Il business di Cellnex va a gonfie vele e il ceo Marco Patuano apre i cantieri per anticipare di un anno il percorso di remunerazione degli azionisti, fra cui anche la famiglia Benetton che con Edizione è la prima azionista con quasi il 10% del capitale. Il tower operator spagnolo ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi in crescita del 7% a 2,903 miliardi di euro, un periodo caratterizzato, segnala una nota di Cellnex, da una costante performance commerciale e una solida esecuzione operativa, con un aumento del 9,5% dei punti di presenza (Pop) nei siti del gruppo. I ricavi organici, che escludono principalmente l’impatto della vendita di siti in Francia, sono aumentati del 7,4%.
Le svalutazioni, ammortamenti e gli investimenti mandano in rosso il risultato netto
In crescita anche ebitda che ha raggiunto quota 1,723 miliardi (+8,9%) ed ebitda organico aumentato del 9,8%. Le svalutazioni pre-vendita della controllata austriaca (impatto negativo di 265 milioni di euro, al netto dei corrispondenti effetti fiscali), i maggiori ammortamenti e gli investimenti hanno impattato sul risultato netto negativo per 140 milioni (contro -198 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente). Il closing della vendita in Austria è previsto entro la fine dell’anno, mentre la vendita in Irlanda entro il primo trimestre del 2025.
Prosegue – anche se nel terzo trimestre il taglio è stato esiguo – la riduzione dell’indebitamento finanziario netto che, al settembre 2024, ammontava a circa 17,5 miliardi di euro (l’80% del debito è a tasso fisso) dai 17,521 miliardi del primo semestre.
Le mosse per accelerare il ritorno al dividendo
La nota fa sapere anche che il tower operator ha in cassa una liquidità immediata (cassa e linee di credito non utilizzate) di circa 4 miliardi. La società quindi sta valutando con le agenzie di rating la possibilità di accelerare i rendimenti per gli azionisti nel 2025, mantenendo invariati il livello di indebitamento e l’impegno al rating investment grade. Il piano industriale lanciato a marzo prevedeva il ritorno al pagamento del dividendo dal 2026 con 500 milioni di euro all’anno (poi in crescita di almeno il 7,5% negli esercizi successivi) o al lancio del buyback.
Patuano conferma i target del 2024
Patuano ha evidenziato la «forza dei nostri indicatori chiave trimestre dopo trimestre – dai ricavi al flusso di cassa alle metriche aziendali chiave relative all’espansione dei punti di presenza nei nostri siti – è in linea con i nostri obiettivi a breve e medio termine e possiamo confermare così le prospettive per il 2024. Inoltre, stiamo facendo progressi nell’estensione e nell’ampliamento dei contratti con i nostri clienti nei principali mercati in cui operiamo. In poco più di un anno avremo raggiunto molti dei principali obiettivi strategici, che ci eravamo prefissati per il prossimo capitolo di Cellnex, che prevediamo di completare con l’accelerazione dei ritorni per gli azionisti, una volta completati gli accordi di vendita in Irlanda e Austria, rispettando così tutti i nostri impegni con il mercato». (riproduzione riservata)
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