Il bonus sociale, ovvero la misura a sostegno dei “bollettari” di tutta Italia, ci sarà anche nel 2025.
Anche se qualcosa cambierà rispetto a quest’anno. Infatti ci sono delle piccole novità in merito al rinnovo del bonus sociale.
Vediamo infatti tutti i requisiti per avere lo sconto sia sulle bollette di luce e gas, sia su quelle dell’acqua. E soprattutto come richiederlo.
Per saperne di più in merito all’argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di GruppoPiù.
Bonus sociale 2025: i requisiti e gli importi per il prossimo anno
Anche il prossimo anno si potrà richiedere il bonus in due modalità: per “disagio economico” e per “disagio fisico”.
Nel primo caso, previsto per le bollette acqua, luce e gas, il richiedente dovrà avere un ISEE in corso di validità che, per l’anno 2025, non dovrà essere superiore a:
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9.530 euro per le famiglie “standard”,
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20mila euro per quelle con 4 o più figli a carico.
Non si sa ancora se nel 2025 sarà possibile ricevere il bonus anche in caso di l’ISEE tra 9.530 e 15.000 euro. Quest’anno, infatti, chi si trova in questo intervallo può beneficiare della misura “ridotta” del bonus sociale, pari all’80%.
Tale opzione vale anche per chi richiede il bonus per “disagio fisico”, ovvero nel caso in cui si dipenda da macchine medico-sanitarie energivore.
In questo caso, il beneficio (limitato solo alle bollette elettriche) non prevede alcun’appartenenza a determinate soglie di ISEE, ma richiede l’invio di un’apposita documentazione come riportata dal sito dell’ARERA.
A livello di importi, ci sono dei forti distinguo tra le misure. Ad esempio, nel caso del bonus sociale per gas, il contributo si calcola in base alla zona climatica e al numero di componenti del nucleo familiare, oltre che ai consumi stagionali (con importi più alti d’inverno, e più bassi d’estate).
A titolo d’esempio, stando al sito dell’ARERA, gli importi odierni vanno dagli 11,04 euro ai 67,16 euro ogni tre mesi.
Nel caso della luce, lo sconto viene applicato in base al numero di componenti della famiglia, che va dai 142,74 ai 201,30 euro all’anno.
Mentre per l’acqua, la quota annua è fissa di 18,25 metri cubi per ciascun membro del nucleo familiare (pari a circa 50 litri di acqua al giorno per persona).
Bonus sociale 2025: come richiederlo e a cosa stare attenti
Come nel caso del Bonus Natale per i pensionati, non sarà necessario richiedere il bonus sociale nemmeno nel 2025.
E questo perché viene automaticamente disposto a seguito degli accertamenti condotti dal SII, il Sistema Informativo Integrato gestito dalla società Acquirente Unico S.p.A.
Come precisa l’ARERA, proprio questo Sistema verifica che nessuno dei componenti del nucleo familiare
“[…] sia già beneficiario di un bonus sociale elettrico/gas/idrico per lo stesso anno di competenza della DSU [e] ricerca la fornitura diretta intestata ad uno dei codici fiscali ricevuti da INPS”.
Pertanto, il richiedente dovrà solo provvedere alla compilazione e all’attestazione dell’ISEE.
Attenzione però all’attivazione del bonus.
Il benefit non scatta infatti alla prima bolletta: a causa dei tempi richiesti per la verifica delle bollette, la prima erogazione utile del bonus avviene ben dopo la prima fattura utile.
Ad esempio, come riporta l’ARERA, lo sconto per le bollette luce e gas “viene riconosciuto in bolletta dopo 3-4 mesi circa dalla data di attestazione ISEE“, mentre per quello per le fatture dell’acqua “dopo 6-7 mesi circa dalla data di attestazione ISEE“.
Bonus sociale 2025, una misura per “ridurre” le bollette
Una volta il bonus sociale era una manna per i “bollettari”, addirittura permetteva di ridurre tantissimo le bollette.
Ma questo era possibile quando gli importi erano come quelli di due anni fa, durante il periodo delle bollette “pazze” (2022-2023) dovuto alla crisi energetica.
Al tempo, molti contribuenti avevano potuto beneficiare di un bonus sociale molto ricco, dell’ordine di centinaia di euro per ogni bolletta.
E questo grazie alle ingenti risorse messe a punto in sede di Manovra. Infatti, nella Finanziaria del 2023, il Governo Meloni dispose ben 21 miliardi solo per finanziarie il bonus sociale, oltre che per ridurre gli oneri di sistema e le imposte (IVA compresa).
Oggi il Governo non ha più risorse a sufficienza per destinare fondi al bonus sociale come prima. Infatti, il bonus sociale di oggi è letteralmente l’ombra di quello degli anni precedenti.
E questo davanti anche al ritorno degli oneri di sistema e dell’IVA “integrale” (10% per le bollette residenziali, 22% per quelle non).
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