“The winner takes it all” recitava una vecchia canzone degli ABBA e Donald Trump ha preso tutto in queste elezioni presidenziali: la Casa Bianca, la Camera e il Senato. Forse in pochi si aspettavano un successo così netto del leader repubblicano, viste le premesse della vigilia. Si pensava cioè a una sfida più combattuta con Kamala Harris. Almeno così dettavano i sondaggi. In realtà, tolti gli Stati come il Texas e la Florida, solitamente a trazione repubblicana, e quelli come New York e la California, di norma appannaggio dei democratici, nei 7 stati in bilico non c’è stata storia: Trump ha schiantato Harris. Il magnate si è ripreso anche lo Iowa, che i sondaggi dello scorso fine settimana annunciavano clamorosamente nelle mani di Harris, dopo due tornate presidenziali consecutive trionfali di Trump. Gli investitori hanno reagito in maniera chiara in ogni settore, esattamente come chiara è stata la vittoria di Trump. Probabilmente non vedevano l’ora, dopo che per giorni hanno dovuto smorzare l’impeto di prendere posizione in una direzione o nell’altra a causa della grande incertezza del voto.
Donald Trump presidente, ecco come ha reagito il mercato
Dalle azioni al dollaro USA, alle obbligazioni e alle criptovalute, i movimenti sono stati importanti nei mercati finanziari. Vediamoli nel dettaglio.
Azioni
Le azioni nelle Borse mondiali hanno preso la strada dei rialzi, via via che lo spoglio elettorale assegnava a Trump la quota dei grandi elettori necessaria per la proclamazione alla presidenza degli Stati Uniti. In particolare sono saliti i titoli finanziari, della difesa e del gas e petrolio. Nello specifico, le banche hanno guadagnato terreno in quanto il programma politico del 78enne newyorchese basato su inasprimento dei dazi, lotta all’immigrazione e taglio delle tasse potrebbe innescare di nuovo l’inflazione, obbligando la Federal Reserve a tenere alti i tassi di interesse. Le società della difesa potrebbero essere avvantaggiate in quanto Trump preme affinché le spese in Europa superino il 2% del PIL, nel rispetto degli impegni con la NATO. Le compagnie petrolifere e del gas avrebbero in Trump un grande alleato, poiché il capo dei repubblicani vorrebbe rallentare l’abbandono dei combustibili fossili nell’ambito della transizione energetica, in modo da non arrecare danno a tutta l’industria.
Anche Tesla si è impennata in Borsa. In realtà non dovrebbe essere così, perché Trump si è scagliato contro i sussidi e le agevolazioni fiscali al settore della auto elettriche avviati dall’amministrazioni Biden. Tuttavia, Elon Musk è stato un grande finanziatore della campagna elettorale di Trump con oltre 100 milioni di dollari. In cambio il nuovo presidente USA, che lo ha definito un “super genio”, potrebbe affidargli il ruolo di capo del Dipartimento per l’efficienza del governo. Tutto ciò rende poco probabili misure contro l’interesse di Tesla da parte dell’amministrazione Trump.
Dollaro USA
Il dollaro USA ha fatto un balzo poderoso, guadagnando 2 punti percentuali sull’euro. I dazi trumpiani potrebbero tenere alti i tassi di interesse, come abbiamo visto, quindi garantire un rendimento del biglietto verde più alto in confronto ad altre valute. Inoltre, gli americani spenderebbero di meno per le merci importate, diminuendo la domanda di valuta straniera. Tutto ciò inevitabilmente farebbe il gioco del dollaro, che a questo punto potrebbe aumentare di valore. Alcuni analisti hanno abbassato le previsioni sull’EUR/USD nei prossimi mesi, con una schiera non molto sparuta che torna a parlare di parità. “Con la Fed che aumenta i tassi o li mantiene alti per combattere l’inflazione, proprio mentre la BCE continua ad abbassarli probabilmente a un ritmo accelerato, è probabile che l’ampliamento del differenziale dei tassi di interesse pesi sull’euro, ed è possibile la parità con il dollaro”, ha detto Georgette Boele, strategist di Rabobank.
Obbligazioni
Il mercato obbligazionario è molto movimentato oggi. Il rendimento titoli di Stato USA a 10 anni è salito al 4,49%, livello che non si vedeva dallo scorso luglio. L’aumento dei tassi di interesse, più probabile con Trump alla Casa Bianca, farebbe scendere i prezzi dei bond, aumentando nel contempo i rendimenti. Inoltre, la politica fiscale improntata sul taglio delle tasse alle società rischierebbe di far esplodere il deficit e il debito degli Stati Uniti, già a livelli molto elevati. Questo comporterebbe un incremento dell’offerta dei buoni del Tesoro per coprire l’indebitamento, con il conseguente ulteriore calo dei prezzi.
Criptovalute
Alla notizia che Donald Trump stava per conquistare la Casa Bianca, le criptovalute hanno accelerato al rialzo. Bitcoin ha toccato quota 75.000 dollari, stracciando il record storico dello scorso marzo a 73.798 dollari. Hanno guadagnato molto anche le memecoin come Dogecoin e Shiba Inu, notoriamente preferite da Elon Musk. Trump ha come obiettivo quello di fare degli Stati Uniti il centro mondiale delle criptovalute attraverso delle norme a favore del settore. Contestualmente, ha intenzione di licenziare il capo della Securities and exchange commission, Gary Gensler, che ritiene responsabile di una lunga e immotivata campagna repressiva contro gli asset digitali.
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