Una piazza da sempre di passaggio. Intanto però sono stati piazzati otto blocchi di cemento in un’area che fungerà da interscambio tra tramvia e bus extraurbani. I residenti: «Il parcheggio era più comodo»
«Sembrano delle bare» è il commento più gettonato sui social. Le nuove sedute in piazza della Libertà hanno fatto storcere il naso a molti fiorentini. Si tratta di otto blocchi di cemento, installati in un’area che fungerà da interscambio tra tramvia e bus extraurbani. «Esteticamente non sono il massimo, avrei preferito delle classiche panchine di legno – dice Eleonora Parenti, residente della zona – Mi fa piacere che in quel tratto sia stata progettata una svolta per il giro piazza in macchina, ma accanto alla carreggiata avrebbe fatto più comodo il vecchio parcheggino che c’era prima».
Mario Lari, edicolante che ha il fondo proprio davanti alle discusse sedute, allarga le braccia: «Che dire, belle non sono. Aspettiamo che i lavori siano finiti, magari si può migliorare l’impatto estetico con qualche vaso di piante. Certo, così lo spazio è un po’ anonimo».
Il tabaccaio Jonathan Benelli è preoccupato che la piazzetta possa attrarre marginalità: «Il quartiere è già frequentato da diversi senza tetto, che cercano riparo sotto ai portici. Con l’attivazione della tramvia ho paura che si inneschi quello che è già accaduto alla Fortezza, con tanti spacciatori e delinquenti che gravitano tra la fermata e le panchine. Il mezzo è comodo, non di discute, io abito vicino al liceo Da Vinci e uso spesso la tramvia. Però anche da noi, una zona tranquillissima, da quando è partito il servizio si vedono di continuo persone un po’ inquietanti».
Leonardo Dimitri, altro residente, aggiunge un elemento alle contestazioni: «Che siano brutte, quelle panchine, non ci sono dubbi. Piuttosto ho notato che, quando piove, quella sorta di piazzetta rialzata rispetto alla strada crea un effetto cascata sulla carreggiata, perché non ci sono caditoie. Mi auguro non diventi pericoloso».
Maria Pia Funiciello, presidente del comitato Parterre che raccoglie i commercianti e i residenti del rione, prova a vedere un lato positivo: «Ho visto che quel tipo di seduta è stata installata in diverse parti della città, quindi probabilmente è funzionale. Saranno resistenti, facili da pulire. Di sicuro sono molto brutte. Nell’area parterre, due spazi verdi sono stati attrezzati con panchine di legno molto più carine».
Sull’utilità delle panchine Funiciello attende l’assetto definitivo della piazza, prima di commentare: «Lo spazio di certo non è stato concepito perché ci si vada a prendere il fresco o a leggere un libro, tra il rumore delle auto e lo smog. La logica è quella di creare un luogo di attesa per i pendolari che utilizzano l’extraurbano. Vediamo se le utilizzeranno o se i blocchi finiranno per essere usati solo dai clochard».
Il rimpianto per abitanti della zona e commercianti riguarda invece il vecchio parcheggio: «Ormai il progetto è stato realizzato e non si torna più indietro. Però, in effetti, quei posti erano davvero importanti. Probabilmente è stato impossibile mantenerli per la nuova viabilità».
Il posteggio è il tasto dolente in piazza Libertà: «Pure quello lato Fondiaria è stato molto ridimensionato. Era enorme e invece adesso, tra il capolinea dei bus 25 e 10, gli stalli per i veicoli elettrici e quelli per gli scooter, sono rimasti 5-6 posti auto».
Quantomeno, la convenzione col parcheggio interrato del parterre sta aiutando negozi e residenti: «Sì, è buona. Noi commercianti paghiamo 42 euro al mese per avere il posto dal lunedì al sabato, in orario 8-20. I residenti invece pagano 80 euro, ma ovviamente con accesso h24 e con eventuali sconti se saldano in anticipo tre mesi. Pure per i clienti dei nostri negozi è prevista un’agevolazione nelle prime tre ore, con 50 centesimi all’ora invece che 2 euro. Basta che noi esercenti convalidiamo col lettore ottico il ticket».
Una soluzione che comunque non compensa la mancanza di parcheggi in superficie: «È difficile fermarsi e questo non aiuta gli affari, così come non facilita la vita ai residenti».
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