Una lettera ai candidati a presidente della Regione Emilia-Romagna 2024 per mettere in risalto le esigenze della nostra montagna. L’ha redatta la cabina di regia del Tavolo Aree montane di Piacenza, a cui partecipano associazioni di categoria ed enti locali con alcuni punti chiave per lo sviluppo di un territorio definito fragile: fiscalità di vantaggio, contrasto al dissesto, attrattività per imprese e persone, sono i temi portati all’attenzione in vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre. Ecco il testo (in fondo i promotori):Â
Le associazioni di categoria e gli enti qui rappresentati sottopongono ai candidati le seguenti priorità di intervento per le aree montane dell’Appennino Piacentino. Si tratta di un territorio che presenta gravi fragilità dal punto di vista demografico, sociale ed economico, ma che svolge una funzione fondamentale a servizio di tutto il territorio regionale in termini di capitale naturale e di servizi ecosistemici (acqua, assorbimento CO2, in generale contrasto ai cambiamenti climatici). La specificità dell’Appennino piacentino è legata a dinamiche demografiche di spopolamento più accentuate e alla marcata rarefazione delle attività economiche. Anche per questi motivi, si evidenziano alcuni punti di attenzione e misure specifiche finalizzate allo sviluppo sostenibile dei territori montani:
• la necessità di una fiscalità di vantaggio sia per le attività economiche che per i residenti, consapevoli che la tematica non sia di stretta competenza dell’ente regionale, ma che lo stesso possa svolgere un ruolo importante nel sollecitare opportune misure a livello nazionale.
• L’urgenza di una maggiore dotazione finanziaria per il contrasto al dissesto idrogeologico e alla manutenzione dei territori di montagna e dei corsi d’acqua, che ad oggi sono in capo alla Regione e spesso sono fonte di allagamenti, alluvioni e problematiche che coinvolgono a cascata i territori anche di valle.
• La necessità di programmare interventi strutturali che consentano di incrementare l’attrattività del territorio per l’insediamento di nuove attività economiche e di potenziali nuovi abitanti:
– per quanto riguarda i residenti e le famiglie, il rafforzamento dei servizi sanitari, sociali e educativi (strutture di supporto per anziani, assistenza sanitaria di base, servizi per l’infanzia e servizi educativi); l’implementazione di interventi di sostegno alla nuova residenzialità anche attraverso il recupero del patrimonio edilizio dismesso, con particolare riguardo ai giovani.
– Per le realtà produttive, politiche di sostegno alle attività economiche, all’innovazione e alla riqualificazione delle imprese esistenti nei settori agricolo, turistico, commerciale e dell’artigianato; servizi e strutture per l’insediamento delle nuove forme di lavoro a distanza e delle nuove professioni culturali e creative (nomadi digitali); politiche di incentivazione in generale all’insediamento nelle aree montane anche mediante sussidi per il recupero dei siti abbandonati o aree produttive dismesse.
– Per tutti:
â–ª il potenziamento del sistema infrastrutturale e della rete dei trasporti;
▪ la copertura delle reti dati ad alta capacità in tutto il territorio montano e non solo nelle sedi comunali;
▪ la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturale per lo sviluppo di un turismo sostenibile anche attraverso la qualificazione della sentieristica e specifiche attività di comunicazione e promozione.
I PROMOTORI:Â
Cna Piacenza
Coldiretti Piacenza
Confagricoltura Piacenza
Confapi Industria Piacenza
Confcooperative Piacenza
CIA Agricoltori Italiani
Confesercenti Piacenza
Confindustria Piacenza
Diocesi di Piacenza-Bobbio
Fondazione di Piacenza e Vigevano
Gal del Ducato
Legacoop Emilia Ovest
Libera Associazione Artigiani
Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Piacenza Provincia di Piacenza
Unione Commercianti Piacenza
Unione Provinciale Artigiani
Università Cattolica del Sacro Cuore – Sede di Piacenza
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