Il Gruppo SACE, Servizi assicurativi e finanziari per le imprese, garantirà l’80% per i prestiti concessi dalle banche internazionali a sostegno del progetto Neom in Arabia Saudita, a cui partecipano diverse imprese italiane.
La smart city Neom e il sostegno Sace
Forse uno dei progetti più avveniristici e complessi del nostro tempo, la smart city Neom, città futuristica di fondazione, che dovrebbe sorgere nel 2025 nella provincia di Tabuk, in Arabia Saudita, vedrà il sostegno decisivo del nostro Gruppo Sace.
Al progetto partecipano diverse imprese italiane, come We Builnd, Trevi e Tecnogym e secondo quanto riportato in un articolo pubblicato da Bloomberg, il Gruppo SACE, Servizi assicurativi e finanziari per le imprese, dovrebbe finanziare il progetto saudita con 3 miliardi di dollari di prestiti.
Guidato da Alessandra Ricci, e direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale, con propri uffici a Riad, Capitale dell’Arabia Saudita, Sace avrebbe concordato con l’Arabia Saudita garanzie dell’80% per i prestiti concessi dalle banche internazionali a sostegno del progetto Neom.
Neom, il progetto
Il progetto originario, parte integrante del piano “Vision 2030” fortemente voluto dal principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, per diversificare l’economia del regno, finora basata sui combustibili fossili, con l’obiettivo di orientarsi verso le tecnologie pulite e l’innovazione green, prevedeva la copertura di un’area totale di 26500 km², con un’estensione di 170 km lungo la costa del Mar Rosso.
Nei giorni scorsi, in seguito alla partenza dell’Ing. Nadhmi Al-Nasr, il Consiglio di Amministrazione di NEOM ha annunciato la nomina dell’Ing. Aiman Al-Mudaifer, al ruolo di CEO ad interim della società.
L’Arabia Saudita, sempre attraverso il Pif, sta inoltre pianificando un hub di intelligenza artificiale da 100 miliardi di dollari, come parte integrante del piano Vision, da realizzare sempre entro la fine del decennio.
La crescita di Sace
Sace, che nel tempo ha visto crescere la sua visibilità, con numerosi interventi a favore del mondo delle imprese colpito duramente dall’emergenza sanitaria e dalla crisi energetica, potrebbe giocare un ruolo chiave in questa impresa storica.
Secondo il report annuale del Gruppo, a dicembre 2023 le garanzie Sace ammontavano a 56 miliardi di euro, in aumento del 13% su base annua, a favore di oltre 50 mila imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, per un impatto complessivo sull’economia nazionale paria 145 miliardi di euro.
Le garanzie a supporto di export e internazionalizzazione sono state pari a 19,9 miliardi di euro, altri 2,8 miliardi sono andati a supporto di investimenti domestici su progetti strategici per le infrastrutture e la competitività del Sistema Paese.
Sempre durante lo scorso anno, sono stati garantiti 2,4 miliardi di euro a sostegno della transizione ecologica delle imprese italiane.
Il 4° Arab Italian Business Forum
Il prossimo 28 gennaio a Roma si terrà il 4° Arab Italian Business Forum, organizzato dalla Joint Italian Arab Chamber of Commerce, presieduta da Pietro Paolo Rampino.
Il forum sarà centrato sui principali temi del momento, dal Piano Mattei alle opportunità offerte dal mercato Saudita nell’ambito del programma Vision 2030, dallo sviluppo delle aziende italiane nei mercati del mondo arabo e viceversa all’attrazione degli Investimenti stranieri in Italia.
Attesa la partecipazione di personalità illustri, tra cui ministri, ambasciatori, presidenti di Camere di Commercio e Leader di settore, con l’obiettivo di creare un contesto di networking e cooperazione tra le aziende italiane e i Paesi del mondo arabo.
Recentemente, Rampino ha dato alle stampe il nuovo libro dal titolo “Arabia Saudita – La visione diventa realtà”, utile a imprenditori, manager, professionisti e funzionari pubblici per comprendere le complesse dinamiche e le prospettive offerte dal Regno Saudita in ambito lavorativo e culturale.
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