Termina oggi la possibilità di presentar emendamenti al Ddl Bilancio 2025. Tra le richieste anche la riduzione delle tasse superbonus sulle plusvalenze in caso di compravendita
La scure dell’extra tassa sul Superbonus destinata alle plusvalenze derivate dai lavori di ristrutturazione, potrebbe non abbattersi su tutti gli attuali interessati. A prevedere un possibile alleggerimento degli oneri a carico dei proprietari che hanno utilizzato il 110% nelle abitazioni che non sono prima casa, è un emendamento a firma Fdi presentato alla Manovra 2025.
Ridurre il numero di anni interessati dalla tassa extra
La nuova tassazione delle plusvalenze legate alla cessione di immobili oggetto di Superbonus è comparsa per la prima volta nella scorsa Legge di Bilancio 2024, portando non poca preoccupazione tra gli attori della comparto.
Il testo ha stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2024, tutte le case ristrutturate con il Superbonus sfruttando i meccanismi di sconto in fattura e cessione del credito, debbano essere soggetti ad una tassa extra al 26% da applicare anche le plusvalenze (ovvero l’incremento di lavoro dovuto alla riqualificazione) nel caso si decida di vendere l’immobile entro i primi 10 anni dalla fine dei lavori.
Qui entra in gioco l’emendamento presentato da tre esponenti di Fratelli d’Italia, Lavinia Mennuni, Liris e Gelmetti, che ipotizza un alleggerimento sulle imposte extra.
Diverse le richieste contenute nell’emendamento:
- ridurre l’arco temporale per l’applicazione dell’extra tassa Superbonus portando a 5 anni dalla fine lavori (rispetto ai 10 attuali) il range di tempo entro i quali, la vendita dell’immobile, costa di più;
- escludere dall’imponibile sulle plusvalenze Superbonus, le compravendite per le quali è stato sottoscritto un contratto preliminare entro il 31 dicembre 2023, anche se il rogito è avvenuto nel 2024.
Emendamento esteso anche ai lavori in condominio
La proposta di Fdi di modifica al Ddl Bilancio 2025 parla anche di interventi di riqualificazione eseguiti sulle parti comuni degli edifici condominiali.
In questo caso la richiesta è quella di prevedere che, nel caso in cui i lavori di riqualificazione abbiano riguardato esclusivamente le parti comuni dell’edificio e non la singola unità, la tassazione della plusvalenza non possa superare l’ammontare del beneficio fiscale goduto.
L’emendamento aggiunge inoltre la possibilità per i soggetti che abbiano optato per la cessione del credito, di dedurre gli oneri finanziari legati alla cessione stessa.
Ultima richiesta, quella di introdurre un decreto MEF per definire un meccanismo di tassazione della plusvalenza in funzione della effettiva fruizione del Superbonus nella dichiarazione dei redditi.
Le modifiche per l’edilizia della Legge di Bilancio 2025
Il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti alla Manovra 2025 scade oggi pomeriggio. Dopodichè si procederà con la discussione per arrivare agli emendamenti” segnalati” entro il 18 novembre.
Sono numerose le novità introdotte dal Ddl Bilancio in tema di Bonus Edilizi, dalle riduzione delle aliquote fino allo spalma crediti esteso anche per il SUperbonus del 2023.
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