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Il Credit Agricole francese è indagato per la simulazione dei costi online di uno dei suoi mutui, ha dichiarato mercoledì l’autorità antitrust italiana.
I calcoli per il suo mutuo ‘Greenback’, sia sul sito web dell’istituto di credito che su quelli di confronto, non includono tutti i costi assicurativi relativi al mutuo all’interno del cosiddetto tasso percentuale annuo TAEG, ha detto il regolatore in una dichiarazione.
Ha aggiunto che sui siti web in cui è possibile confrontarlo con i prodotti di altre banche, le condizioni complete richieste non sono elencate completamente e che l’istituto di credito non dice ai clienti che gli sconti variano a seconda del canale utilizzato per aprire il mutuo.
L’ente di vigilanza ha effettuato ispezioni negli uffici italiani di Credit Agricole insieme alla Guardia di Finanza italiana, ha aggiunto la dichiarazione.
Crédit Agricole S.A. è uno dei principali gruppi bancari europei ed è il principale finanziatore dell’economia francese. Il Prodotto Bancario Netto si suddivide per attività come segue: – retail banking (30,1%): attività in Francia (Crédit Lyonnais) e all’estero. Inoltre, il Gruppo è presente in Francia attraverso le sue 39 reti regionali di filiali (che ne fanno la più grande rete bancaria francese); – finanza, investimenti e market banking (30,1%): attività di finanziamento bancario standard e specializzato (finanziamenti per acquisizioni, progetti, attività aeronautiche e marittime, ecc.), operazioni azionarie, consulenza in fusioni e acquisizioni, capitale di investimento, ecc; – gestione patrimoniale, assicurazione e private banking (25,9%); – servizi finanziari specializzati (13,9%): prestito al consumo, leasing e factoring (n. 1 in Francia). Alla fine del 2023, Crédit Agricole S.A. gestiva 835 miliardi di euro di depositi correnti e 516,3 miliardi di euro di crediti correnti. La NBP è distribuita geograficamente come segue: Francia (46%), Italia (20%), Unione Europea (14,3%), Europa (7,2%), Nord America (6%), Giappone (1,3%), Asia e Oceania (3,5%), Africa e Medio Oriente (1,3%), America Centrale e Sud America (0,4%).
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