della Coppa Italia.

Nate Renfro 6: chiude con zero rimbalzi raccolti, ma è l’unico degli ospiti ad aver capito come Bilan vada attaccato in movimento sui pick and roll e non in post come prova in continuazione, e in vano, Halilovic. A rimbalzo è un mero spettatore, ma per il resto stoppa tutto quello che gli ronzi intorno, tirando 4 poster ai vari Ndour e Bunell. Usato nella maniera giusta, potrebbe risultare, perfino lui, un fattore per questa strana Dinamo.

Sergio Bertazzi

Pagelle di Sassari a cura di Giovanni Olmeo



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