Il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, ha evidenziato i limiti dell’attuale modello ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e ha proposto la sua sostituzione con il quoziente familiare, un sistema di calcolo fiscale che tiene conto del reddito complessivo del nucleo familiare, applicando coefficienti basati sulla numerosità della famiglia.
Questa riforma mira a garantire una maggiore equità fiscale per le famiglie, soprattutto quelle numerose e con redditi più bassi.
L’idea di base del quoziente familiare è quella di superare il sistema di tassazione individuale attualmente in vigore in Italia, che tende a penalizzare le famiglie monoreddito o con figli a carico, anche a parità di reddito con altre famiglie.
Questo modello di tassazione familiare prevede la sommatoria dei redditi di tutti i membri del nucleo familiare e la loro suddivisione per un quoziente, che varia in base al numero dei componenti e al tipo di legame (coniuge, figli, invalidi conviventi).
I passaggi per l’implementazione del quoziente familiare includerebbero:
- La determinazione delle quote spettanti a ogni contribuente, basata su stato civile e familiari a carico.
- La divisione del reddito complessivo del nucleo familiare per il numero delle quote.
- Il calcolo dell’imposta sul reddito così diviso.
- La moltiplicazione dell’imposta per il numero delle quote, generando così la tassazione complessiva per la famiglia.
Questo sistema, ispirato al modello francese, è stato presentato come una misura per favorire le famiglie e rimuovere le disuguaglianze esistenti nell’attuale modello.
Novità importanti sono previste anche per i contribuenti single a partire dal 2025, con un tetto massimo di spese detraibili basato sul reddito:
- Fino a 8.000 euro di detrazioni per redditi fino a 50.000 euro.
- Fino a 6.000 euro per redditi tra 50.000 e 100.000 euro.
- Fino a 4.000 euro per redditi superiori a 100.000 euro, con riduzioni graduali oltre i 120.000 euro.
Questa riforma mira a rendere il sistema fiscale italiano più giusto e solidale, con l’intento di alleviare il peso fiscale su famiglie e lavoratori a basso reddito.
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