LECCE – Continua il duro scontro politico sui fondi per le festività natalizie che il consigliere regionale Paolo Pagliaro ritiene non siano stati dati a Lecce. Assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci ha risposto ieri che la Regione Puglia non è un bancomat e che per avere fondi bisogna presentare dei progetti che non sono stati presentati. Inoltre il componente della giunta Emiliano ha accusato il governo Meloni di tardare nel trasferire le risorse che potrebbero essere utilizzare anche per questo.
Su quest’ultimo punto interviene il parlamentare di Fratelli D’Italia Saverio Congedo, capogruppo leccese in Commissione finanze della Camera dei deputati: “L’assessore Delli Noci è in evidente confusione, perché per la carica che ricopre dovrebbe sapere che il Fondo di Sviluppo e Coesione non serve per finanziare le manifestazioni, come il Natale e il Capodanno, ma risorse da destinare per investimenti alle infrastrutture e alla crescita del territorio. Dunque, evitiamo di scaricare una inutile polemica sul Governo Meloni, ma proprio questo tentativo dimostra come il governo regionale pensa di fare un uso distorto del fondo a fini clientelari. Il punto invece è un altro: con i soldi disponibili su altri capitoli del bilancio della Regione per questo tipo di manifestazioni invece si finanzia il capodanno di Bari e non le altre città come Lecce. Questi sono i fatti, il resto chiacchiere…”.
Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani, accusa la Regione di “baricentrismo”: “Rispediamo al mittente (l’assessore Delli Noci) le accuse di ‘sterile polemica’ e ‘mistificazione della realtà’ a proposito delle mancate risposte della Regione alla richiesta di contributi per l’organizzazione di eventi pubblici per Natale e Capodanno da parte del Comune di Lecce. Nessun presunto ‘vantaggio politico’ traiamo noi dal mettere in evidenza una realtà che invece l’assessore, ormai evidentemente risucchiato negli ingranaggi della macchina del potere, ha interesse a nascondere: la disparità di trattamento fra Bari e i capoluoghi delle altre province pugliesi, perfino nell’erogazione di contributi per le festività di fine anno. Il Capodanno in piazza barese, tramesso in diretta tv con il lauto contributo della Regione, è un esempio lampante che i soldi si trovano – anche senza bandi – quando c’è da mettere in luce Bari. Sempre e solo Bari, mentre per gli altri capoluoghi, in particolare salentini, non c’è un euro. L’elenco di manifestazioni, iniziative e politiche squilibrate a tutto vantaggio di Bari è lungo, servirebbero ore per stilarlo, e lo abbiamo evidenziato in molte altre occasioni, senza mai timore di smentita perché è la verità. Ferrovie sgangherate, infrastrutture carenti e antiquate (come la 4 corsie Lecce-Taranto che la Regione ritiene superflua), agricoltura in ginocchio (e si accorgono della xyella solo ora che è arrivata alle porte di Bari, dopo le offese alla qualità del nostro olio da parte di Emiliano, senza mai aver chiesto scusa ai nostri agricoltori), Aeroporto del Salento con i suoi pochi voli trattato come cenerentola, sanità pubblica smantellata, case popolari che cadono a pezzi, consorzi ASI da riformare, anni di ritardo nel bando per la gestione delle Terme di Santa Cesarea, e su tanto ancora l’assessore Delli Noci non ha mai risposto. Ora all’improvviso si sveglia e insorge. Accade, evidentemente, perché abbiamo toccano un nervo scoperto e sbugiardato politiche regionali fallimentari.
E qui veniamo alla colossale ‘mistificazione’ dell’assessore a proposito dei Fondi di Coesione che vengono tirati in ballo e strumentalizzati ad ogni occasione, puntando il dito contro il Governo Meloni. Le feste di piazza, gli eventi e le luminarie non si pagano con le risorse FSC, che vanno impiegate invece per gli investimenti e per lo sviluppo del territorio. Cosa che il Governo nazionale ha ribadito a più riprese, bacchettando la Regione. E Delli Noci lo sa bene, ma “mente sapendo di mentire”. Lo avremmo voluto vicino in Consiglio regionale in tante nostre battaglie per il Salento, ma è sempre stato latitante. Adesso invece scatta, ma non a difesa di Lecce…
E non siamo noi ad “avvelenare i pozzi” ma lui ad intorbidire le acque per interessi elettorali, mentre accusa noi per una sconfitta che ancora brucia, evidentemente, a Lecce e non solo. Se gli elettori ci hanno dato fiducia, è perché sperano nel cambiamento e in politiche finalmente più eque, che mettano al centro gli interessi del Salento e di altre aree periferiche della Puglia come la Daunia, sradicando lo strapotere di Bari a cui lo stesso assessore Delli Noci collabora attivamente. La sua uscita di oggi è l’ennesimo autogol a porta vuota. Sappiamo tutti che, quando c’è la volontà politica, le cose si fanno. Si tratta solo di stabilire quando conviene: il vostro impegno sembra emergere solo quando serve a costruire bacini di utenza e consensi clientelari.
Se ho citato l’evento del Capodanno a Bari, per il quale i fondi si trovano senza difficoltà, è perché ho acquisito informazioni dirette dai protagonisti che ho menzionato nel mio comunicato. Tuttavia, l’assessore Delli Noci sembra più interessato a tentare di smentirci piuttosto che a leggere attentamente ciò che abbiamo scritto. Quando poi afferma che “la collaborazione istituzionale non si cerca solo per ottenere fondi ma è fondamentale a prescindere dal colore politico delle amministrazioni,” dimostra di avere ancora il dente avvelenato per la sconfitta elettorale a Lecce.
Vorrei ricordare all’assessore – ma già sappiamo che ci dirà che non è di sua competenza – che la nostra legge sulla fondazione Tito Schipa, approvata a luglio 2022, è ancora ferma nonostante i fondi stanziati, mentre la Fondazione Petruzzelli di Bari risucchia milioni di euro. E, visto che è ormai è sveglio, potrebbe spiegarci anche i motivi.
Appena ha letto il nostro comunicato è scattato come una molla, proprio perché teme di perdere consensi. Perché non ha commentato ieri dopo l’uscita del sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone?”.
LA CONTROREPLICA DI STEFANAZZI
“Intervengo educatamente nella polemica, francamente incomprensibile, generata dalla pretesa della Sindaca Poli Bortone riguardo a fantomatici fondi regionali da erogare per il Natale in città – scrive Claudio Stefanazzi, deputato leccese del Partito Democratico – Sono onestamente sorpreso che tre politici di lungo corso come la Sindaca, Pagliaro e Congedo non conoscano lo schema di funzionamento dei fondi Fsc e, soprattutto, lo storico dell’utilizzo di questi fondi nella promozione culturale e turistica della Puglia che ne ha fatto la regione tra le più desiderate, soprattutto dai turisti stranieri, cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni, anche a Lecce e nel Salento. Soprattutto Congedo e Pagliaro, entrambi consiglieri regionali, dovrebbero sapere che nella scorsa programmazione la Regione ha investito oltre 100 milioni di Fsc in valorizzazione delle infrastrutture turistiche e in promozione del territorio attraverso il massiccio finanziamento del patrimonio culturale materiale e immateriale. Per troppo tempo si era continuato a restaurare le mura di musei e biblioteche che poi rimanevano chiuse e non fruite dai cittadini, senza generare sviluppo e occupazione. Questo investimento, unito agli oltre 700 milioni di POR e POC fanno della nostra Regione la prima in Italia per spesa nella promozione e valorizzazione turistico culturale. Ora, alla luce della decisione, ancora oggi incomprensibile e legata ad una mera presa di posizione non supportata da alcuna norma nazionale comunitaria, da parte del Ministro Fitto di costringere le regioni ad utilizzare l’Fsc 2021-2027 solo per le spese in conto capitale (per investimenti materiali), impedendone l’utilizzo per le spese correnti e gli investimenti immateriali, per questo ciclo programmazione, la Regione ha dirottato parte delle risorse spese nella scorsa programmazione sul POR e sul POC 2021-2027. Ovviamente la coperta è corta e lo sforzo fatto penalizzerà necessariamente altri settori. Sarebbe bello che i nostri parlamentari pugliesi cercassero di convincere chi prenderà il posto di Fitto della inutilità di una scelta che penalizza in maniera enorme la promozione turistica e culturale della nostra regione e dell’intero Mezzogiorno. Come sarebbe bello che la destra pugliese ci aiutasse a convincere Fitto a dare ai pugliesi, finalmente l’Fsc e il POC 21-27 rimasto imbrigliato anch’esso in questa situazione. Ricordo che il ciclo che ci deve essere assegnato è iniziato nel 2021…e siamo nel 2024, ad oltre metà del nuovo ciclo di programmazione. Così, nel pieno rispetto di questa assurda regola voluta da Fitto, la regione potrebbe finanziare musei, spazi di cultura che, ad oggi, devono contendersi il poco spazio rimasto sul Por regionale (peraltro privo del cofinanziamento statale riveniente sempre dal nuovo FSC). Infine, giusto per chiarire le idee alla nostra Sindaca, come sempre è stato, i privati che abbiano idee e voglia, troveranno i bandi giusti per organizzare anche a Lecce iniziative per il Santo Natale. Si è chiusa da qualche giorno la 2^ finestra dell’Avviso prodotto lanciato da Pugliapromozione qualche settimana fa e che sarà integrato nei prossimi giorni proprio con una linea prodotto dedicata al Natale, un periodo che, negli ultimi 3 anni, ha riservato enormi soddisfazioni in termini di arrivo e presenze turistiche fuori stagione. Dia indicazioni alla sua Giunta di sollecitare qualche bella iniziativa. Alla luce del lavoro fatto dalla giunta Salvemini non dovrebbe essere difficile convincere operatori qualificati e seri a chiedere soldi alla Regione per organizzare qualcosa”.
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