VITTORIO VENETO (TREVISO) – Accertamenti Imu: un altro milione di euro da recuperare. Il Comune di Vittorio Veneto ha predisposto in questi giorni 1.661 avvisi di accertamento per altrettanti soggetti che tra il 2019 e il 2023, stando alle verifiche eseguite dall’Ufficio tributi, non hanno versato l’imposta municipale propria nelle casse comunali.
Un buco – tra imposte non versate, interessi e sanzioni – da 992.706,52 euro, a cui si aggiungono, sempre a carico degli inadempienti, 12.393,48 euro di spese di notifica, che fanno quindi salire a 1.005.100 euro la somma che il Comune dovrebbe incassare dagli accertamenti. Il condizionale è d’obbligo perché questa operazione non è semplice. Da un lato c’è chi dimostra che il versamento di quell’imposta non era dovuto, quindi le banche dati del Comune vengono aggiornate. Dall’altro c’è chi non paga e quindi il passo successivo all’avviso di accertamento è il recupero crediti, demandato ad una ditta esterna, ma anche questo non è di facile esito.
Credito con lo Stato
Il Comune di Vittorio Veneto, ad esempio, attende ancora il saldo da parte dello Stato – Ministero della Difesa e Demanio – dell’Imu e della Tasi sugli immobili ex militari – caserme e alloggi militari – per oltre un milione di euro. Fino al 2014 questi immobili avevano lo status di “militari”, quindi non erano soggetti alle imposte. Ma con la dipartita dell’esercito dalla città, è venuta meno la loro finalità, tanto che con una variante urbanistica hanno ottenuto un’altra destinazione e sono stati quindi messi, ma invano, in vendita all’asta. Il Comune nel 2022 ha chiesto al Ministero e al Demanio Imu e Tasi non versate tra il 2017 e il 2021 (gli anni precedenti erano ormai andati in prescrizione) per un milione di euro. Ad oggi questa somma non è stata ancora versata nelle casse comunali. «Il Demanio – aggiorna l’assessore al bilancio Giulio De Antoni – sta pagando l’Imu corrente solo per la palazzina di via Duca d’Aosta, mentre gli arretrati non sono stati ancora saldati».
Agevolazioni allo studio
Quanto all’Imu 2025, la giunta ha avviato alcuni ragionamenti che potranno però concretizzarsi nei prossimi mesi. «Solo con il prossimo bilancio potremo capire se sarà possibile o meno ridurre l’aliquota Imu» avverte De Antoni. Valutazioni sono state avviate in ordine agli immobili ad uso commerciale. «Stiamo valutando come intervenire sull’Imu per favorire il mercato degli affitti degli spazi commerciali, cioè garantire da un lato l’ampliamento dei negozi in affitto e, dall’altro, consentire anche a chi ha già un affitto in essere una rimodulazione del canone a fronte del taglio dell’Imu» conclude l’assessore.
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