GHETTI: «IN ITALIA NON SIAMO PRONTI PER L’ELETTRICO»
«Il mercato tende alla flessione anche in vista del grande cambiamento che avverrà il prossimo anno. Le nuove regole dell’Ue, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2025, stabiliscono un target di emissioni di Co2 di 95 g/km calcolato come media del totale immatricolato da ciascun costruttore, rispetto ai 106,6 g/km del 2023 – ha spiegato Gianluca Ghetti dell’omonima concessionaria di via Faentina a Ravenna-. Le case automobilistiche che non dovessero raggiungere i loro obiettivi individuali saranno costrette a pagare multe salate (95 euro per grammo in eccesso per veicolo ndr). Considerato, però, che le auto elettriche non hanno ancora fatto breccia nel cuore degli italiani, l’unico modo per non incorrere in multe è diminuire la produzione delle termiche. E questo sta facendo il gruppo Stellantis nato dalla fusione tra i gruppo Fiat Chrysler Automobiles e Psa e del quale siamo rivenditori. Il gruppo ha interrotto la produzione della Lancia Ypsilon di seconda generazione che vendeva tanto anche grazie alla versione a Gpl e sta puntando sulla nuova Lancia Ypsilon che è sia ibrida che elettrica, ma ha un costo diverso. Contiamo sul marchio premium di Ds che avremo dal mese prossimo e che affiancherà i modelli di suv del marchio ‘giovane’ di Stellantis che vendiamo già da tempo». I costruttori stanno facendo pressioni sulle autorità affinché i limiti sulle emissioni imposti per il 2025 vengano rivisti, oppure posticipati di un paio d’anni, proprio in virtù del fatto che le vendite delle auto elettriche sono diminuite un po’ in tutti i mercati europei e la forzata diminuzione della produzione delle auto termiche, che si prospetta non solo per Stellantis, può avere conseguenze pesanti sull’occupazione. «Le auto elettriche sono fruibili, hanno buone performance, ma i tempi di ricarica sono ancora lunghi ed anche questo è un motivo per cui non si stanno diffondendo come vorremmo: le colonnine elettriche ci sono, ma sono sempre vuote; in Italia non siamo ancora pronti per un utilizzo di massa di queste vetture». Secondo l’Acea (European Automobile Manufacturers’ Association), per raggiungere gli obiettivi dell’Europa le Bev (battery electric vehicle) dovrebbero guadagnare una quota di mercato di almeno il 22% (escluse le produzioni cinesi) numeri che si scostano drasticamente dalla realtà: attualmente, in tutta l’Unione, le Bev pesano per meno del 15% delle vendite totali di auto. «Da qualche tempo le case produttrici danno la possibilità ai privati di noleggiare le auto elettriche per provarle, cambiando anche modello nel corso del noleggio e poi renderle dopo qualche anno».
BENELLI: «MERCATO TOSTO, MA SIAMO IN LINEA CON LE VENDITE»
«Il mercato è più tosto rispetto al passato per l’aumento della concorrenza e della pressione commerciale, ma ci siamo difesi bene e con le vendite siamo più o meno in linea con anno scorso, forse un po’ meglio». Enrico Benelli titolare della concessionaria ravennate Lineablu fa un bilancio positivo dell’anno che sta per chiudersi. «Abbiamo fatto un ottimo lavoro con Skoda, marchio che sta crescendo molto bene ed anche con Cupra. Buoni risultati anche per Volvo che con la EX30, il piccolo suv elettrico presentato ad inizio anno ad un prezzo interessante per quella categoria di mercato ha suscitato curiosità ed è andato bene. Quando ci sono prodotti giusti ad un prezzo paragonabile a equivalenti vetture con motori termici, l’interesse per elettrico non manca. Ora molti cittadini stanno aspettando di capire cosa farà il Governo con gli incentivi per il 2025: dal mio punto di vista sarebbe auspicabile realizzare un programma di detrazioni fiscali a più ampio respiro, magari triennali, perché introdurre gli incentivi a spot destabilizza le persone». Sulla lenta diffusione dell’elettrico, Benelli spiega come «girano molti falsi miti mentre l’esperienza di guida elettrica è molto gradevole. Io stesso ne sto utilizzando una da più di anno ed oltre a trovarmi molto bene alla guida, non ho avuto nemmeno problemi con le ricariche perché di colonnine ne hanno installate parecchie, nelle città, ma anche fuori. Noto, però che molti sono ancora scettici sull’uso di queste vetture nonostante si siano già evolute molto: la tecnologia cambia e migliora, le case automobilistiche stanno presentando modelli diversi e gli italiani iniziano ad acquistarle». E sul target di emissioni voluto dall’Europa dal prossimo gennaio, Benelli spiega come «Volvo è già nei target tanto che venderà crediti di CO2 ad altre case automobilistiche. E’ un marchio che oltre ad avere raggiunto un’ottima penetrazione in Europa dove al 50% vende elettrico ha un’ottima presenza anche in Italia».
CASTELLARI: «I NOSTRI MARCHI RISPETTANO I NUOVI PARAMETRI»
«Il mercato sta tenendo bene, c’è stato un calo del 10% a settembre ma non riguarda il cliente bensì l’immatricolazione delle macchine- ha commentato Matteo Castellari, Direttore marketing di Moreno, storico gruppo faentino che conta diverse sedi in Romagna e nel bolognese-. Per quanto riguarda le alimentazioni siamo al 50% di chi compra full ibrid o plugin ibrid, la parabola è abbastanza netta. I brand che commercializziamo hanno un’ottima offerta anche sulle alimentazioni: Toyota, Renault, Dacia e Lexus stanno propongono vetture alimentate come da richiesta di mercato. Naturalmente l’auto elettrica non va bene per tutti i clienti, ma in Emilia Romagna abbiamo una buona rete di copertura delle colonnine per il rifornimento pertanto le vendite sono buone. Altra tendenza importante dell’anno – ma già presente dal 2023 – è il noleggio a medio-lungo termine, che sta riscuotendo sempre più consensi sia con le aziende che presso i privati. Le nostre concessionarie puntano sulla mobilità alternativa e sulla micromobilità, facendo pagare solo per qualcosa che si utilizza ed abbiamo una società dedicata che si occupa di noleggio a breve e medio termine. Da anni ormai gli italiani fanno acquisti ragionati: l’auto è uno status symbol ma legato anche all’utilizzo. Per questo in tanti optano per il noleggio. Complessivamente il bilancio di quest’anno, rispetto al 2023 è stabile, ma l’anno scorso i clienti erano più rivolti verso usato a causa dei lunghi tempi di consegna del nuovo. Oggi i tempi di consegna sono tornati normali». Sulle nuove norme europee che verranno introdotte dal prossimo gennaio, Castellari è tranquillo: «Si tratta di un problema che non riguarda i nostri marchi che già rispettano i parametri, visto che puntano su alimentazioni alternative. Le tecnologie che commercializziamo sono all’avanguardia».
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